PROPOSTA IN BOZZA - Ad Alessandro Dehò al Vescovo Delpini, a frate Gabriele Trivellin - LA SOLUZIONE DELLA VEGGENZA - Che cosa cercano i pellegrini a Medjugorje? Che cosa si aspettano di trovare nel culto di Maria Vergine e madre di Cristo che si celebra in quel luogo? I viandanti verso luoghi definiti sacri e di profonda devozione cercano delle soluzioni alle loro preoccupazioni, ansie, sofferenze e problematiche e questo fatto parte dalla convinzione che se faranno il sacrifico di recarsi nei luoghi dove appare Maria, essi possano ricevere una grazia oppure possano trovare una risposta ai loro interrogativi. Eppure persino Gesù nel Vangelo di Matteo al capitolo 24 avverte sui falsi profeti, ma dice anche quale sia la veggenza più importante (versetto 15) "Quando, dunque, vedrete stare in un luogo santo l'abominio della profonda desolazione di cui parla il profeta Daniele - chi legge intenda! -, allora quelli che stanno in Giudea fuggano sui monti, chi è sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, chi si trova in campagna non torni indietro a prendere il mantello. Guai alle gestanti e a quelle che allattano in quei giorni. Pregate che la vostra fuga non avvenga né d'inverno e né di sabato. Infatti, vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai c'è stata all'origine del mondo fino ad ora, né mai vi sarà. Se non fossero stati abbreviati quei giorni, nessun uomo si salverebbe. Tuttavia, a causa degli eletti, saranno abbreviati quei giorni. Allora se uno vi dirà: " Ecco il Cristo è qui", oppure "E' là", NON ci credete. Sorgeranno, infatti falsi messia e falsi profeti, che faranno grandi miracoli e prodigi, tanto da indurre in errore grave, se possibile anche gli eletti. Ecco ve l'ho predetto. Se vi diranno:"Ecco è nel deserto!" NON ci andate; oppure "Ecco è nell'interno della casa!" NON ci credete; poiché come la folgore esce dall'Oriente e brilla in Occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Dove sta il cadavere, là si raccolgono gli avvoltoi" Lo vediamo tutti i giorni alla TV caro Paolo Brosio e caro Monsignor Mario Toso Vescovo di Faenza- Modigliana quale sia il problema principale generale: il disimpegno, l'irresponsabilità, la rassegnazione alle cose che non funzionano e soprattutto la stanchezza di doversi sempre spremere ed arrangiare a livello di risorse sia materiali che morali  per superare le disgrazie come l'attuale situazione a Faenza, nelle Marche, e nella Toscana dei comuni colpiti dalle alluvioni, come nelle questioni della guerra dove Margelletti in Tv fa vedere come si possa tramutare tranquillamente un cellulare o un walkie-talkie in mini bombe che feriscono, accecano e creano il panico. Lo vediamo tutti i giorni davanti ai nostri occhi che la veggenza più accreditata è quella dell'impegno civico, quella di considerare il rischio alimentare, sia a livello quantitativo e sia a livello qualitativo che può essere responsabile di molte malattie croniche per cui molti pellegrini vanno a chiedere il miracolo della guarigione pensando che questo significhi un atteggiamento pigro e comunque il mantenimento dell'opulenza che il più delle volte (il dottor Morolli Luca lo sa di sicuro) significa sovrappeso che il più delle volte si accompagna ad ipertensione e ad una alterazione del metabolismo lipidico (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia) e a diabete. Il tutto condiziona insieme all'abuso di alcol e di fumo un più elevato e precoce rischio di malattie su base arterosclerotica, con complicanze soprattutto cardiache e cerebrali. Dunque i falsi profeti dicono che tutto dipende da una Madonna che intercede per noi e non dicono la verità che la vera guarigione DIPENDE ANCHE DA NOI perché c'è uno strettissimo rapporto causa-effetto tra fattori di rischio sia a livello delle questioni ambientali, sia a livello di quelle inerenti i conflitti e sia a livello di quelli inerenti l'insorgenza di malattie e tutto questo DIPENDE ANCHE DA NOI. Per esempio caro sindaco Saghedolvad Jamil cosa si fa per l'allontanamento e lo smaltimento dei rifiuti liquidi per: le acque bianche, che comprendono le acque piovane, quelle di lavaggio delle strade e quelle degli scarichi industriali? Che ne pensa la signora Priolo di questo fatto? Che si fa per i liquami di fogna o acque nere, comprendenti feci, urine e rifiuti domestici? Per smaltimento si intende trasformazione delle sostanze imputrescibili, che non costituiscano un rischio infettivo per la salute umana e quindi esiste una precisa procedura e ci si domanda sinceramente se questa venga o meno rispettata. 1) liberare i liquami da materiali grossolani e soprattutto dalle sostanze SEDIMENTALI che bloccano le fognature e quindi impediscono ad esse di ricevere acqua piovana quando viene così forte e poi segue la DEPURAZIONE vera e propria che prevede una ulteriore distribuzione di smaltimento dove alcuni tipi di liquami vengono raccolti prima come nei casi di condomini in vasche biologiche e poi vengono smaltiti nella rete di depurazione se no in questa rete se ne trovano troppi che poi intasano le tubature e poi alle casalinghe si consiglia fortemente di usare detersivo liquido per lavare gli indumenti e non quello in polvere che si cristallizza più facilmente ed inoltre di lavare a più basse temperature, inoltre alle industri produttrici di detersivi si consiglia di non usare troppi anionici che producono effetti maggiori di cristallizzazione e quindi di blocchi alle tubazioni idrauliche. Insomma è inutile dare la colpa al governo che non funziona, al comune o ai sindaci che non funzionano o ad una amministrazione approssimativa quando dobbiamo fare qualcosa anche noi con la nostra collaborazione e quando dobbiamo imparare ad usare meglio i prodotti per la pulizia come nel WC quando lo si pulisce di non usare pastiglie o detersivi in polvere e di usare anticalcari possibilmente delicati aggiungendoli magari ad acqua calda in modo tale che aumentino la loro azione, insomma piccoli accorgimenti che servono ad evitare che dalle fognature escano liquami schifosi, atteggiamenti di attenzione di tutti i cittadini, che non solo costruiscono validi argini per contenere le esondazioni, non solo puliscono le case dal fango, ma fin da alcuni approcci all'igiene si attivano caro sindaco Saghedolvad Jamil e questa è senz'altro la migliore politica prevista anche dalla nostra costituzione: la partecipazione piena dei cittadini alla democrazia che significa comprendere che con dei piccoli gesti ed attenzioni possiamo beneficiare tutti di migliori mezzi, risorse ed avere anche meno sprechi per tutelare noi stessi e l'ambiente e per conservare la vita nel suo migliore atto: la volontà di costruire la pace. 


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