PER DIRTI CHE TI VOGLIO BENE. (proposta in bozza) - Quella mattina la professoressa Scarca Giovanna entrò a scuola sconvolta: ancora una volta un episodio violento che riguardava minorenni, ancora si delineava la paura di affrontare il mestiere di docente e di perseguire in esso corretti insegnamenti da trasmettere agli alunni. Più che mai Giovanna si sentiva poco tutelata nel suo essere presenza educativa, non solo come docente, ma anche come persona che intende essere diligente sia all'interno dell'istruzione da impartire e sia all'esterno di manifestazioni educative-istituzionali come quelle che offre la scuola pubblica riconosciuta dallo Stato. Quella mattina, perciò, dopo avere attentamente riflettuto, decise di attuare un percorso scolastico basato sui termini di REALTA' e REALISMO CRITICO che secondo lei erano necessari agli alunni (specie se minorenni) per avere maggiore consapevolezza sulle loro intenzioni ed azioni. All'interno, infatti, della realtà esiste l'ecceità che non è altro che un incremento formale che conferisce all'essenza la sua realitas , che la rende così cosa reale e concreta sia nel pensiero intenzionale che nell'agire personale. E' molto difficile e disagevole, però, per un minorenne considerare res le essenze in generale, perché costoro, molto spesso tendono a vivere nel mondo dei sogni e perciò si distaccano dalla realtà circostante, vedendola in un certo qual modo indipendente dalle cose individuali che desiderano e perciò per loro le persone che pensano essere nemici ed osteggiatori ai loro sogni e desideri debbono essere annullati, eliminati in senso letterale del termine. Dunque, Giovanna pensò di creare delle frasi dove si potesse comprendere la differenza fra realtà e fantasia, fra ciò che è un lecito desiderio e ciò che invece è un fallace obiettivo da raggiungere o peggio un inganno che ci viene prospettato da persone che si approfittano della nostra ingenuità e fragilità di persone per renderci succubi e circuirci alle loro seduzioni che mirano alla manipolazione più subdola e infida. Per fare questo esercizio chiese l'aiuto della collega Tafaro Tiziana. La prima frase che venne creata fu quella sulla CAPACITA' GIURIDICA e la CAPACITA' DI AGIRE perché la capacità giuridica di persona con diritti umani universali si acquisisce quando si nasce, mentre la capacità di agire si ha quando si compie la maggiore età. Quindi se la capacità giuridica vale 10, quella di agire poichè subentra al compimento della maggiore età vale 5 (cioè la metà di 10) perché prevede una maturità non solo fisiologica, ma anche psicofisica per poter prendere decisioni importanti come guidare un auto, acquistare immobili ed avere dei beni patrimoniali propri o delle proprietà se no diversamente se si è minorenni tutto questo viene gestito per noi da un adulto educatore (in genere genitore) a cui siamo affidati per nascita oppure per affidamento adozione. Quindi se prima non sono del tutto consapevole dei miei diritti e dei miei doveri, debbo prima chiedere il permesso ai genitori o educatori prima di agire in un senso o in un altro. Adesso facciamo che invece di andare in giro ad usare coltelli contro probabili nemici o competitori impariamo meglio ad usare i nostri risparmi e perciò facciamo che fra genitori, nonni e zii (3 soggetti con capacità sia giuridica che di agire poiché adulti) ci abbiano dato 10 centesimi al giorno fin dalla nascita e quindi in totale 30 centesimi x 30 gg x 12 mesi e x 12 anni = 1.296 (facciamo 1.300) che ci ritroviamo a 12 anni che però rimanendo in banca hanno prodotto degli interessi e quindi x 2% = 26 per cui ci ritroviamo con 1.326 da cui togliamo però 5 centesimi a partire da 6 anni (quando andiamo alla scuola primaria) e quindi 5 x 30 gg x 12 mesi x 6 anni = 1.080 e quindi rimangono 246 euro a nostra disposizione (davvero pochini non credete??), ma noi abbiamo deciso comunque di reinvestire questi 246 euro in crediti scolastici a cui gli insegnanti tutti ed i genitori compresi al raggiungimento di buoni crediti scolastici ottenuti principalmente mantenendo una buona condotta e voti buoni a scuola aggiuntiamo altri 10 centesimi al giorno e quindi 20 centesimi x 30 gg x 12 mesi x 6 anni = 432 che si aggiungono ai 246 = 678 euro/1.080 di cui sopra = 0,628 (lasciando da parte il numero periodico) come prova del 9 con una perdita rispetto ai 678 se moltiplicato per le migliaia di = 50 euro che dovrebbe essere la paghetta mensile reale per starci dentro in un dignitoso guadagno scolastico di credito bancario e perciò sarebbero 50 euro x 12 mesi x 12 anni = 7.200 euro e già si comincia a ragionare per un eventuale investimento non solo di scuola secondaria, ma universitaria. Successivamente i 7.200 li moltiplico x 2% bancario = 144 euro che si dovrebbero dare al mese x 12 mesi x 5 anni di scuola superiore = 8.640 - 7344 = 1.296 di costo universitario totale PROVA DEL O9 che si debbono dare almeno 30 centesimi al giorno dalla nascita da parte di ogni singolo parente e partecipante e quindi x 3 soggetti = 90 centesimi x 30 gg x 12 mesi = 324 euro l'anno x 12 anni = 3.888 a cui aggiungo i 1.296 = 5.184 e quindi si arguisce che spendiamo per la scuola - 7.200 = 2.016 euro all'anno compresi libri e materiale scolastico e pagamenti di riscaldamento e luce e perciò noi ci dobbiamo ritrovare per lo meno con 5.184 + 1.296 = 6.480 in banca per restare dentro ad un buon margine di copertura delle spese perché signori e signore 6.480 - 7.200 = 720 PROVONA DEL 9 e si spera da 10 e lode per log base 10. Chi diviene presidente di regione, deve saper fare i calcoloni se no poi ci troviamo sprovveduti in mezzo ai flutti che ci investono e ci rendono tipi fallimentari che non riescono mai a stare a galla perché copiano rimanendo dispari e mai pari. CIAO:
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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