L'EBETE. "Per favore - intervenne una mente apatica - cercate di rimanere calmi e di non gridare che io voglio rimanere tranquilla, chiusa nel mio beato mondo, dove non vengo coinvolta da alcunché se non una blanda sopravvivenza. Io mi ritrovo così perché ho subito una divisione parcellare in una classe mentale che è stata manipolata da una ideologia di apparenza vincente per cui Le Bon aveva compreso che l'uniformità negli atteggiamenti fosse non tanto frutto di vicinanza fisica o di presenza simultanea nello stesso luogo di più individui, quanto piuttosto una modificazione che porta a prevalere nei soggetti gli istinti più immediati ed incontrollabili rispetto al comportamento razionale. Per questo sono stata modificata da certe ideologie contrassegnanti tipologie vincenti e super-potenti nelle quali, se non ci si riconosceva, si appariva impotenti, annullati ed alienati nell'individualità da un'anima collettiva in grado di uniformare e plagiare i comparenti. Dopo avere incontrato Ortega ho compreso che è lo stesso sviluppo produttivo e tecnico a creare agglomerati mentali che divengono sociali, per concentrare folle, a determinate condizioni di vita uniforme e ciò risulta gratificante per l'individuo, dal momento che sembra permettere un elevato soddisfacimento dei bisogni culturali e sociali. In tal modo, agli individui come me, non serve ricercare una realizzazione sociale al di là di standard di vita dominanti e basterebbe presentare un atteggiamento remissivo e passivo ad alcuni dettami ritenuti dai più giusti, perché considerati regole del buon vivere. Così avendo scarsi stimoli, mi sono appiattita e livellata ad un ammasso cerebrale informe che appartiene al mio inconscio. Fate pure, dunque, come credete più opportuno fare, decidete pure per come pensate meglio si possa decidere, io accetto di diventare vostra schiava purché possa rimanere tranquilla. Io sono solo una forma gregaria, infondo." "Ah no, no, no - rispose la mente superba - non te la cavi con questa giustificazione vittimista e passiva e d'ora in poi anche a te toccherà fare uno sforzo per uscire dalla tua confort zone e perciò, qua ti abbiamo preparato un bel programmino che ti devi sorbire gioco forza se no non è giusto che il peso delle decisioni e delle responsabilità ricada tutto su di noi e che non possiamo contare su di te che scompari, vieni come cancellata per la vergogna, o il rifiuto di dover ammettere che hai un forte disagio mentale che deve essere curato se no quando scoppia poi si traduce in violenza, in suicidio o omicidio, in ossessione verso l'oggetto che produce sensazione di vittoria. No, non accettiamo che tu rimanga impassibile ed indifferente, mentre noi ci scanniamo di super-lavoro e ci impegniamo anche per te. No, noi la tua parte non la facciamo e perciò sei tu che ti devi adeguare al nostro nuovo percorso bipolare" "Ma io non sono in grado di fare nulla, io sono sempre stata succube e sottomessa e come potrò mai d'improvviso svegliarmi per riuscire ad essere partecipe del vostro percorso? Temo che non vi sarò molto utile e che piuttosto rallenterò il processo e non farò altro che ostacolarvi ancor di più e perciò è meglio che voi non badiate troppo alla mia anestetizzazione e al mio delirio regredito ed invece pensiate a portare avanti il programma con menti che sono più volenterose e preparate di me, con cervelli di alta cultura che possano creare e gestire le cose meglio di me" "Non ci pensare nemmeno - ribatté la mente superba con determinazione - tu devi stare qua con noi a spremerti le meningi per capire cosa sia meglio fare e scegliere gli atteggiamenti migliori da prendere ed i comportamenti più buoni da tenere." "Ah, allora sentiamo cosa potrei fare mai nelle mie condizioni praticamente catatoniche e di piattismo" "Devi conoscere la versione progressista che parte dal concetto, che proprio coloro che sono al centro di contraddizioni del mondo di produzione e di potere, non cerchino tanto gli esiti più vincenti della loro condizione di sfruttati di una condizione emotiva, ma che maturino piuttosto la coscienza delle proprie risorse che possono essere mobilitate per una condizione di emancipazione sociale superando la persuasione occulta esercitata da alcuni detentori del potere economico e politico mediante mezzi di cultura della consapevolezza restituendo all'individuo il senso pieno del proprio valore e riportandolo alla preminenza dell'essere sull'atteggiamento più livellante dell'avere o apparire." "Ah se per questo c'è ancora molto materialismo volgare - rispose uno psichiatra - in quanto ci sono ancora molte unità fisse isolabili e non invece dei complessi di nessi e di processi mentali che si traducono nella dialettica scevra di un sistema idealistico che tende a snaturare il carattere dell'A marcata di Amore che muove il sole e le altre stelle e che in esse vede relazioni pur distinguendo un contrasto fondamentale dei cambiamenti di forma sia del materialismo e sia dell'idealismo che vengano promossi dalle scienze. Io però, mi rispecchio solo in un frammento di sensazione fedele ed obiettiva, in modo che ciò che appare dal mio rispecchiamento sia una realtà che possa essere rielaborata e maturata nel domani del mio frammento per modo tale che questo poi possa divenire sempre una nuova realtà incondizionata della conoscenza che successivamente la rispecchierà dopo. Io sono ora, perché prima è troppo presto, dopo potrebbe essere troppo tardi nella validità conoscitiva della prima funzione di organizzazione che mi ero data, quando poi una esperienza che mi è stata attribuita non solo dalla mia natura, dalla vita, ma anche dal compito specifico che mi è stato assegnato, mi porta ad avere una attribuzione che legata alla concezione realistica del momento che può diventare dopo, conduca le mie sensazioni e percezioni in una direzione di avvertimento quando l'immagine sarà distorta e sfuocata per modo tale che mi blocchi se sto esagerando o mi sto esaltando al punto da vedermi come Napoleone e cioè un dominatore del mondo. Perciò, io mi propongo di stabilire il reale valore della malvagità che è quello di INSINUAZIONE = infiltrazioni di percezioni esaltate ed esagerate all'interno del cervello attraverso il PROPINAMENTO = cioè una sensazione di compensazione ed indennità di carattere più che altro morale particolare dove la mente si inclina verso un concetto piuttosto che un altro, per un bisogno fittizio di avere per sentirsi considerati e di rappresentare l'estetica della rappresentazione. Noi lo sappiamo: Napo orso capo va sempre di gran moda"
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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