Ad Alessandro Dehò - IL SILENZIATORE. Il rumore più assordante è quello delle voci interiori che turbano e scombussolano la mia anima e che portano scompiglio e senso di nullità nella mia esistenza perché sono schietta e questo mi penalizza per il fatto che una vocina mi dice "Le persone troppo cortesi hanno un approccio più diffidente verso se stesse ed i propri impulsi perché percepiscono per input educativo di carattere restrittivo ed autocensurante che gran parte di ciò che sentono e desiderano non è particolarmente apprezzabile e perciò rimangono nel nascondimento eremitico, per restare in contatto con i loro desideri più oscuri, notando l'impulso fugace di ferire o umiliare determinate persone che a loro paiono enormemente antipatiche e superbe. Infatti, vorrei tanto che la vocina riuscisse ad andare da una signora che avendo una radicata convinzione presunta di superiorità che si traduce in atteggiamenti orgogliosi di disprezzo e di vanagloria, ha voluto comprare un servizio fotografico per il suo matrimonio del valore di 3.000 euro asserendo che il fotografo non si fosse comportato in maniera professionale e che gli avesse dato solo 50 foto, dei video trailer brevi e alcune pose effettuate con l'ausilio di un drone, ma la signora in oggetto, insieme al suo sposo, manca di senso critico perché basta fare 3.000 euro/50 foto = 60 euro a foto da cui poi bisogna togliere l'IVA (anche in un servizio fotografico si paga l'IVA) del 22% = 13,20 x 50 = 660 euro che quindi vanno appunto tolti dai 3.000 euro = 2.340 e poi si deve considerare il costo del video  che se è di altri 60 x 20 trailer minimi = 1.200 euro x 22% = 264 che si devono aggiungere questa volta per il costo della manutenzione in generale = 1.464 euro che lei avrebbe dovuto pagare come acconto rimanendole da pagare rispetto ai 3.000 = 1.536 euro, ma nel frattempo cara sposina, il fotografo si è già pagato di tasca sua l'IVA di bensì 264 + 660 euro = 864 euro e cioè rispetto all'acconto versato al fotografo rimangono in conto spese 1.464 = 600 euro in più che il gestore del negozio dovrebbe mettere da parte per l'attrezzatura, le spese di trasporto e quant'altro per una copertura a servizio fotografico del valore di 1.536 + 600 = 2.136 e questo significa che in effetti in tasca rimangono 3000 - 2.136 = 864/3 aiutanti = 288 ad aiutante per la giornata e quindi questo significherebbe che il fotografo dovrebbe realizzare per lo meno di budget al mese 3000/288 = il 10% del fatturato medio di Pecco Bagnaia di 5.000 euro e cioè 500 euro x 4 = 2.000 euro x 4 settimane = 8.000 euro minimi x 12 mesi = 96.000 euro all'anno di fatturato per riuscire a mantenere i collaboratori e ciò significherebbe che ciascun collaboratore dovrebbe avere un reddito annuo di 24.000 euro, ma se Paolo Manzelli dei sindacati prende accordi con il governo per un taglio fiscale del famosissimo 3% = 720 euro al mese x 12 mesi = 8.640 x 4 collaboratori = 34.560 di tassazione sui 96.000 e cioè un 2,77% che si arrotonda appunto al 3% PROVA DEL 9 e quindi si giunge ad una tassazione di 2.880 x 10 = 28.800 che rispetto ai 34.560 = 31.680 di tassazione scontata e questo significa recupero creditizio per il lavoro. Bisogna comprendere chi lavora in proprio e deve gestire, non aggredire o arrabbiarsi senza prima capire che per il bene del Paese ed in rapporto qualità prezzo si deve cedere un poco alla considerazione di accontentarsi se no poi ci si ritrova senza mezzi con cui sfamarsi." CIAO. 

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