INFANZIA RUBATA. ADOLESCENZA - 2° PARTE - Ciao, sono Marika (nome di fantasia) con la k e faccio parte del gruppo degli ex alcolisti anonimi, perché sono giunta persino al coma etilico. Ho cominciato a bere quando la mia prima esperienza di innamoramento è stata una profonda delusione che mi ha messo in uno stato di prostrazione e mi faceva sentire in colpa e sbagliata soprattutto a livello di resa sessuale. Uscendo con gli amici per sentirmi pari a loro bevevo qualche bicchierino di liquore e poi non mi sono resa conto di avere superato il limite e perciò ero sempre alticcia, anche se questo mi faceva stare allegra e mi rendeva disinibita verso i ragazzi. Una volta però ad una festa di compleanno di una amica che eravamo tutti ubriachi sono stata trascinata su in camera da letto che non ero molto cosciente e poi alcuni ragazzi si sono approfittati di me e mi hanno stuprata e poi hanno girato un video che hanno fatto girare su tutti i telefonini di chi mi conosceva in modo da poter esibire la loro facile preda e conquista e dimostrare che ci sapevano fare. Allora ho capito cosa fosse la vergogna ed il pudore e mi sono nascosta e sentita sporca come Eva quando aveva mangiato con Adamo la mela del peccato, e così ho deciso di entrare nel gruppo di alcolisti anonimi per poter uscire da quello stato di continua ebrezza che mi rendeva succube e sottomessa al piacere di qualche balordo capitato per caso nel mio destino. Nel gruppo ho imparato che bastano 6 bicchieri di vino o liquore per determinare uno stato di dipendenza alcolica che può portare a forti sintomi di astinenza in caso di forzata eliminazione delle bevande alcoliche e da livelli sierici di alcool superiori a 150 mg/dl. La stima del numero dei soggetti alcool dipendenti è del 75% di bevitori adeguati e del 20% circa di quelli abitualmente inadeguati che eccedono la dose massima consentita. In base a studi epidemiologici si può ritenere che ci siano nel nostro Paese 4 milioni di bevitori inadeguati specie giovani (un numero davvero impressionante) 1 milione dei quali affetto da sindrome da astinenza alcolica ed il numero supera quelli tossicodipendenti. All'inizio come dicevo bere mi rendeva eccitata al punto giusto per riuscire ad avere rapporti sessuali occasionali come accadde quella volta che furtivamente venni trascinata in bagno per fare una "sveltina" e poter godere velocemente di un rapporto breve usa e getta di cui poi ci si sarebbe praticamente dimenticati il giorno dopo e che non era altro che un modo per divertirsi e sentirsi vivi e comunque considerati. Ma poi un giorno quando ti svegli dall'illusione in un letto di ospedale dove ti hanno ricoverata, decidi di mettere uno stop a quelle condizioni di sbandamento in cui tu sei ancora più fragile e vulnerabile e possono prendersi facilmente gioco di te e trattarti come una bambolina che dice sempre di sì senza esserne cosciente. Credetemi, la dipendenza psicologica di qualsiasi natura possa essere, ma specialmente riguardo l'alcool comporta un irrefrenabile desiderio di bere che costituisce il pensiero dominante che si manifesta in tolleranza che genera anche un effetto sociale negativo che si manifesta di fronte ad una situazione stimolante, come la vista di un bar o del pub con gli amici abituali che compromette a livello psichico somatico con infiammazioni acute e croniche all'apparato digerente, le gastriti con inappetenze, dispepsia, vomito ed alito cattivo e malumori. Dal punto di vista neurologico, poi, è elevata l'incidenza di tremori ed i delirium tremens con stati allucinatori e polinevrite alcolica perciò non c'è davvero molto da scherzare. Io sono arrivata al punto che le allucinazioni mi perseguitavano e a pensare che tutti ce l'avessero con me ed invece si preoccupavano per il mio stato di salute e volevano aiutarmi ad uscire da quella prigione che io stessa mi ero creata. La terapia dell'alcool dipendenza comporta una strategia complicata dove i consultori e le terapie di gruppo mirano a modificare le vecchie assurde abitudini di vita per poter raggiungere l'astinenza. Certo le associazioni di mutuo soccorso sono di grande aiuto per superare questa piaga, ma vi assicuro che se non siete voi con la vostra buona volontà e costanza a volerne uscire, i risultati saranno alquanto deludenti e non produrranno successo e perciò dovete voi per primi voler credere che ce la potete fare e che è nel vostro interesse oltre che di quelli che vi circondano e vi vogliono bene cercare di farvi coraggio per ammettere di essere alcool dipendenti e di avere la necessità di disintossicarvi e di uscire da quello stato di dipendenza che vi assilla e vi rende schiavi. Ho deciso di dare la mia testimonianza perché ho visto un amico morire di cirrosi epatica e la prossima potevo essere io, però mi è andata bene grazie a Dio, ma credetemi non si può sempre sfidare la sorte e giocare pesante perché ci si può davvero rimettere le penne e dopo è troppo tardi, dopo si percorre la via del non ritorno, quella in cui finisci nel burrone del pensiero fisso di dover bere, bere, bere e di annegare così la tua rabbia e la tua stessa malattia di dipendenza. Per favore credetemi l'alcoolismo è una brutta cosa che non conduce mai a nulla di buono, controllatevi, limitatevi e soprattutto e più di tutto non guidate in stato di ebrezza, ma piuttosto fatevi portare a casa all'uscita dei locali da chi è lucido e sobrio. Per favore cercate di restare integri e di avere una disciplina che vi porti a bere solo cose salutari per fare in modo da mantenervi sani e con la testa in grado di ragionare e di capire quando non va bene il bicchiere di troppo che dopo crea sensazione di vuoto e di impotenza specie quando siete depressi e si crea in voi il classico circolo vizioso per cui non potete fare a meno di bere e di sentirvi assetati e vinti dalla potenza dell'alcool che vi attanaglia e vi rende come automi. Per favore datemi retta: bere non vi risolve i problemi, bere non vi cancella la memoria dei fallimenti anzi vi fa diventare ancora più sprovveduti, ingenui e deboli e perciò vi rende prede della bottiglia ed anche di prepotenti che vogliono approfittarsi di voi. Fate come me ricorrete all'aiuto di esperti che vi vogliono davvero bene e sono lì apposta per dirvi che valete molto più di qualche bicchierino e che meritate di venire ascoltati e compresi. Ciao.
IL TALENTO DI AMARE. Io non conosco ancora molto bene l'amore ed è per questo che a volte non riesco a distinguerlo in mezzo alla gente che incontro lungo la via. L'amore chiede conto a ciascuno dei doni che egli affida, attraverso intuizioni convincenti o meglio postulazioni assunte come principi di dimostrazione o ancora testimonianze degne di fiducia. L'amore è una rivelazione di qualificazione che viene scritta nel mondo e nella storia, ma io non ho nessuna qualifica per poterlo dimostrare perchè sono una semplice viandante continuamente in cammino. Io però mi sono lasciata trasportare da una parola chiave che è la parola talento che era una unità di misura che riguarda la Chiesa in cui la manifestazione della Fede è una norma di credibilità del valore che non è proprio ma è di una funzione di una totalità che si esprimono nell'adesione a Dio con specifico riferimento del Cristo fatto uomo nell'accezione di proposizioni o dogmi o istanze che li definiscono. L...
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