PROPOSTA IN BOZZA - Ad Alessandro Dehò - Gabriele Trivellin, al Vescovo Delpini - a Gabriele Pirola, Ivana Comelli, Monsignor Gianantonio Borgonovo della Fondazione Carlo Maria Martini - CONTEMPLAZIONE PSICOATTIVA - In collaborazione (si spera) con Marco Zamparetti - In teoria la contemplazione è una forma di conoscenza intellettuale ed una esperienza di azione mistico-religiosa che si fissa su una realtà di carattere spirituale, immergendosi in essa fino all'oblio, ma in realtà sia la nostra mente che il nostro Spirito sono in continuo divenire e quindi si muovono attorno alla possibilità di rafforzamento di alcune potenzialità intuitive all'interno di un itinerario che porta a trovare una forma di pensiero e di desiderio universale che tende all'equilibrio dato dalla compensazione interiore. L'equilibrio è una situazione caratterizzata dal fatto che varie forze agenti sia interiori che esteriori che si trovano all'interno di un determinato sistema di valori sono tali che nessuno può modificare sia nelle scelte che nelle forze e forme di pensiero che regolano il sistema medesimo. Le relazioni principali fra le varie grandezze di divinità, natura, istinti e pensiero sono regolate principalmente da un linguaggio genuino dove i rapporti fondamentali tra le principali rappresentazioni si rapportano fra di loro in modo da equivalersi le une e le altre pur avendo diversi sistemi di misura che si esprimono dalla dicitura evangelica "Il giudizio con cui giudicate sarà dato a voi in cambio, così come per la misura con la quale misurate verrete misurati in cambio" e questo in sostanza significa che i fenomeni rilevanti sia della fede, che della natura, che dell'umanità non vanno analizzati con riferimento ad un solo periodo di tempo e di spazio, ma vanno visti in base a delle variabili di beni e servizi ricevuti ed offerti e resi alla comunità in cui si vive intesa come se fosse il mondo intero. Ognuno di noi, in tale sistema proposto, viene caratterizzato mediante una funzione indice di utilità e tramite certe qualità e quantità di risorse possedute al principio del periodo in cui viene osservato ed analizzato: dalla gestione, dal consumo e dalla sostenibilità di queste risorse dipende sia il giudizio che la misura con cui si deve distribuire sia la ricchezza esteriore che quella interiore data dall'istruzione. Le quantità e le qualità dei beni sia morali che materiali posseduti fa scaturire una domanda che è una richiesta di impiego della propria forza lavoro sia manuale che intellettiva ed anche della propria forza morale di accredito sociale e questo prevede il pagamento di un prezzo, di un sacrificio, di una rinuncia, ed un impegno che dovrebbe essere costante, ma che può essere anche circostanziato da alcuni avvenimenti avversi che si possono verificare durante il percorso. Per esempio nell'attuale situazione della Regione Emilia-Romagna o delle Marche che si trovano in allerta rossa a causa degli attuali diluvi che provocano alluvioni, allagamenti e danni indicibili alle infrastrutture può accadere che cambino i parametri di alcuni progetti e che dove prima un termine n positivo poteva rappresentare un buon investimento ed una giusta perdita di tempo per mantenerlo attivo e regolare nel corso del tempo e per lo spazio che gli era stato assegnato, ora invece in questo frangente tale valore non risulta più sostenibile in quanto è stato disastrato, è stato distrutto o peggio ancora cancellato per cui se si era partiti da un valore di 1000 in supposizione ora il valore preventivato è calato a 10 e cioè di un - 10% in meno e perciò devo cercare di assicurarmi di avere un fondo a disposizione per non ritrovarmi ad essere fallimentare e questo significa essere stati previdenti fin dall'inizio. Allora (sempre in supposizione) insieme alla dottoressa Tafaro Tiziana prevedo che fra 10 e 1000 io possa considerare un valore di 100 in meno + 1 riguardo le scorte da tenere in fondo capitale e quindi in realtà io Mi ritroverei con 900 euro + 1 dove io accumulo quel + 1 ogni mese e quindi sono 12 elementi che metto in un portafoglio, mentre poi gli altri vanno in conto spese per un valore di 12 + 10 + 1 = 23 e quindi mancherebbe 1 punto percentuale per raggiungere il pieno PIL di 24 e cioè il doppio di 12 che aggiungo a 10 per ogni mese e quindi sono 11 + 12 + 13 + 14 + 15 + 16 + 17 + 18 + 19 + 20 + 21 + 22 e questo significa che mancano 2 punti percentuali a raggiungere il doppio di 12 e quindi la sommatoria è di = 198 euro e perciò io Mi dovrei ritrovare con un fondo minimo di 198 + 10 = 208 euro x 12 mesi = 3.120 e quindi il mio fondo supera i 1000 euro di 2.120 che però bisogna verificare se Mi bastano a coprire le spese dovute all'alluvione nei suoi danni e per questo faccio 2.120/900 = 2,35% di interessi che vengono tolti subito dai 2.120 = 49,82 e quindi per arrotondamento 50 euro + 198 = 248 che se moltiplicato x 10 per effetto del log base 10 = 2480 Mi dà un differenziale in perdita rispetto ai 2.120 = 360 paro, paro i giorni di bilancio solare e perciò perderei 1 euro al giorno + i 50 = 410 euro totali e cioè pressochè la metà di 900 con un risparmio di 40 euro e cioè come PROVA DEL 9 cara Tafaro Tiziana quei famosi 10 euro al giorno di 1 mese solare (composto di 30 gg) + altri 10 giorni di ratifica dei costi e di dilazione dunque dei medesimi (ero partita dal valore 10 del diagramma cartesiano) x 10 del valore costituzionale di eliminare gli ostacoli delle diversità perché mentre Alessandro Ramberti è bravo a fare poesie, Dehò è bravo a contemplare e altri non si sa, qui c'è un altro tipo di valore che è quello gestionale, che è quello ponderale cioè di sapere ponderare e cioè sapere esaminare più attentamente i termini e gli elementi a nostra disposizione se no ci si ritrova senza più una ragione ed una ragionevolezza nel meditare in quanto se penso HO una casa, ma poi l'inondazione me la sommerge, HO dei mobili, ma poi il fango me li rovina, HO una famiglia, ma poi l'alluvione me li distrugge allora cosa mi rimane di tutto ciò che avevo costruito? Cosa, cosa mi rimane della contemplazione che tanto dite che può farmi bene? NULLA rimane se non conosciamo il valore numero uno DIVIDERE LE RISORSE IN MANIERA PROPORZIONALE ALLE FORZE DI PENSIERO, LAVORO E CORAGGIO.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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