PROPOSTA IN BOZZA - TESI- NUOVE TENDENZE NELLE TECNICHE E METODOLOGIE RADIOLOGICHE DEL TORACE- Con la collaborazione di Zompatori Maurizio, Giampalma Emanuela- Nello studio delle patologie toraciche l'alta risoluzione Tc nel contrasto INTRINSECO rappresenta una qualità tomodensitometrica che consente di distinguere con il sistema digitale 3D su 2D differenze di densità dell'ordine di 0,5-1% per sezioni trasverse di strati sottili sino 1-2 mm di spessore che consentono di eliminare i problemi legati alla sovrapposizione delle strutture e soprattutto agli effetti del VOLUME PARZIALE. L'anatomia assiale presenta una analisi delle strutture di spessore sottile consente di individuare formazioni nodulari parenchimatose ed ascellari attraverso l'uso di MDC introdotto per via e.v. a bolo che si diffonde liberamente dai vasi negli spazi extravascolari interstiziali con un comportamento prevalente di un enhancement vascolare di tempi brevi sugli strati in modo da non vanificare l'effetto PURO per cui si agisce sul volume per 4-5 volte la fase maggiore del volume vascolare stesso tenendo conto però della filtrazione renale che diminuisce la quantità totale del MDC nell'organismo in ragione del 50% circa in 1 h e 1/2. Per tale motivo l'enhancement squisitamente vascolare è breve ed a livello mediastinico tale comportamento metodologico potrebbe determinare artefatti legati all'attenuazione eccessiva da parte del MDC e perciò il contrasto non deve essere altamente concentrato se no si creano strie a livello delle vene ascellari, dei tronchi venosi anonimi o della vena cava superiore. Dunque si rende assolutamente necessario usare una infusione non superiore a 0,5-1 ml al secondo con un 30% di volume di MASSA dove a livello diaframmatico in strati di 5-10 mm di spessore ed intervalli di 10 mm la quantità di MDC sarà di circa 1-2 ml/kg e perciò prima di cominciare questa nuova metodologia di angio-TC bisogna chiedere il peso del paziente sottoposto ad indagine radiografica perché nelle masse molto adipose il MDC si accumula maggiormente nei recessi cardio-frenici e perciò potrebbe essere difficilmente misurabile a livello densitometrico e ciò invece deve costituire una priorità per le formazioni aneurismatiche o pseudoaneurismatiche dei vasi mediastinici in una condotta radiologica che verte sull'asse principale dell'aneurisma dove ATTENZIONE, ATTENZIONE, ATTENZIONE ci potrebbe essere una sbagliata opacizzazione che produce un FALSO LUME perché la fase sincrona è RITARDATA nei pazienti con massa corporea importante (sovrappeso, obesi di un valore superiore a 10 kg rispetto alla media ponderale) e quindi se ci fosse un aneurisma dissecante l'enhancement nel falso lume verrebbe conservato troppo a lungo in sovrappeso, obesi e quindi le tardive andrebbero allungate con una aggiunta di altri 50-60 ml per tecnica di strati CONSEQUENZIALI ai rapidi (ah però NON lo sapevamo??). In tali casi il parenchima polmonare si presenta solo su strati contigui all'apnea respiratoria a partire poco al di sotto di 1 mm delle regioni apicali sino agli sfondati costo-diaframmatici posteriori dove si incuneano maggiormente le lesioni polmonari. Se c'è una assenza parziale di 1/5 proposto di enhancement MDC si può già presagire il carattere liquido o necrotico di una minima lesione; la presa di contrasto allora significa che la lesione possiede una sua precisa vascolarizzazione più o meno marcata su finestra larga che consente di analizzare gli ili e le grandi scissure che sono identificabili per presenza di aree avascolari lungo il loro presunto decorso e dove le ramificazioni bronchiali si vedono fino al 4°-5° ordine in ragione della progressiva riduzione di calibro. Le ramificazioni vascolari nella regione mantellare, invece, sono maggiormente visibili in persone magre e defedate. Per quanto riguarda le arterie e le vene polmonari, si distinguono fino all'ilo di posizione topografica ATTINENTE alla posizione stratigrafica. Le vene si riconoscono per i loro rapporti con l'atrio sinistro, le arterie perché risultano dalla diretta ramificazione dei 2 tronchi principali della arteria polmonare. I foglietti pleurici si vedono solo in condizioni patologiche perché la constatazione di una qualsiasi immagine di origine pleurica è infatti secondaria ad un processo patologico-flogistico. Questa è la proposta. CIAO. GRAZIE per la gentile collaborazione di Zompatori Maurizio.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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