LA GESTIONE WOKE DI TRUMP. Era prevedibile che avesse vinto Donald Trump e che si sarebbe insediato come Presidente americano per farci odiare le cose convenienti dato che la sua gestione è già stata definita gestione gold dai più per coloro che non sanno apprezzare mai del tutto l'aspetto grandioso e la dolcezza vibrante delle cose convenienti e che pensano sempre che passeranno avanti coloro che hanno il potere della ricchezza supportati come Trump da un magnate economico come Musk. Eppure molti non conoscono lo status symbol dell'ananas che erano estremamente difficili da trasportare e molto costosi da coltivare per cui pochissime famiglie potevano permettersi di mangiarli ed ora con i dazi che promette di applicare Trump alla gestione politica-economica chi mai si potrà permettere di mangiare ananas oggi?? Con la gestione Trump allora l'ananas potrebbe ritornare ad essere un frutto per soli aristocratici e si potrebbe modificare la psicologia del consumo dei beni e rivoluzionare il capitalismo? Ebbene bisognerebbe suggerire a Trump che l'ananas in sé stesso non è mai cambiato; piuttosto cambia il nostro atteggiamento nei suoi confronti: ci dovrebbe essere una sovrapposizione di amore ed economia specie quando dobbiamo pagare tanto per qualcosa di bello e quando, invece, il prezzo di mercato crolla e pare che la passione svanisca per questo o per quello. In verità, è sulla base di una lunga esperienza che di ampio retaggio del passato che Trump così come molti industriali, imprenditori e magnati della politica si sono formati in loro una radicata associazione culturale tra il raro, il costoso ed il buono e ciò vale anche per la migrazione che viene isolata, oppure vale anche per una tendenza razzista dove si comprende che non vi è convenienza nelle troppa disponibilità perché se no se le cose ed i posti di prestigio sono troppo facili ed economici da raggiungere poi i ricconi ci perdono troppo e poi le cose da raggiungere per sentirsi forti e potenti divengono insignificanti e soprattutto poco emozionanti. In linea di principio, però, l'industrializzazione e l'impresa della redistribuzione di prodotti ad alto valore avrebbe dovuto sfatare questo nesso perché il calo dei prezzi, la riduzione effettiva delle tasse avrebbe avuto la conseguenza della felicità diffusa. Gli oggetti di alta qualità, invece, con la gestione Trump rischiano di non entrare più nel mercato di massa e l'eccellenza di un panettone di un famoso chef italiano di non essere conosciuta in America visto che tale chef nella sua pubblicità asserisce che ha girato il mondo per dare maggiore qualità al panettone di quella famosa ditta?? Sembra quasi che il gioco non valga più la candela perché anziché rendere le esperienze di un panettone che esprime il sapore del Natale più piacevoli e disponibili a tutti si spogliano alcune esperienze della loro bellezza e soprattutto del loro vero valore: quello di destare interesse e curiosità nel pubblico di cogliere che non è nuovo ciò che è già presente, ma diventa nuovo ciò che viene presentato meglio e con più entusiasmo, ciò che viene assaporato e vissuto come la rappresentazione di un bel ricordo e di una bella intuitiva trovata di saper curare i particolari persino di una singola uvetta presa delicatamente con le pinze. Non c'è davvero più entusiasmo per una semplice decorazione di Natale, per un semplice paio di guanti, per un libro fresco di stampa sotto l'albero che ci sveli la nuova cultura del benessere che non sta nella ricchezza esteriore, ma in quella interiore che si percepisce da come si compra e come si vende?? Da questo punto di vista vale il ritornare come i bambini che non sanno cosa sono tenuti ad apprezzare e non conoscono molto bene ancora il valore dei soldi, e quindi per loro il prezzo non è mai una guida per il valore e devono dunque affidarsi più che altro al piacere e all'entusiasmo che genera in loro un prodotto. I bambini hanno ragione: il prezzo della vita deve essere quello della dignità e del valore umano e questo è ciò che dovrebbe essere importante anche riguardo alla migrazione o al taglio delle tasse. Facendo un esempio dunque con la famosissima professoressa Tafaro Tiziana e supponendo che il panettone costi 5 euro e ne vendiamo per lo meno 1000 = 5.000 euro se le tasse sono del 20% = sono di 1.000 euro e quindi in realtà guadagniamo 4.000 euro e perciò facendo 4.000/5.000 = ci dovrebbe essere uno 0,8% di rischio su invenduto = 4.000 x 0,8% = 32 euro di costi di fabbricazione e perciò il capitale sociale della ditta dovrebbe essere di 32 x 4000 = 128.000 euro di capitale 1.000 della produzione minima per semplificare = 128 panettoni al giorno nei mesi fra novembre e gennaio e quindi 128 x 30 gg x 3 mesi = 11.520 panettoni x 5 euro = 57.600 euro di guadagno effettivo x 2 ditte associate nell'export americano = 115.200  e quindi avremmo una perdita rispetto ai 128.000 prospettati più sopra di = 12.800 prova del 9 che stavamo svolgendo una operazione logaritmica per 128.000/10 del log. e perciò il cuneo fiscale per la ditta dei panettoni in oggetto dovrebbe essere di 12.800 che implementa lo stato per cui al posto di pretendere una produzione per 128.000 egli potrà pretendere i 115.200 di cui sopra su cui applicare le tasse del 22% di IVA = 25.344 x 2 ditte associate = 50.688 anziché 57.600 con un guadagno reale netto di = 6.912 euro all'anno x 74 anni di attività della ditta di panettoni = 511.488/128.000 = 3,99% cioè 4% di credito di cui ha diritto la ditta di panettoni in banca persino quella americana di Trump e quindi il suo portafoglio aumenta di 128.000 x 4% = 5.120 e perciò rispetto al guadagno minimo prospettato di 5.000 euro ci guadagna 120 euro in più all'anno di resistenza produttiva (novità??) e perciò 120 x 74 anni = 8.880 + 5.000 = 13.880/12 = 1.156 di potere di acquisto degli stipendi degli operai della ditta di panettoni dopo l'insediamento Trump a cui però visto la buona tenuta della ditta di panettoni e la sua credibilità anche all'estero pure in America, Russia e Cina lei ha pieno diritto di avere una riserva del 4% in più su 1.156 = 46,24 x 2 ditte = 92,48 = 1.248,48 di potere di acquisto degli stipendi attuale per le guerre e per la situazione economica di sostegno all'Ucraina e alla migrazione nel suo contenimento e nella sua gestione. Questa è una proposta concreta che vale la pena sondare per non doverci ritrovare in mutande e poi nella povertà dover annegare. 

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