PROPOSTA IN BOZZA - A David Rossi, alle dottoresse Valentina Brainovich, alle dottoresse Chiara Bolzan e Chiara Marchioni, al dottor Silvio Murri - NUOVE PROSPETTIVE DI INTERAZIONE ENERGETICA ALL'INTERNO DELLE TECNICHE E METODOLOGIE DI RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE - Si propone di prendere in considerazione alcuni campioni posti sotto un campo magnetico statico sufficientemente intenso e soprattutto omogeneo e di irradiarli mediante un campo magnetico a radiofrequenza da 0 ad 1 che giaccia su un piano perpendicolare a B con 0 e poi fare una elaborazione di fisica nucleare in base al fatto se la frequenza sia o meno pari alla risonanza per il sistema di nuclei in modo che l'energia sia MODULATA all'emissione di segnali della stessa frequenza se no si potrebbe verificare l'effetto indesiderato di troppo trasferimento di calore; la grandezza dosimetrica deve invece meglio quantificare il realistico assorbimento di energia presente nei tessuti per Specific Absorption Rate (SAR) che esprime la percentuale di energia elettromagnetica assorbita dagli organi "bersaglio" quando questi vengono esposti all'azione di un campo elettromagnetico a determinate radiofrequenza (RF) che può essere calcolato partendo dall'intensità del campo elettrico all'interno del tessuto tenendo conto che vi può essere un raddoppiamento di tempo di rilassamento (TR) pur mantenendo lo stesso numero di impulsi e quindi il SAR si dimezza e ciò potrebbe costituire una nuova fonte GE del Medical System. Esempio a 90° RF si hanno meno fonti di rischio rispetto a 180° ed ecco perché fra 90° e 180° dove ci potrebbe essere il massimo rischio si propone con la tecnica Turbo Spin Eco (TSE) di portare la RF a 150° e questo significa agire di più sul Flip Angle (FA) e così poi l'immaging parallelo ridurrebbe il suo numero di impulsi e di eccitazione RF, permettendo di aumentare il numero di sezioni ulteriormente riducendo il SAR alti con un Echo Train Length che aumenta in pratica la cessione di energia al paziente. Facciamo un esempio pratico con il dottor Menetti Federico in Piovaccari che deve rilevare in una RMN cardiaca l'edema tissutale, consentendo di discriminare tra insulto ischemico acuto e quello cronico, grazie all'applicazione di un triplo impulso di pesaturazione che consenta di combinare la soppressione del segnale dei fluidi in movimento e soprattutto del tessuto adiposo, però ci si trova di fronte ad un omone che pesa 100 kg (1 quintalino) allora è ovvio che se vengono applicati 2 impulsi non selettivo e selettivo a 180° il tempo di inversione sarà più lungo e quindi il 3° impulso non potrà essere così breve come nel normotipico perciò dato che l'effetto dei primi 2 impulsi non annullerà del tutto la magnetizzazione dei protoni in movimento (sangue), dovremmo invertire TUTTI gli spin che si trovano all'esterno dell'immagine di sezione e ciò si potrebbe fare a 150° mentre i protoni stazionari, che sperimentano entrambi gli impulsi non subiranno variazioni di sorta perchè non si osserverebbe un effetto netto a carico degli spin del miocardio. Perciò una volta annullata la magnetizzazione del sangue, viene applicato un altro impulso dopo quello a 150° di 180° di nuovo con T1 breve questa volta per vedere se c'è un miocardio edematoso oltre il grasso. Successivamente viene applicato un impulso a 90° in fase diastolica seguito dalla sequenza di cui sopra di serie di 2 a 180° ed 1 a 150° (TSE) utilizzando però una tecnica di segmentazione per il riempimento dello spazio K per 20 o più echi (proposta di massimo 30 echi per consumare meno energia) dopo ogni eccitazione con tempi di acquisizione medi di 15 secondi ciascuno per apnea respiratoria. Nella rappresentazione schematica della curva il grasso supera il sangue e il miocardio e se si va sotto il segnale negativo c'è un ritardo di inversione che aumenta il tempo di ripetizione ed aumenta il trigger e così si potrebbe evidenziare meglio l'edema nel miocardio e questa è una proposta concreta al costo proposto di un commerciante di soli 20 euro per applicarlo e renderlo valevole per il futuro. Grazie per la gentile collaborazione e concessione della Faraeditore.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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