LABORATORIO EMOZIONALE - GIUSTIZIA - Cosa conta di più della Giustizia? Chiediamolo a Marta Cartabia oppure a Bonetti Paola. Quello che conta nella Giustizia è l'elocutio e cioè la scelta delle parole per cui caro Alessandro Dehò quello che tu chiami silenzio in realtà è una ASSENZA o meglio dire OMISSIS che nel diritto si può tramutare in assenso solo se esiste la giusta e corretta dispositio (e cioè la scelta dell'ordine in cui si propongono le cose da dire o da fare), ma queste cose sono precedute da una importantissima retorica che viene definita inventio (e cioè una buona selezione di cose da dire e da fare) e tutto questo va organizzato adeguatamente attraverso le seguenti proposte a Paolo Manzelli avvocato: CONCATENAZIONE DI PREMESSE E CONSEGUENZE che danno luogo alla scrittura argomentativa che serve a persuadere e convincere di una tesi piuttosto che un altra - PROPRIETA' GENRALI E SEMEIOTICHE che servono a riformulare e destreggiare a priori un testo giuridico per trasmettere lo stesso senso sia al ricettore che all'osservatore dei fatti di comunicazione per frammenti di tempo o di spazi riempiti di voci o tracce che servono a trovare un senso che i testi normativi debbono raggiungere sia per dire che per fare. ESCURSIONI INTORNO AI VALORI - Per principi fondamentali, diritti e doveri dei cittadini, ordinamento generale della Repubblica, disposizioni di teorie e tecniche giuridiche per il controllo governativo e politico, disposizioni finali e conclusioni per raggiungimento di validi obiettivi. DATI AGGIORNATI - rinuncia di verba iuris, ai tecnicismi del linguaggio giuridico ed amministrativo per una nettezza perentoria delle affermazioni e per la trasparenza nella distinzione fra giurisdizione e giurisdizionale, promulgare e promulgazione, indire, legittimità, comma, indulto, ratificare, avocare, competere, appartenere, demandare, demanio, dicastero, erariale, equipollente, gravante e gravame, lacuna, revoca, sancire, indennità, pubblicazione. DISTACCO TEMPORALE - Attraverso il chiarimento che schiva sintassi complicate ed aulicismi per ritrovare la lingua umana per voci di popolo sovrano in modo che sia il popolo che dia il vero senso alle leggi e che nell'applicarle sia una persona che diviene come una intera Nazione l'Uno che diviene 100.000.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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