LA MAESTRINA SOLIDALE. Giusy si rendeva conto che nella vita le cose non filano mai proprio lisce come l'olio e che ci possono essere degli ostacoli, come quella mattina che si era accorta di avere bucato la bici e dunque era rimasta bloccata a casa, ma forse era meglio così perché col caldo non sarebbe poi andata molto lontano. In particolar modo poi fra i suoi colleghi c'era il caso di Tania a cui avevano riscontrato una maculopatia ed anche una cataratta ma dopo che il dottor Vidale si era letto un libro si era reso conto che Tania poteva avere un problema alla rodopsina (che viene definita anche porpora visiva) e che poteva mancare di una parte di proteina opsina, che combinata con il retinene che era derivato dalla vitamina A, in alcuni casi FORSE come quello di Tania porta a dei cambiamenti chimici diversi dalla norma e da inizio ad un impulso di conduzione improprio nei bastoncelli che poi se il bastoncello non viene colpito seppur per brevissimo tempo da raggi luminosi comunque la rodopsina tende a riformarsi dall'ospina e dal retinene per atto compensativo e ciò in tali soggetti potrebbe FORSE provocare a lungo andare la maculopatia e quindi bloccare in parte i bastoncelli che ci mettono più tempo a funzionare. Qui si tratterebbe di termini di laser che FORSE dovrebbe essere usato come per intervento di pterigo se no ci potrebbero essere dei problemi al canale di Schlemm nell'assorbimento dell'umore acqueo e qui si tratterebbe di stabilire a quanti mm di profondità intervenire ma ciò per ora rimane oggetto di studio su quel FORSE perché Tania aveva a livello genetico dei parenti con problemi tiroidei e quindi ciò (nella situazione in cui versava) poteva dare dei momenti di esoftalmo. Giusy perciò comprendeva che ci sono degli ostacoli più grandi da superare oltre che la bici bucata, ma lei era disposta a collaborare per fare in modo che Tania riuscisse comunque a portare avanti il proprio lavoro di insegnante nonostante i problemi di vista e a farle fare gli orari che a lei parevano più consoni per cercare di fare in modo da procurarle meno disagio. Infondo cosa costa venirsi incontro, infondo cosa c'è di meglio che tendersi la mano così insieme a Gesù noi camminiamo, così con la comprensione ci sosteniamo ed il cammino appare meno duro e così alla vita meglio sorridiamo.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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