IL PANCHINARO. Veniva ogni tanto, nel parco un giocoliere che faceva qualche giocoleria con gli anelli colorati che avevano dei colori (a detta sua) basati sulle affinità e qualità che si attraggono e si respingono come energie chimiche ed elettromagnetiche e che divide la fisica dall'oggettività della luce elaborando una psicologia neuroscientifica, che coinvolge ed implica la prospettiva del soggetto che assiste allo spettacolo. Rispetto all'unità fittizia del bianco si evidenzia nel giocoliere un fondamento dialettico che sta alla base della natura della percezione dei colori che per le persone disabili possono essere unite ai suoni in quanto i colori sarebbero legati alla luce e all'oscurità dell'anima che nel grigio associato al suono darebbero dei valori "fisici" percepiti attraverso fenomeni naturali come la nebbia, e fisiologici che dipendono dalla percezione soggettiva che possono essere trasformati dalla chimica in oggetti fissati sia naturalmente che artificialmente sia sui corpi che sulle sostanze come in una alchimia attraverso valenze simboliche che stimolano l'azione sensitiva e morale del cervello durante lo sviluppo. Nei cerchi colorati degli anelli, verso l'equatore i colori ed i suoni primari e le loro mescolanze sature su una sfera di valori intermedi prevale il simbolismo mistico dello schema triangolare dei colori fondamentali del rosso, giallo e blu che trova poi riscontro nei colori intermedi come il verde, il violetto e l'arancione. Fra gli anelli ci sono degli incroci che possono determinare dei contrasti consecutivi dove se si fissano i colori iniziali questi si tramutano in altri colori e suoni, mentre per il principio di contrasto simultaneo si deve partire dal giallo per arrivare attraverso il violetto, il blu e l'arancione al rosso acceso dove si possono manifestare simpatie o antipatie nei chiarori o negli oscuramenti a seconda della forza sia cromatica che di suono, che suscitano gli uni rispetto agli altri. I pregiudizi nascono spesso dalle percezioni che abbiamo dalle nostre divisioni interiori negli effetti degli accostamenti del nostro pensiero ad un soggetto che avvertiamo minuto e talora puntiforme nella nostra osservazione dettagliata. A livello poi del centrifugo-centripedo si distinguono dei toni di speculazione che si riflettono sui timbri sonori per costruire un canone di totalità in cui (come la lampada che illumina tutta la casa) la luce sta in alto, l'oscurità sta in basso, mentre a metà si collocano i colori fondamentali che si integrano funzionalmente con le principali note del pentagramma producendo valori intermedi in un movimento infinito che si svolge lungo la circonferenza. Da qui nascono stimoli e sollecitazioni per trovare l'essenza insistendo sull'origine mistica e spirituale per cui la ricerca psicoanalitica verte sulla tendenza cubista per una contrapposizione del "Da-do è tratto!" dove si da la faccia con maggiore valore, ma si riceve quella con valore di sommatoria di 3 tiri per vivere giustamente la propria immagine anche nel paradosso enigmatico che serve a trovare l'armoniosità delle negate seduzioni del mondo che si rivelano nelle nostalgie. Il giocoliere sapeva fare piroette con i cerchi e la sua destrezza, ma si era per questo allenato molto. 

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