IL DISADATTAMENTO CULTURALE. I giovani di nuova generazione hanno un linguaggio verbale e condotte caratterizzate da profonde contraddittorietà, che in quanto tali pongono i destinatari in situazioni di grave incertezza o di dilemmi interiori enormi. Si determinano così condizioni di doppio legame per il fatto che all'interno di relazioni esistenzialmente molto rilevanti (come quella fra genitori e figli, marito e moglie, oppure anche relazioni di coppia) avviene che uno dei protagonisti emetta dei messaggi incongrui che destabilizzano nel senso che non si può mai del tutto credere nella buona fede di quello che ci si propone come rappresentazione; i destinatari poi di tali messaggi non possono uscire dagli schemi stabiliti, né ignorandoli e nemmeno commentandoli per evidenziare la loro assurdità. Nella terapia famigliare il concetto di doppio legame viene utilizzato per spiegare relazioni interpersonali più che altro patologiche consolidate come abitudini di vita che conducono a lungo andare ad un malessere interiore che imprigiona e rende schiavi di una situazione schizofrenica come quella di Pederaro Dugnago. All'interno del progresso dovuto all'era digitale e social si pone a noi caro Zamparetti Marco una possibile nuova interpretazione dell'evoluzione dell'essenza umana che ha un divenire più realistico libero da dogmi dialettici e che porta alla contrapposizione fra i rapporti qualitativi e l'autocomprensione che lo spirito, in quanto manifestazione nel tempo e nello spazio può avere di sé. Come ci suggerisce Gesù stesso non si può strappare un pezzo da un vestito nuovo per metterlo in uno vecchio, altrimenti il nuovo si strappa e non riesce ad adattarsi al vecchio, perciò anche riguardo alle relazioni delle nuove generazioni non si può sradicare un albero antico dal suo ambiente abitudinario altrimenti si giunge alla rovina sia dell'albero che dell'ambiente, ma questo molti giovani non lo comprendono e nemmeno l'accettano perché vogliono cambiare le cose secondo i loro ideali e le loro prospettive e spesso, non sanno avere pazienza, costanza e resistenza necessarie a superare gli ostacoli o i disagi che possono incontrare lungo il cammino e quindi per tale motivo, lasciano perdere o peggio si fanno fagocitare dalla situazione negativa che li divora dentro ad un baratro che prima o poi li distruggerà fino al punto di farli giungere alla delirante idea di mettere in atto un eccidio che, secondo loro, ha lo scopo di ottenere in poco tempo risultati rispetto alla loro credenza di poter raggiungere un ragguardevole traguardo che li fa sentire eroici. La soluzione che viene trovata ai problemi di incomprensioni e fraintendimenti che si creano è quella del metodo idiografico (vale a dire volto alla conoscenza di ciò che è singolare ed individuale, invece che generale o tipico) e nel concetto di sviluppo adulto che comprende degli eventi significativi per il verso di sentirsi considerati in maniera irripetibile, quando invece non si tratta altro che di processi temporali continui indirizzati verso qualche meta. Gesù si manifesta come una spaccatura fra passato e presente che deve condurre al futuro che sa vedere in Lui una manifestazione dell'Assoluto dove le scienze della natura, con il loro intervento, spiegano e scoprono tra gli eventi relazioni causali formulabili secondo leggi universali e necessarie, mentre le scienze dello spirito colgono il significato irripetibile di ogni evento nonostante la psicologia analitica di ogni evento. Pare che verità e valori epocali vengano messi in discussione da una sociologia più comprendente dove viene superato lo strumentalismo per rinunciare a stabilire gerarchie a priori per stabilire, invece, programmi mirati alla ricerca legittimi, in quanto giustificati, di volta in volta da progressive ascese di libertà delle nuove generazioni. Questa è la scelta che si pone oggi più che mai: fino a che punto bisogna interagire raccontando la realtà. 

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