IPOCRISIA DELLE ANIME MITICHE. La neurologa poi decise di occuparsi del problema psicologico dell'atteggiamento estetico, un fenomeno di così fondamentale importanza per la differenza fra introversione ed estroversione. La definizione dell'immedesimazione sta dell'obiettivazione di noi stessi in un oggetto distinto da noi, sia che quel che viene oggettivato possa chiamarsi sentimento o meno. Infatti, mentre appercepisco un oggetto, io sperimento una specie di spinta verso una determinata modalità del comportamento interiore. L'immedesimazione è dunque una specie di processo di particolare percezione caratterizzato dal fatto che per via affettiva un contenuto psichico essenziale viene trasferito nell'oggetto, sicchè quest'ultimo viene assimilato al soggetto e collegato ad esso in modo tale che il soggetto si sente per così dire nell'oggetto. Quindi si vorrebbe dire caro Zamparetti Marco per la pagina 314 del libro "Tipi psicologici" di Carl Gustav Jung a quella signora anziana che ha usato il termine "DOMINIO" dei sentimenti che ella l'ha usato in maniera impropria specie per la topica "Ciascuno ha i suoi problemi" in quanto va detto che in genere la proiezione di quelli che la signora chiama "problemi" è di per sé un fatto INCONSCIO, e quindi NON sottoposto al controllo della coscienza ed è per questo che la topica giusta sarebbe dovuta essere "Ciascuno ha i PROPRI problemi" in quanto di norma per la ragione della psicologia analitica la proiezione è designata anche come TRASLAZIONE (Freud) e quindi c'è un godimento estetico per cui è bella soltanto quella forma nella quale ci si può immedesimare in un ideale LIBERO da stigmi e stereotipi comuni. Infatti Worringer alla pagina 315 del libro suddetto pone dei limiti per il bello e il vero naturale per cui non possiamo immedesimarci in TUTTI i problemi, ma solo in quelli in cui ci ritroviamo e di cui in un certo senso ci appropriamo e ciò vale in particolare modo per forme organiche, aventi una realtà naturale ed una volontà di vivere e non di rimanere impassibili ed indifferenti. Infatti, caro Vidale presso uno studio dentistico, ho sentito una conversazione con un giovane di 20 anni che aveva una probabile carie o apicite che (lo sa sicuramente il dottor Catella) può causare nevralgie al trigemino nel territorio della 2° o 3° branca; i parossismi sono spessissimo scatenati dall'assunzione di cibi troppo caldi o freddi e poi c'è la sindrome di Costen che è caratterizzata da dolore a carico di una articolazione temporo-mandibolare, che può irradiare alla tempia, alla faccia ed al collo e si può associare a rumore di "scroscio" durante la masticazione e talora è presente una occlusione dell'orecchio omolaterale e quindi domandone al dottor Vidale è giusto in tali casi prescrivere l'antibiotico come se si trattasse di carie o apicite al dente del giudizio??? NO perché vedi caro Vidale ho sentito la segretaria dello studio dentistico suggerire al paziente di prendersi UN antibiotico, ma mica si può prendere un farmaco qualsiasi vero?? E poi per quanto riguarda il paragone che mi è stato fatto da un sacerdote rispetto alla cefalea del suo collega e vicino di letto che riguarda probabilmente un'otite media acuta per complicazioni endocraniche, per cui c'è anche l'osteite dell'apice della rocca petrosa (con paralisi del 6° nervo), la tromboflebite del seno laterale (IDROCEFALO OTITICO) e gli ascessi CEREBRALI (soprattutto della fossa cranica posteriore) è chiaro caro don Cristian Squadrani e caro Argese che bisogna usare la topica "Perdonali perché NON sanno quello che dicono, asserendo di aspettare che il dolore passi e che la situazione rimanga trascurata!". E quindi a quella signora che ha asserito che ciascuno ha i suoi problemi (suoi di chi??) si dice che quando la creazione di una barriera di forma antivitale, inorganica ed astratta ci colpisce allora NON può più trattarsi di una volontà proveniente da un'esigenza di immedesimazione, quanto piuttosto di una esigenza che è in diretta contrapposizione con l'immedesimazione, dunque di una bruttissima tendenza volta a soffocare la vita. Ha ragione il frate anziano dei Paolotti caro Cristian Squadrani quando suggerisce che l'immedesimazione presuppone una felice e panteistica INTIMITA' di rapporti fra l'essere umano ed i fenomeni del mondo esteriore, da cui l'esigenza del ritiro spirituale per avere astrazione dai propri problemi e pensieri è la conseguenza di una grande inquietudine interiore di fronte alle manifestazioni del mondo rumoroso e caotico esterno, e corrisponde in campo religioso ad una coloritura fortemente trascendentale di ogni rappresentazione che viene definito alla pagina 316 del libro dei Tipi psicologici un IMMENSO TERRORE SPIRITUALE DELLO SPAZIO e questo lo disse pure un certo Tibullo quando affermò che la primissima cosa che Dio creò al mondo fu il TIMORE e l'ANGOSCIA che è la radice profonda della creazione artistica. Quindi i veri artisti sono è vero tormentati, timorosi ed angosciati, ma solo per il vero bene spirituale, morale ed etico-deontico se no se rimane il dolore trigeminale e lo si trascura poi si incancrenisce con granuloma pure la radice e ciò diviene davvero PAURA che il volto oscura. CIAO:
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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