INFANZIA RUBATA. Leggendo tutti quegli stralci di diari una professoressa del provveditorato agli studi decise di fare fare in tutte le scuole primarie e medie un temino dal titolo "Cosa chiede l'infanzia per Natale?" e così fioccarono le letterine a Santa Claus per cui il comitato per il ministero dell'istruzione, della cultura e del merito rimase davvero sorpreso sulle richieste che venivano fatte che non si basavano su oggetti materiali, ma su una cosa davvero inaspettata.
I° LETTERINA - "Caro Santa Claus per questo Natale noi bambini della III elementare di Milano e Bergamo non ti chiediamo giocattoli e nemmeno videogame, ma ti chiediamo di poter stare insieme ad una famiglia più unita perché non sappiamo mai con chi passeremo il Natale dato che i nostri genitori biologici sono divorziati ed ora convivono con qualcun altro/a con cui hanno avuto altri figli che sono i nostri fratellini e sorelline. E' davvero brutto non sapere chi scegliere, sapere la famiglia con cui scarteremo i regali, sapere con chi condivideremo il pranzo di Natale, o la vigilia oppure il capodanno, è davvero molto imbarazzante perciò pensaci tu caro Santa Claus, magari organizzando un pranzetto al ristorante che sia un poco economico che così tutti se lo possano permettere e che ci faccia unire insieme civilmente senza litigi che ci fanno stare male, senza urla oppure peggio violenze. Noi vogliamo passare un sereno Natale e per questo siamo disposti a rinunciare a qualsiasi giocattolo e regali futili che la cosa più importante per noi è riuscire a vivere tranquilli perché questo regalo non ha prezzo ed è l'unico che costerebbe pochissimo solo il fatto di mettere da parte i dissidi, e cercare di trovare il lato buono di ciascuno. Ti preghiamo caro Santa Claus cerca per favore di accontentarci che noi vogliamo poter vivere bene le festività e le vacanze scolastiche e fare la cosa migliore di sempre: trovare il modo di andare d'accordo e di creare unità famigliare e calore affettivo di accoglienza per tutti e ciascuno. Ti salutiamo con un abbraccio. CIAO"
2° LETTERINA prescelta - "Caro Babbo Natale per questo santo Natale noi delle scuole di Palermo e di Cosenza ti chiediamo di fare in modo che nelle nostre terre ci sia meno mafia e più sicurezza per fare in modo che domani non cadiamo nelle mani di usurai e del "pizzo" e perciò che possiamo recarci a vedere le vetrine illuminate ed addobbate per le feste senza incorrere in alcun pericolo. Ti preghiamo di passare anche qui da noi in Sicilia e Calabria dove vogliamo vivere il più bel Natale di sempre facendoci conoscere anche per le cose buone che facciamo e non solo per quelle cattive. Ci sono stati molti bravi e coraggiosi uomini e donne che hanno combattuto per la legalità e per fare in modo che non vincesse la corruzione, ma l'onestà e la lealtà verso la nostra patria, ci sono state purtroppo molte, troppe vittime a causa della mafia e perciò vorremmo fare capire al mondo intero che le cose possono cambiare, che siamo disposti con la nostra buona volontà a fare in modo che ci sia un cambiamento di passo e che si generi la consapevolezza e la scuola antimafia in modo che i collusi non possano vincere e che invece vinca la libertà e la democrazia nella legalità. Siamo convinti che facciamo bene a chiederti questa cosa importante sia per noi che per il futuro del Paese ed anche il nostro, però tu ci devi aiutare facendo in modo che i mafiosi vengano svelati e che si pentano di quelle cattiverie che fanno. Noi caro Babbo Natale non vogliamo altro in quanto riteniamo che questo sarebbe il massimo da ottenere perché poi i giocattoli si accantonano, si dimenticano, si regalano in beneficenza, ma il problema della mafia invece rimane e non se ne andrà mai via se non siamo disposti a combatterlo insieme rimanendo uniti nel desiderio che vinca la pace nelle nostre terre già molto martoriate anche dalla siccità e dalla scarsità di valide strutture che possano portare avanti il valore turistico artistico e culturale del calore delle nostre terre. Caro Babbo Natale, ti preghiamo aiutaci tu. Grazie."
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