VIRGINALE PUREZZA. Madre mia, insegnami ad accettare il senso di vuoto, di abbandono, del nulla del non-essere che provoca mancanza e senso di inadeguatezza, ma che conduce all'Uno stesso in noi stessi. L'essere proprio delle cose proviene dal nulla e porta a intravedere la perfezione. Stammi accanto in questo arduo cammino che determina l'essere che nel suo stadio iniziale è del tutto vuoto e privo di intraprendenza in modo che poi sia io a riempire il mio vuoto con le categorie che seguiranno dalla rinominazione del vuoto in SPAZIO. Madre mia, tu lo sai per raggiungere la Pace vera, bisogna fare spazio per l'ascolto, per la consapevolezza dei nostri limiti e debolezze, per la comprensione, la tolleranza e la sopportazione; bisogna saper accogliere anche il dolore, la sconfitta, la frustrazione, la sofferenza e l'umiliazione: fra le mani fiori recisi di ferite e lavoro sfruttato, negli occhi gli sguardi di pietà, misericordia e perdono del peccato. Madre, mia fammi restare in silenzio seppur nell'angoscia e nella depressione e fammi recepire che c'è un oltre al non c'è nulla deludente di qualche mia insensata ed irragionevole aspettativa. Spesso le mie incostanti e conflittuali proposizioni e le promesse sono ingannevoli e prive di senso o di alcunché che possa avere seguito. Spesso sono fallimentare e faccio fatica a raggiungere validi obiettivi perché voglio avere un successo immediato, un riscontro finalistico concreto e visibile. Perciò, Madre mia, fa in modo che impari la disciplina di lavorare su me stessa rimuovendo da me determinate negative rappresentazioni di pulsioni il cui soddisfacimento mi porterebbe alla rovina. Intreccia la mia vita alla Tua, gentile, onesta e santa Madre in modo tale che apprenda il senso profondo della mia esistenza e del dono che rappresenta nel mondo e per la Pace. Le mani giunte nell'implorazione, la mente tesa nella concentrazione di questa lavagna nera dove scrivere la traccia ed il destino per la vita infinita. La mente tesa a sconfiggere rappresentazioni fantasmatiche di idee, ricordi o false ed illusorie immagini sognanti di cui la favola volge al dramma della spada che fa perire l'anima e la usurpa alla sua bellezza. Madre tienimi per mano, nella tua istanza e nell'istituzione del Tuo nucleo dove io divengo un Uno e non più secondaria, dove io divengo originale e rinasco originaria. Lacrime sparse nell'intorno, fra le miserie dell'immaturità e dell'egoismo, lacrime sparse fra i pensieri ed i desideri che disperdono e mai vincono. Madre, piuttosto che resti pure mortificata ed umiliata, ma che viva nel tuo grembo come una Parola che sa costruire, come un Verbo che sa indirizzare e come un sole che sa illuminare e scaldare il cuore. Madre, fammi strumento accordato all'armonia del Creatore per modo tale che il suono si espanda dal tuo cuore e non dal mio, per modo tale che trasformi il deserto in amore, il livore e la violenza in tesoro di Pace da custodire. La terra chiama ed invoca la Pace dalle sue zolle insanguinate e dai sepolcri affliggenti e noi piangenti rimaniamo fra il tuo silenzio nella supplica. Non c'è tregua mai, nei miei giorni e le dita si afflosciano stanche sulla cannocchia a cercare un sollievo ed un ristoro, ma qui non c'è tregua fra le armi ed i cannoni, i missili e le distruzioni, fra la fame, la carestia e le malattie, fra le brutture che non risparmiano neppure innocenti. Non c'è tregua, Madre mia e noi siamo oppressi dalle grida dell'odio fratricida, fra le fiamme della disintegrazione delle buone intenzioni. Madre mia che io divenga silenzio in questo giorno da dedicare a te nel cenato fiore dai petali avvizziti e dalle corolle ripiegate dall'amaro calice della morte e del peccato. Solo tu Madre impetri la Salvezza ed il tuo fervore ci apre il varco a pregustare la Gloria fra le stelle e a poter danzare alla sorgente dell'amore. Madre mia cosa posso fare per la Pace? Ecco rimarrò fra le tue braccia, a farmi cullare fra i tuoi sguardi, a farmi cantare nel tuo seno e a farmi amare nonostante i miei errori, le mie cadute, le mie debolezze, le mie intemperanze. Ecco rimarrò, non me ne andrò nonostante faccia male vedermi di fronte allo specchio della verità, nonostante sia dura superare l'ostacolo, l'inibizione, la paura, la freddezza. Ecco rimarrò, non me ne andrò dal Tuo incondizionato amore, dal tuo sguardo, dal tuo sorriso; rimarrò non me ne andrò anche se racconta i miei peccati e le mie molte mancanze ed anche se provoca vergogna o scalpore. Rimarrò, non me ne andrò e fiduciosa attenderò la Tua santa Grazia. Madre mia che cosa posso fare per la Pace? Accoglierti in me, sentirti accanto a me in ogni momento e divenire come il tuo grembo pieno d'amore, pieno di dolcezza, di gentilezza, di soavità. Ecco Madre mia che sia tu la risposta e non la mia. Grazie. Alla Madonna che ci dia il coraggio di affrontare la verità ed il vuoto in cui mettere la realistica personalità amorosa. Buon ferragosto.
IL TALENTO DI AMARE. Io non conosco ancora molto bene l'amore ed è per questo che a volte non riesco a distinguerlo in mezzo alla gente che incontro lungo la via. L'amore chiede conto a ciascuno dei doni che egli affida, attraverso intuizioni convincenti o meglio postulazioni assunte come principi di dimostrazione o ancora testimonianze degne di fiducia. L'amore è una rivelazione di qualificazione che viene scritta nel mondo e nella storia, ma io non ho nessuna qualifica per poterlo dimostrare perchè sono una semplice viandante continuamente in cammino. Io però mi sono lasciata trasportare da una parola chiave che è la parola talento che era una unità di misura che riguarda la Chiesa in cui la manifestazione della Fede è una norma di credibilità del valore che non è proprio ma è di una funzione di una totalità che si esprimono nell'adesione a Dio con specifico riferimento del Cristo fatto uomo nell'accezione di proposizioni o dogmi o istanze che li definiscono. L...
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