PROPOSTA EDITORIALE IN BOZZA al giornale Avvenire rappresentato da Franco Arminio e Guidalberto Bormolini su suggerimento di Alessandro Ramberti e (si spera) con la partecipazione di Marco Zamparetti - IL NUOVO NICHILISMO ADOLESCENZIALE - Il termine nichilismo deriva dal latino nihil cioè nulla e viene utilizzato per designare in genere quelle dottrine che si facevano negatrici non solo di un determinato sistema di valori, ma anche, più radicalmente, della stessa esistenza di una realtà oggettiva. Il pensiero attuale però dopo il caso della strage che i è consumata a Paderno Dugnano sembra essere intriso della questione nichilista, anche fuori dall'ambito strettamente filosofico e perciò si delinea in tale senso la possibilità di perorare la causa di Junger di assumere un atteggiamento diagnostico nei confronti del nichilismo che indichi  più chiaramente una via nel suo oltrepassamento se no si potrebbe verificare un forte conflitto nelle generazioni giovanili ed adolescenziali una probabilità che ci sia un antagonismo tra Io ed Io mondo come ha affermato Riccardo stesso dicendo durante l'interrogatorio di sentirsi estraneo dal mondo ed è in ciò che si vede un'ansia, una angoscia che mette a dura prova il per sé in sé che vanifica il senso dell'agire umano e quindi il problema del nichilismo si insinuerebbe anche nella cultura teologica, come nel caso del progetto del pastore protestante Bonhoffer, di liberare la fede da quegli elementi a suo tempo denunciati da Nietzsche come propri del cristianesimo e del Dio metafisici. Si tratta di una teologia radicale della morte di Dio, che si è espressa in forme variegate nell'intento di schiudere alla prospettiva di una religiosità totalmente secolarizzata. Ma dopo la vincita della destra in Germania che strizza l'occhio all'imperialismo energetico di Putin per riuscire a strappare un buon prezzo rispetto le forniture di gas e del riscaldamento, si pone il dubbio su un fattore teologico che stia ancor di più all'ombra del nichilismo così come avrebbe voluto, per altro, il filosofo tedesco Weischedel che voleva superare le forche caudine di una problematicità radicale per giungere ad una nuova avanguardia di moderno espressionismo. Sembra ripetersi al giorno d'oggi, dopo delitti senza un evidente valido movente, l'eterna polemica che si generò fra Jacobi contro Fichte in un confronto che si risolve solo in accusa alla filosofia trascendente di Kant, di dissolvere il mondo in apparenza, di destituirlo della sua consistenza primordiale per trovarne una magari più aggiornata e motivante che superi certe banalità e monotonie. Si tratta di una accusa ancora viva nella cultura specie a livello della logica che vive nella negazione del reale e si  confronta con un nulla che distingue il mondo dei fenomeni definiti come pura apparenza, ed un mondo invisibile della volontà, ed un mondo del noluntas ossia di una volontà che anela al nulla come ascesi. Bisognerebbe studiare un modo unico di essere nella sua proprietà di umanità e di storia considerandoli anche come astrazioni che gravano come spettri sul soggetto individuale concreto ed allora si potrebbe apprendere meglio la lezione metafisica che sa comprendere meglio una dimensione quasi inedita di una possibile redenzione logica in cui il mondo abbia un senso laddove si riesca ad avere un ordine che superi la follia della sofferenza inutile (come quella dei bambini) e che faccia in modo che non si giunga mai all'indifferenza morale ed alla negazione di Dio. Per altro, verso la sofferenza stessa, nel suo carattere gratuito si pone la considerazione di Turgenev dove il nichilista è rappresentato come un eroe, che sa essere polemico nei confronti dell'avito immobilismo russo, ma in realtà negatore sperato di una sola funzione di un ordine diverso della fede nella scienza e nella verità, che può sorgere esclusivamente dalla abolizione dell'esistente per trovare un più variegato panorama dove la Parola (compresa quella della rivista "Russkoe svlovo e cioè appunto "La parola russa") di comportamento e di soluzioni per fare giungere le nuove generazioni all'emancipazione attraverso una sorta di atteggiamento pragmatico che sia promulgatore di un materialismo di stampo scientifico che sappia risaltare il calcolo e soprattutto l'utile per conservare le risorse e la vita sul pianeta in modo tale che non divenga nulla e possa giungere all'impulso spudorato di una continua afflizione risentita che deriva dalla perdfita del definito che scalza fra l'altro l'affinamento della coscienza critica alla trasformazione speranzosa facendola invece rimanere nell'amaro riconoscimento dell'assenza di ogni verità e del tramonto di Dio. Attuare un nichilismo attivo? Poteebbe essere la tragedia della trasvalutazione di tutti i valori come avvenne nel fenomeno della decadenza di Nietzsche e quindi si rischierebbe di perdere quella parte di educazione del nichilismo genealogico che serve a smascherare i falsi  valori del socialismo idealistico e della distruzione dell'uomo con il superuomo. Tutto questo lavorone si basa caro Zamparetti Marco per la bibliografia che tu stesso pupi controllare sulla Psicologia delle visioni del mondo dove dice che la sostanza dell'essere può perdersi definitivamente nell'Erlebnis e cioè in una esoperienza puntuale sensitivamente vissuta mz lontano dalla realtà e quindi distante da certi sani insegnamenti laddove come Heidegger il nichilismo e la filosofia si identificano in un processo della volontà di potenza di cui dobbiamo stare attenti perché conducono all'oblio dell'essere e quindi è meglio verificare continuamente quel sé per sé che porta a dover superare prove di potenza che divengono distruttrici e diaboliche al punto tale da arrivare ad uno spietato odio persino contro i propri famigliari e le proprie origini nelle quali non ci si riconosce. Evitiamo questo tipo di cultura, non arrendiamoci mai alla lotta contro la superpotenza umana come un Dio che può decidere delle sorti umane se no si arriva ad un nuovo olocausto e poi tutte le lotte per la resistenza e la liberà saranno state vane ed il sangue versato dai patrioti sarà stato versato inutilmente per ricordarci che la vita è un valore preziosissimo che non può valere nulla, ma vale quanto l'amore che uno sa esprimere nella sua custodia. 

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