A Stefano Geuna, a Brancaleoni in BOZZA ACCORDI PROCEDURALI ALL'INTERNO DEL LINGUAGGIO PSICHICO-GIURIDICO (in collaborazione con Zamparetti Marco) - Massaro Dominic era uno studioso delle percezioni del linguaggio che mise per primo in dubbione la percezione CATEGORIALE come pilastro empirico degli ascoltatori umani, che (alla pagina 99 del libro "Il mito di neuroni specchio" di Gregory Hickok - Comunicazione e facoltà cognitive - La nuova frontiera) cercava di risolvere il problemone dell'INVARIANZA proponendo invece di trovare configurazioni acustiche regolari associate a fenomeni particolari dovremmo concentrare l'attenzione su unità più grandi come le sillabe. Come una piccola parte di un oggetto potrebbe essere difficile da riconoscere visto separatamente, ma viene identificato senza difficoltà se visto nel contesto di tutto l'oggetto, così anche le piccole parti del segnale acustico sembrano più facili da riconoscere nel contesto di una intera sillaba. Isolata, una piccola unità grande come un fonema può sembrare uno stridio, ma nel suo contesto costituisce una parte del suono perfettamente riconoscibile. Ecco perché Massaro voleva proporre l'accordo come INTERVALLO in quanto indeterminato dal punto di vista tonale e questo lo sapevano i Maestri Mirenzi e Scaioli. Si tratta di una vera e propria disciplina che serve a creare l'ARMONIA. Secondo il sistema tonale, gli accordi si analizzano raggruppando le note che li formano nel minore ambito possibile, cioè gli accordi tonali più semplici sono costituiti da 3 note (triadi) corrispondenti a 2 intervalli di 3° sovrapposti. Nel sistema tonale si chiama accordo PERFETTO maggiore quello che ridotto a 3 note in posizione stretta si presenta formato, a partire dalla nota grave, da un intervallo di 3° maggiore e da uno di 3° minore. Viceversa, se è formato da un intervallo di 3° minore e da uno di 3° maggiore, l'accordo si dice perfetto MINORE. I 2 accordi, differiscono fra di loro solo per la posizione della nota mediana, detta NOTA CARATTERISTICA Perciò si dicono CONSONANTI o DISSONANTI, secondo la teoria tonale, gli accordi contenenti intervalli considerati consonanti o dissonanti (sono consonanti per l'armonia tonale l'8°, la 5°, la 4°, la 3° e la 6° e dissonanti tutti gli altri. Un accordo si chiama arpeggiato o spezzato quando le note non si eseguono simultaneamente, ma in successione o in ordine sparso. C'era però oggi alla santa messa la moglie di un maestro di musica che aveva molto bisogno di comprendere la giusta PROCEDURA rispetto al linguaggio per quanto riguardava quello che essa asseriva essere il suo problema ai legamenti del ginocchio (quali caro Cané?). Se la signora in oggetto avesse avuto problemi ai ligamenti crociati allora bisognava valutare (età più di 70 anni) se c'erano annessi anche sui menischi perché il legamento crociato anteriore si attacca sulla parte mediale della regione intercondiloidea della tibia ed è in parte fuso con l'estremità anteriore del menisco LATERALE e soprattutto si porta in alto, indietro e lateralmente SPIRALIZZANDOSI e questo significa stabilire il giusto INTERVALLO con cui si separa dal menisco femorale anteriore perché questa PROCEDURA era necessaria a decidere se asportare in intervento chirurgico anche il menisco perché seppure la persona sia anziana i suoi menischi seppure in parte si riformano dopo asportazione, purché questa sia stata completa, dal momento che la rigenerazione può avvenire a spese del connettivo vascolarizzato che circonda il loro margine periferico. Infatti, dopo asportazione completa di un menisco e prima della sua ricostruzione, l'articolazione del ginocchio funziona senza segni di instabilità; ma è sottoposta ad esercizio continuato, attivo e violento, come dimostrato da più esperienze cliniche e quindi la cartilagine è soggetta ad alterazione PERMANENTE, che è stata attribuita ad insufficiente o assente lubrificazione delle superfici articolari durante la rigenerazione del menisco. E' necessario quindi che in base al serio compito neuropsichiatrico caro Zamparetti Marco si stabilisca una valida PROCEDURA di approccio ai pazienti se no NON va bene che una persona qualsiasi nemmeno se è un notissimo avvocato del foro intervenga su casi clinici come quello di un parrocchiano che stona durante i canti e che potrebbe avere il cosiddetto difetto numero 3 legato al compito richiesto di sapere identificare o discriminare sillabe prive di significato. Il criterio è stato segnalato alla pagina 104 del libro di cui sopra di Gregory Hickok e viene definito caro Guena un criterio perfettamente logico alla base della scelta del percorso terapeutico che deve prima risolvere la disfunzione primaria e poi quella secondaria e quindi la procedura di una avvocatessa che ha rilevato in lui la stonatura è SCORRETTISSIMA perché per il suo caso (pagina 104) è che usando sillabe semplici senza apparente significato ci si può concentrare sul livello di ELABORAZIONE che si desidera studiare, e che riguarderebbe la PERCEZIONE dei suoni del linguaggio (come gli accordi musicali) escludendo aspetti di livello superiore decisamente FASTIDIOSI come il significato delle parole. Purtroppo però chiedendo ai soggetti di prendere decisioni percettive su suoni linguistici isolati, i ricercatori hanno finito per studiare un processo cognitivo parzialmente diverso rispetto all'ascolto del linguaggio naturale ed è per questo che poi si è discusso di un DOGMA (tipo quello religioso) della lateralizzazione a sinistra della percezione del linguaggio che poi in Poppel ha portato al lancio dell'organizzazione BILATERALE della percezione del linguaggio che si basa oggi sul temine DEVE perché esprime (leggere per piacere il vocabolario caro Zamparetti Marco) una PROBABILITA' tipo la frase topica "Dev'essere così!" e quindi questo DEVE diverrebbe diverso dal termine DOVEROSO = che è d'obbligo e perciò il significato-significante cambierebbe moltissimo anche a livello giuridico specie per il termine DOVUTO = cioè inerente la COMPETENZA. Secondo me anche io come Poppel vengo presa per pazza se dico che l'avvocatessa che NON prevede alcuna probabilità di aggiustare il proprio linguaggio potrebbe avere FORSE problemi prosodici EMOTIVI dei segnali linguistici su ciò che le suona male perché a lei pare una imposizione e non invece una PROBABILITA' che le farebbe esaminare meglio e con più attenzione i dati a sostegno della dottrina della dominanza (la sua??) di sinistra. Sono qui per servire chi è in disagio, ma con la giusta e più corretta procedura se no si accumulano disagi che poi finiscono in PROCURA!!
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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