LA FAMIGLIA DELLA SPERANZA - Cosa spera di trovare una giovane pellegrina in questo anno santo? Cognati/e operose, figli meritevoli, mogli e donne dedite al business, padri di famiglia soccorritori verso la propria famiglia. Le figure parentali, rivendicano a pieno titolo, un ruolo predominante da comprimari nella società in cammino. In molti casi è proprio la responsabilità genitoriale che viene invocata come causa e giustificazione di tanto penoso affannarsi del family gathering che spinge il campanilismo delle liste elettorali ed il nepotismo in posti di prestigio politico-sociale. La filosofia della famiglia è un tratto che scaturisce dalla mancata creazione di un'etica pubblica e sociale a cui ancorarsi per l'avvenire. All'interno di conflitti, culture e relazioni in alcuni passaggi critici, si sono create alcune possibilità per lo Stato di costruire una iniziale sfera pubblica forte, con le sue regole ed i suoi codici di comportamento. E' accaduto all'indomani della dichiarazione della Repubblica dopo il processo di unificazione della nostra nazione, ed anche nelle stagioni successive alla fine della seconda guerra mondiale. E' accaduto dopo Tangentopoli e sta accadendo ancora: ogni volta ha agito la Speranza della censura storica senza che ci fosse un vero e proprio salto di qualità. C'è a quanto pare un eccessivo potere della famiglia nella società e nella sfera pubblica italiana, in quanto la nazione di oggi, non è certo arretrata come lo era in passato, ma c'è comunque una assenza pressoché totale di società comunitaria e civile. L'istituzione della famiglia avrebbe l'obiettivo della massimizzazione di vantaggi sia materiali che etici-morali e perciò c'è una smisurata attenzione, spesso esclusiva, alla famiglia nucleare supponendo che sia il centro principale delle dedizioni di ciascuno. Manca, però un vero e proprio ethos comunitario nell'essere disposti a tradire la fedeltà allo Stato per sistemare o arricchire consanguinei. Si rivela così davanti ai nostri occhi un familismo assai contiguo al clientelismo che implica di per se stesso, l'uso delle risorse dello Stato per interessi puramente privati. Diventa, allora interessante rilevare come nell'Europa questi fenomeni antichi non muoiano in realtà mai, ma si reinventano continuamente in forme nuove. Quel che intimorisce e che appare come una minaccia in Italia, è il prevalere di organizzazioni mafiose e verticali tra patroni e clienti, su quella orizzontale fra cittadini. Nella precarietà del mercato del lavoro e dei ruoli socio-politici da occupare, diviene fondamentale la relazione con il potente di turno, che garantisce determinati accessi, per noi ed i nostri famigliari altrimenti irraggiungibili con la sola meritocrazia: da qui poi si generano forti legami di senso di gratitudine e asservimento schiavizzante. Tutto, questo, però non ha niente a che vedere con il vero senso di cittadinanza, diritti e democrazia. La famiglia dunque potrebbe diventare un ostacolo alla crescita democratica in modo sproporzionato riguardo agli interessi materiali immediati nella loro condivisione e redistribuzione più corretta. Da qui s'attaglia la riflessione sulle libertà da e quella dall'interferenza di altri soggetti rispetto all'azione individuale. Sarà, questa la libertà che si augura il nostro premier quella di, ossia la libertà che scaturisce dalla paziente e costante ricerca di una azione collettiva condivisa?? Per rispondere positivamente si dovrebbe portare la relazione individualista e familista, da una società debole soprattutto al Sud alla formazione di uno Stato democratico per la Speranza come luogo e segno di energie e coraggio per ottenere la giusta reattività politica, considerando che esiste un buco nero nel cammino delle teorie politiche per cui in nessuna delle tradizioni dominanti liberale o di stampo marxista, c'è un accentramento delle analisi sulle famiglie a livello pubblico come presupposti dello Stato e quindi anche i bolscevichi finiscono per liquidarla per dare maggiore spazio alla carriera e all'impresa del progresso tecnologico. La famiglia diviene dunque una entità destinata ad essere superata dalla pianificazione socialista che non ha del tutto attecchito. Perciò la filosofia, oggi, invita più che mai ad esaminare l'individuo in relazione alle 3 sfere sociali: famiglia, collettività civile e Stato. In particolare si indaga sulla dissoluzione del nucleo famigliare in rapporto alla società civile per trovare proposte stimolanti sul piano metodico politico. Non molti, però, hanno accolto e portato avanti la sfida del soggetto attivo famiglia inteso come la stessa natura nella cultura per un vitale bisogno di circolazione d'aria e di fertilità di idee negli innesti, influenze e contaminazioni social. Questo fenomeno, non irrompe mai del tutto nel chiuso recinto disciplinare della storia contemporanea per provocare un salutare scossone di ordine metodologico che possa decretare un sensazionale successo editoriale di carattere provocatorio. La storia dell'arte oggi è imperniata di continue tensioni che vedono contrapporsi fra di loro scuole facenti capo a maestri carismatici ed altre facenti riferimento sui diversi modi di affrontare le questioni centrali di un indirizzo da seguire. L'orizzonte di studi, pare dunque prevalentemente assorbito dall'obiettivo di identificare ed interpretare le peculiari cifre economico-sociali, a cui si affidano in via privilegiata la trama di indagini documentarie e di osservazioni che innerva l'esercizio attribuzionistico della conoscenza e della competenza specifica e di fatto. Ci si concentra su moventi culturali per approcci di coinvolgimento famigliare per accumunare gli individui ad una matrice idealista basata sulla convinzione che noi siamo gli attori protagonisti liberi di autodeterminarci nelle nostre scelte, ma al contempo obbligati all'inclusione culturale e alla tolleranza per le diversità di vedute affinchè non vi sia coercizione di sorta. Semplificando ci debbono essere alcuni che sono menti ed altri che sono braccia nella tempesta interpretativa altrimenti si creano disastri irreversibili. La Speranza che non delude è quella che nella fiduciosa attesa di un Bene comune per cui operare ci siano intenti collaborativi che sappiano superare le paure ed i timori ed affrontare i rischi; d'altronde essere figli della Speranza significa impegnarsi affinché i privilegi possano essere condivisi con tutta la comunità.
STRIDULI SOGNI. Terry non era mai andata molto bene a scuola, un po' per il suo problema di retinopatia agli occhi, un po' perché il diabete diminuiva la sua attenzione e un po' perché faceva veramente fatica ad apprendere, così, una maestra propose ai suoi genitori un atteggiamento di interesse proposizionale dei 10 passi e delle 10 parole. Si trattava di stimolare degli stati mentali (come la credenza, il desiderio, l'intenzione) caratterizzati dall'avere un contenuto esprimibile in forma proposizionale. Questo sistema veniva ottenuto usando degli enunciati della forma "X verbo di atteggiamento che P vuole", dove X è un agente, il verbo di atteggiamento è un verbo quale credere, desiderare, intendere e P un enunciato (per esempio si iniziava dalla domanda:"Cosa intende studiare oggi la mente di Terry?" Seguita dalla frase:"La mente di Terry crede di poter studiare ferma mente l'italiano") . Sulla base di questa struttura linguist...
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