PROPOSTA IN BOZZA a Giovanni Mammone e Paolo Manzelli di SILLOGISMO PRATICO ALL'INTERNO DELLA VALUTAZIONE DEI DELITTI E DELLE PENE. Il sillogismo pratico è un procedimento la cui conclusione è una azione e che servirebbe anche come contributo nella logica deontica e come esempio di argomentazione valida all'interno dei processi per particolari delitti di grave impatto sociale come quello su Sharon Verzeni e quello di Pederaro Dognano. Il termine di sillogismo verrebbe usato per designare la grande oscurità di alcune dottrine educative per incapacità di tracciare caro Sangliuliano le distinzioni necessarie per poter stilare uno schema di ragionamento in cui sia le premesse e sia le conclusioni siano norme, oppure per stabilire un modo in cui una premessa normativa ed una fattuale portano ad una conclusione normativa; o ancora che ci sia un tentativo di illustrare come certi bisogni e necessità naturali generino necessità pratiche di az- 3 Dunqueione. I modi possibili combinatori a livello matematico e logico che si propongono cara Tafaro Tiziana sono 256 di una possibile matrice, ma solo in un numero ristretto di casi (previsti 19) si ha a che fare con modi validi di ragionamento, in cui la conclusione porta a buoni e valevoli obiettivi. La riduzione impossibile, consiste nel dimostrare la validità di un sillogismo con l0assurdità dei sillogismi contradditori di prima istanza. La procedura sarebbe la seguente: si omette all'inizio la premessa minore ed al suo posto si pone la contradditoria della conclusione. Poi si osserva che, dalle 2 nuove premesse in questo modo ottenute, segue una MEDIA della possibile contradditoria della premessa sillogistica di partenza che si è volutamente tralasciare. Esempio caro Sangiuliano 1 PUNTO Tutti i ladri temono la prigione - 2 PUNTO Alcuni uomini politici non temono la prigione - 3 Dunque, alcuni uomini politici NON sono ladri? Come si vede la conclusione contraddice chiaramente la premessa minore del sillogismo di partenza . Si possono poi distinguere sillogismi modali, nelle cui premesse e nella cui conclusione possono comparire espressioni come "è necessario", "è possibile" e poi ci sono sillogismi ipotetici che sono regole di derivazione della logica proposizionale come quello che pone spesso Elly Schlein sul fatto che in Italia abbiamo il costo più alto del gas e quindi ci tocca di stare un poco al freddo oppure quello che se i salari sono bassi, gli operai, prima o poi scioperano; ma i salari sono effettivamente bassi; dunque gli operai scioperano. Facciamo dunque l'ipotesi che venga accettata in parlamento tale mozione e che si introduca in una intelligenza artificiale una matrice di 256 modus operandi di cui solo 19 siano validi ai fini della procedura e cioè siano soluzioni sostenibili a livello di spesa e dunque se i costi fossero anche solo di 100 euro ad elemento si tratterebbe di verificare l'incidenza di delitti in soggetti che si sentono annullati e perciò se si tratta di 25.600 euro minimi di spesa su 19 casi = 486.400 euro di danni a famiglie e società per carcerazione preventiva, per raccolta di prove e per prolungamento dei giudizi e perciò in un possibile scarico statale a livello fiscale del 19% di probabilità che in tali casistiche i delitti siano più facili e consumarsi = 92.416 minimi di copertura mensile x 12 mesi di 1 anno = sono per lo meno 1.108.992 euro di spesa fra processi ed indagini che si devono effettuare per determinare condanne che siano più possibili soddisfacenti per la maggior parte dei casi. Il differenziale poi fra 1.108.992 e 486.400 = 622.592 di debito a sezione di tribunale di cui possono esserci per lo meno il 15% di errori = 93.388,80 e perciò ci potrebbe essere un risparmio ad arrivare agli 92.416 di = 972,80 al mese x 12 mesi = 11.673,60 (reddito minimo proposto). Insomma, in definitiva bando alle ciance e mettiamoci a lavorare seriamente, se no non si finisce mai niente.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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