IL PARTITO DI PINOCCHIO - Sono entrata in politica perché pensavo di poter fare la differenza, ed invece, mi sono accorta che per la gente comune non fa alcun effetto se al governo ci sarà la direzione di un partito piuttosto che un altro e che non importa a nessuno del livello più o meno elevato di istituzionalizzazione che determina rigidità o flessibilità organizzativa sulla base di una vocazione di opposizione o di dirigenza, in base alla possibilità di disporre di risorse pubbliche, in particolare nel controllo di amministrazioni statali: sulla base della loro fonte di legittimazione esterna (un gruppo, un'organizzazione transnazionale ed economica) o interna al sistema politico-sociale, sulla base dell'esistenza o meno di una leadership carismatica, sulla base delle loro funzioni sistemiche (quelle relative al sistema politico, come la presentazione delle liste elettorali e la selezione oculata di candidati alle varie cariche elettive) o "partigiane" (riguardanti la loro vita interna, come la formulazione della linea politica e la selezione dirigenziale): Alla gente comune non importa davvero di tutto questo, perché ha a che fare con il pagamento delle bollette, con il doversi procurare il cibo, con le spese per la scuola e la crescita di figli che danno da fare e perciò per la gente comune, i fattori ambientali che interagiscono con i caratteri e le dinamiche dei partiti sono dovuti al tipo di cultura che si è generata nell'interpretazione delle strutture dei poteri politici. In particolare, se i partiti politici possono controllare non solo le dinamiche parlamentati, ma anche quelle esecutive e giudiziarie, ciò può trasformare il principio della separazione dei poteri e le stesse garanzie costituzionali in Pinocchi cioè burattini che faticano a diventare autentici governanti. Ne consegue che il controllo dei partiti sull'intero sistema costituzionale appare solo una grande ed assurda bugia dal nasone lungo per la presenza di particolari limiti dove si vede la mancanza di raccordi con il sistema parlamentare. Infatti, il sistema elettorale proporzionale rafforza di per sé il ruolo dell'apparato centrale dei partiti e dei vincoli di fedeltà degli eletti quando qualcuno ha voluto sottolineare che oggi, come oggi non si può più parlare di fedeltà ma bensì di lealtà politica che determini il dominio del maggiore partito eletto nei confronti del gruppo parlamentare se no può succedere l'applicazione della censura come in Francia e perciò l'espressione di voto non diviene più una scelta di delega discrezionale, ma un congelamento delle divisioni del sistema dei partiti che rende ancora più vulnerabile e sfiduciata la politica specie nell'ambito dell'impiego delle risorse e della chiusura di bilancio. Infatti il sistema maggioritario a un turno solo, spesso determina la debolezza del legame di lealtà con gli eletti (o almeno dei partiti intesi come macchine elettorali), come è comprovato nel caso francese ed inglese dopo la scelta della brexit. Invece, il sistema maggioritario a 2 turni eviterebbe la frammentazione dell'assemblea elettiva e spingerebbe alla formazione di alleanze elettorali, favorendo per altro il ruolo dei mediatori e "notabili", in grado di coordinare il passaggio dal primo al secondo turno. Ultimo elemento che condiziona i caratteri dei partiti e soprattutto il tipo di cultura politica di cui essi sono espressione si trova nell'adozione di simboli e miti politici capaci di suscitare adesioni emotive per cui nello stesso senso agiscono fenomeni propri della cultura di traduzione dei problemi costituzionali ed amministrativi in questioni ideali che alla gente comune rimangono sfuggenti nell'esplicazione dei loro doveri quotidiani e della loro parte individuale di intendere la costruzione di una immagine del partito che possa essere espressione di sovranità dello stato e anche propria. In particolare non si è mai guardato bene l'obiettivo legislativo di contrastare la prassi deteriore dei così detti fondi neri, attraverso cui i partiti politici ricevono finanziamenti occulti da imprese, enti e società sia di capitale pubblico che privato e quindi di fare rientrare fra i compiti di stato anche quello di finanziare in modo trasparente l'attività politica e non si è mai visto che i contributi di società di capitali come quelle di Elkann della Stellantis inferiori al 20% o in forte crisi di mercato non potessero devolvere fondi ai partiti salvo le erogazioni fossero state deliberate dall'organo sociale competente ed iscritte nel bilancio della società e cioè fossero sorrette da un chiaro regime di trasparenza tenendo ben conto che la violazione di tali divieti ancora oggi è punita con la reclusione fino a 4 anni e con la multona sino al triplo delle somme alienate e perciò in esempio su 100.000 euro x 20% x 3 = 60.000 euro, mentre il rimborso poi delle spese elettorali era dell'importo di 1 euro per il numero dei cittadini iscritti alle liste elettorali solo per le elezioni alla camera, mentre le consultazioni elettorali a favore dei partiti che abbiano ottenuto una soglia minima di suffragi sono attuati con cadenza annuale nella misura del 40% per il primo anno e del 15% per i 4 successivi e perciò sui 60.000 euro minimi sono x 40% = 24.000 euro e poi 60.000 x 15% = 9.000 euro x 4 anni = 36.000 euro a cui naturalmente per entrambi gli importi si applica l'interesse del 3% previsto = 720 + 1.080 = 1.800 euro che guadagna minimo un onorevole parlamentare al mese, mentre rimangono 24.000+ 1.800 = 25.800 minimi di riserva politica con un differenziale di spesa di 36.000 - 25.800 = 10.200/12 = 850 di un extracomunitario pulitore o diserbatore. Vedete che Pinocchio racconta tante bugie se non arriva la medicina giusta che lo scanzona con le sue sagge considerazioni nelle traversie.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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