PROPOSTA IN BOZZA a Zompatori Maurizio, Giampalma Emanuela - TECNICHE DI CONTRASTO NATURALE ALL'INTERNO DELLE TC DEL TORACE. I muscoli della parete toracica sono preposti alla statica di massa, mentre nella parte dinamica si considerano maggiormente quelli del rachide cervico-dorsale. I° PUNTO - Posteriormente nella doccia spino-trasversale, si trovano i muscoli spinosi dove negli strati TC più craniali possiamo distinguere il muscolo semi-spinoso e quello trasverso-spinoso. Al di sotto di circa 2 mm inferiori si riconosce il ventre del muscolo lungo del dorso, sezionato trasversalmente, che diviene sempre più voluminoso man mano che si procede verso strati più bassi. I muscoli del collo hanno tutti una direzione cranio-caudale e sono sezionati perpendicolarmente da dieto all'avanti ed ecco perché a partire dal muscolo scaleno (che si inserisce nelle prime 2 coste) si propone di aggiungere nel processing una intensità in più 1 perché se no arrivati allo sternocleidomastoideo questo ricopre i grossi vasi del collo e poi nei tipi tozzi o "palestrati" i muscoli intercostali potrebbero seguire un tragitto piuttosto obliquo lungo le coste e quindi potrebbero essere di difficile individuazione. Nelle sezioni diaframmatiche si propone di considerare una densità di + 3 simile a quella dei visceri addominali se no diviene difficile distinguere dal centro tendineo le strutture soprastanti del cuore e sottostanti del fegato. Infatti, spesso, la dimostrazione del muscolo diaframmatico rispetto alle strutture sottostanti può aversi solo quando esista una interposizione di tessuto adiposo e più frequentemente a sinistra o quando il parenchima degli organi addominali sottodiaframmatici sia ipodenso. Invece, la dimostrazione delle inserzioni diaframmatiche a livello sterno-costale è molto più agevole per quanto riguarda quelle posteriori che rappresentano i pilastri diaframmatici posteriori stessi. Questi ultimi sono costituiti da 2 arcate muscolo-ligamentose che si anastomizzano al davanti dell'aorta toraco-addominale e che decorrono lateralmente al rachide dorso-lombare. La loro dimostrazione è intuibile dalla delimitazione anteriore del tessuto adiposo retroperitoneale e posteriormente dall'aria degli sfondati polmonari costo-diaframmatici. Si propone una 1° finestra elettronica sul mediastino superiore a livello della confluenza delle vene giugulari e sovra-claveari e delle vene innominate, ed altresì nella confluenza della cava superiore il cui tragitto può essere seguito fino all'atrio destro. A questo punto, si sondano i tronchi arteriosi sopra-aortici dove si può espletare uno zoom presso il tronco anonimo e la carotide primitiva sinistra disposti sul piano frontale e dove possono effettuarsi eventuali prime misurazioni sull'arteria succlavia sinistra che è situata in una posizione nettamente posteriore ed appare come la struttura più laterale e perciò tale misurazione potrebbe costituire una media con altre misurazioni come quelle della trachea e dell'esofago che sono situati in posizione mediana, al davanti del rachide. In questi punti l'alta risoluzione permetterebbe dopo avere determinato la media come sopra descritto di poter individuare il tessuto adiposo cellulare lasso che circonda l'esofago e ciò permetterebbe di identificare un K esofageo o di effettuare stadiazioni di tale genere. 2° finestra sulla convergenza anteriore dei foglietti mediastinici pleurici che si allarga posteriormente per formare la loggia timica, mentre la convergenza posteriore è corta e perciò andrebbe messa in rilievo da una intensità di + 1. La parete laterale destra presenta una particolare salienza dell'asse della vena cava superiore che forma i recessi pre e post- cavale, dove quest'ultimo recesso si estende indietro fino al rachide dorsale ed in alto fino agli apici. 3° finestra sull'arco aortico ed aorta ascendente e discendente in ricostruzione 3D su 2 D dove si vedono bene i tronchi sopra-aortici (anonimo e le arterie carotide primitiva e succlavia sinistra). Segue l'azygos in ricostruzione sagittale dove l'arco dell'azygos è di profilo e permette di analizzare meglio i rapporti con i bronchi principali e l'arteria polmonare destra. L'emi-azygos invece siccome è importante e sale lungo il rachide dorsale viene evidenziate da sezioni trasverse in proposta a partire dal dotto toracico anteriore alla vena azygos a cui seguono ricostruzioni frontali e sagittali. Bisogna porre particolare attenzione alla regione paravertebrale dove esistono dei gangli linfatici. Questa è la proposta.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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