PROPOSTA IN BOZZA ad Elena Giovanna Bignami e a Tiziano Corradori ed il dottor Garulli di composti curarici (gruppo alcaloidi , caratterizzati di basi ammoniche quaternarie e dall'attività specifica dell'anestesia chirurgica del rilassamento muscolare di interventi sull'addome). All'interno di interventi su erniazioni intestinali invaginate come quella probabile del suocero di una bancaria si vuole ottenere dalla proposta in campo operatorio l'abolizione di movimenti respiratori e l'espansione impropria che potrebbe dare origine (specie in pazienti particolarmente obesi) al rischio di fratture costali particolarmente in interventi toracici. Sono usati anche nel trattamento dello spasmo muscolare ed oggi ci si pone la domanda caro Piovaccari e Semprini se potrebbero essere usati anche in cardiochirurgia specie nel condizionamento sulle cellule del miocardio che si eccitano per ripercussione delle cellule vicine dei nodi di cui le prime ad eccitarsi sono quelle del nodo senoatriale di Keith e Falck situato nella parete destra dell'atrio destro; e centro normale di impulsi cardiaci. Di qui la supposizione che l'eccitazione si propaghi attraverso gli atri che si contraggono al nodo atrioventricolare con un valore di + 1 per ogni contrazione. Successivamente l'eccitamento passa al sistema di His con valore di + 3 in tachicardie parossistiche che possono generare infarti e da qui alle fibre del Purkinje e a tutte le fibre del miocardio ventricolare con valore di + 6 che è scoordinata. In pratica basandoci su 50 battiti al minuto dobbiamo calcolare 45 battiti dopo l'inibizione esercitata dall'ipertono vagale perché in tali casi di aritmie di origine extracardiaca del nodo del seno si manifesta anche una accelerazione in inspirazione che porta il paziente specie se anziano e con precedenti infarti ad avere un ritmo proprio idioventricolare. Ma le aritmie più insidiose sono quelle di origine intracardiaca legate ad anomalie degli stimoli specie nella distribuzione dello stimolo stesso. L'importante quindi per l'anestesista in campo operatorio specie su interventi a cuore aperto ed oggi in proposta a Garulli e a Noceroni su interventi addominali di erniazioni intestinali specie quando vi sia fuoriuscita di visceri sarebbe necessario calcolare il flutter atriale, per evitare fibrillazioni ventricolari e la tachicardia parossistica particolarmente dopo interventi lunghi. La fluttuazione caro Noceroni (bisognerebbe comunicarla anche agli infermieri di sala operatoria come Lanzillotti) è caratterizzata da contrazioni ritmiche ma ssai frequenti degli atri, i cui battiti superiori a 200 al minuto, sono del tutto indipendenti dalle contrazioni dei ventricoli che pulsano con una frequenza più lenta (ogni 2-4 battiti mentre io proponevo di giungere a 6 battiti di massimale con l'uso dei farmaci curarici per evitare l'uso di defibrillatore anche se si arriva al limite del rischio della resistenza muscolare cardiaca) e ciò in virtù di un meccanismo di protezione che impedirebbe il passaggio di stimoli contrattili atriali alle pareti ventricolari specie in pazienti anziani (età proposta dai 75 anni in su). Ma siamo sempre lì che i farmaci curarici costano di più per punteggio di rischio del massimale di 10 e perciò chi li usa deve aumentare l'assicurazione contro danni a terzi di 1/3 in più perché il flutter atriale è asintomatico e si differenzia dalla fibrillazione atriale che consiste in contrazioni superficiali, aritmiche, incoordinate e frequentissime della muscolatura atriale caratteristica di vizi valvolari che può essere secondaria ad alterazioni sclerotiche ed infiammatorie del miocardio. Per questa proposta però "NOI" caro Corradori Tiziano ci svendiamo al prezzo di 20 euro della ricerca che puntiamo sui 200 battiti e quindi x 200 = 4.000 euro di investimento iniziale che poi si traduce per Elisa la banchiera in 1/3 in più e cioè = 1.300 euro del supporter infermieristico di sala nell'impianto di rinforzo di angioplastica coronarica e quindi su 5.300 euro x almeno 10 anestesisti = 53.000 euro di cui per il Magistrato in proposta il 75% della casistica dovrebbe essere impiegata caro Paolo Manzelli per assicurazione obbligatoria per danni a terzi specie negli interventi a cuore aperto e in quelli sull'addome e polmonari per un valore supposto di 39.750 in più e quindi 92.750 con un differenziale sul massimale di scarto a 100.000 euro di = 7.250 euro/10 anestesisti sono 725 euro a testa più l'iscrizione all'albo dovuta del 27% proposto dalla bancaria gentilissima che Mi ha servito oggi = 195,75 facciamo 200 euro PROVONA DEL 9 con un differenziale di costo di 4,25 che ci rimettiamo tutti durante gli investimenti bancari perché la vita è un bene prezioso, perché la conservazione della cultura scientifica è un bene per tutti e soprattutto perché il cuore è sempre stato indicato come il centro dell'amore un sentimento che mai muore e che deve essere tutelato per chi rende cara l'esistenza dandole il giusto valore: eterna. Questa è la proposta. 

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