I FIAMMIFERI DI NATALE - Però, a livello della legalità di cui oggi si incentra il dialogo parlamentare non si può mai negare la possibilità che l'istituzione di un codice etico possa rappresentare in realtà un tentativo di blando salvataggio dell'immagine sociale dell'impresa allo scopo di legittimare a tutti i costi il suo operato. Infatti, l'incoerenza tra concreti comportamenti di impresa e valori ritenuti rilevanti per la collettività, viene sanzionata dal mercato in termini di minori vendite, perdita conseguente di immagine e di attrattiva e perciò ai capitalisti dei fiammiferi, non basta essere bravi negli affari, perché essi devono sentirsi accettati dalla società civile come grandi fiammiferai. All'impresa, dopotutto viene chiesto oggi ciò che un tempo sarebbe stato considerato impossibile giustificare e cioè di avere anche una buona reputazione per un fondamentale intangibile asset dell'impresa, aumentandone il valore e le capacità competitive sul mercato del posizionamento sociale. In definitiva sono finiti i giorni in cui le aziende potevano fare quello che volevano, noncuranti dell'opinione pubblica, volgendo così orecchio sordo verso il pianto dei loro dipendenti, riferirsi regolarmente alla stampa con un secco no comment ed interfacciarsi alla città solo attraverso i margini di profitto dei bilanci perché alcuni sostanziali fallimenti nel campo delle relazioni pubbliche dimostrano chiaramente come, nel corso dei mercati verso i quali si rivolge sia diventata sempre più importante ed allo stesso tempo più vulnerabile l'economia. Per questo la scatolina di fiammiferi con su l'effige di una corona ricordava che la maggiore iniziativa riguardava l'imperialismo economico attraverso il quale si tende ad imporre un preciso standard di condotta culturale di produttività ai Paesi in via di sviluppo ignorando parzialmente le problematiche inerenti al relativismo culturale per cui la piccola fiammiferaia preferiva senz'altro rifarsi ad una visione assolutistica della tradizione giudaico-cristiana la quale prevede che il giudizio morale si applichi a tutti i membri di una comunità nessuno escluso e se detta comunità comprende tutti gli esseri umani allora anche i principi ed i giudizi morali si estendono a chiunque ritenga di farne parte attiva. In questo caso il concetto di imperialismo economico lascerebbe il posto a quello di universalismo etico integrato dalla variabile del relativismo culturale, che dovrebbe costituire la base di qualsiasi costituzione democratica di codici simili. A tale livello le multinazionali hanno la reale possibilità di porre facilmente rimedio alle disposizioni giuridiche locali penalizzanti impiegate per mezzo di tecniche interne di gestione personale. Complessa però si presenta la situazione della manodopera fiammiferai utilizzata tramite contratti di sub-appalto produttivo ai fornitori locali perché si dovrebbe chiedere alle imprese locali di adeguare i livelli retributivi e previdenziali della forza lavoro e ciò significherebbe veder lievitare i prezzi di acquisto; la qual cosa comporterebbe una riduzione dei profitti o una notevole perdita di competitività. Per questo si tende ad attuare un nuovo potere contrattuale di concordato per una equa e migliore distribuzione dei costi aggiuntivi e ciò sarebbe più realistico da realizzare perché se in una scatola ci sono 10 fiammiferi al costo di 1,50 euro essi costano l'uno 0,15 centesimi di euro e se se ne producono in definitiva un centinaio si guadagna 150 da cui si deve togliere la possibile perdita in costi di gestione di 150/0,15 = 10% e quindi 15 euro e perciò il guadagno reale è di 135 euro che devo produrre ogni giorno x 30 gg = 4.050 al mese che servono a pagare gli operai di cui la suddivisione dei guadagni va divisa non su 135, ma su 150 e cioè su 27 gg perché c'é da tenere presente la valuta di 3 gg di accrediti e quindi si fa 4.050 - 135 x 3 gg = 3.645 effettivi/10 del log base 10 = 354,50 gg e quindi si perde 1 giorno di guadagno per cui altri 135 di tasse e perciò = 3.510/12 = 292,50 di tasse al mese x 3 gg di valuta = 877,50 che si dovrebbero aggiungere nella diminuzione a Cuneo fiscale = 4.387,50 che si dovrebbe guadagnare dai fiammiferi e perciò 337,50 in più rispetto a quelli prospettati che sono le tasse effettive con aggiunte delle varie addizionali comunali e regionali e perciò con un incremento di tasse rispetto ai 292,50 di = 45 euro al giorno x 30 gg del mese solare = 1.350 di stipendio della fiammiferaia che pare dignitoso per vivere e ciò fa pensare all'onestà vera degli intendimenti della storia dei fiammiferi e della loro produzione letteraria che non finisce mai e che continua per il futuro prossimo perché la persona non dimentichi mai da che sacrifici e rinunce proviene e che comunque conta la volontà di costruire un mondo migliore.
IL TALENTO DI AMARE. Io non conosco ancora molto bene l'amore ed è per questo che a volte non riesco a distinguerlo in mezzo alla gente che incontro lungo la via. L'amore chiede conto a ciascuno dei doni che egli affida, attraverso intuizioni convincenti o meglio postulazioni assunte come principi di dimostrazione o ancora testimonianze degne di fiducia. L'amore è una rivelazione di qualificazione che viene scritta nel mondo e nella storia, ma io non ho nessuna qualifica per poterlo dimostrare perchè sono una semplice viandante continuamente in cammino. Io però mi sono lasciata trasportare da una parola chiave che è la parola talento che era una unità di misura che riguarda la Chiesa in cui la manifestazione della Fede è una norma di credibilità del valore che non è proprio ma è di una funzione di una totalità che si esprimono nell'adesione a Dio con specifico riferimento del Cristo fatto uomo nell'accezione di proposizioni o dogmi o istanze che li definiscono. L...
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