IPOCRISIA DELLE ANIME MITICHE. "Sono delusa ed amareggiata da quest'ossessione ed orrore della forza demoniaca del denaro, capace di fare compiere qualsiasi cosa agli esseri umani. Sembra che non ci sia speranza di salvezza e neppure di aiuto; la cristallizzazione difatti si sta compiendo. L'apparenza e la superbia spesso ingannano, bloccando qualsiasi buon intento rispetto la valida osservazione di casistiche di deafferentazione congenita cronica, come viene chiamata la perdita di impulsi, che un area corticale può "dimenticare" (o peggio non imparare), come saper elaborare nella maniera più giusta e corretta le informazioni provenienti da fonti normali. A livello dei miei studi - scriveva la neurologa Gogol - c'è da sondare il cosiddetto maladattativo della virtù di poter credere comunque che Gesù, nonostante sia figlio di un falegname e di famiglia popolana ed ordinaria, possa comunque avere tanta sapienza e giudizio nel comprendere le scritture e che, inoltre, possa avere anche il dono delle guarigioni. Si dovrebbe attuare una comprensione diretta attraverso simulazione motoria senza bisogno di inferenze cognitive complesse perché spiegare eventi complessi attraverso meccanismi semplici, appare come una cosa buona, ma tuttavia ha anche alcune conseguenze potenzialmente catastrofiche per gli atleti come Sinner Jannick o come Sofia Goggia perché tali atleti devono rispondere nel gioco alle azioni degli altri giocatori o rivali, di solito con reazioni NON di tipo "specchio" (cioè imitative) perché il tempo di reazione è la chiave fondamentale per vincere ed avere successo ed era per questo che alla neurologa Gogol sarebbe piaciuto proporre i propri MODULI DI APPERCEZIONE SIMULATIVI NEL LINGUAGGIO FLESSIBILE INTERPRETATIVO. Esempio anomalia di area di Broca cerebrale che riguarda l'apprendimento degli articoli indeterminativi UN, UNO, UNA che vengono designati a corrispondenza QUANTITATIVA e NON indicativa perché per Sinner Jannick la frase "Per favore dammi una racchetta" significa una quantità di valore 1, in quanto NON si può dare ad un tennista una qualsiasi racchetta se no a parte formarsi in maniera precoce il cosiddetto "gomito del tennista" si forma anche il "polso del tennista" e questo lo evidenziava ieri sera un filmino prodotto dal dottor Cané che si era ricordato del muscolo estensore RADIALE breve del carpo che origina dall'epicondilo laterale dell'omero e da uno dei legamenti dell'articolazione del gomito. In particolare modo dipende come impugna la racchetta Sinner Jannick perché l'impugnatura potrebbe spostare il punto di inserzione che si trova nel 2° metacarpale ed è innervato dal nervo radiale in modo che l'estensione della mano sul polso faccia muovere la mano un po' più indentro rispetto il lato radiale dell'avambraccio e questo potrebbe portare, a lungo andare, ad avere delle tensioni sul muscolo abduttore lungo del pollice perché in tale muscolo (lo sa sicuramente Balsam Mustafà) ci sono diverse piccole fibre del ramo profondo del nervo radiale e perciò il movimento di Sinner Jannick potrebbe venire rallentato sul metacarpo e sulla flessione della mano sul polso e quindi poi questo potrebbe danneggiare il gioco a livello di resistenza della presa della racchetta. Invece se Sinner Jannick dicesse "Per favore dammi un paio di palline (quindi 2 palline) da tennis" potrebbe essere congruente alla sua situazione di eventuale tilt del polso o di polso "stretto", in quanto si deve esercitare nella resistenza muscolare a livello del tunnel carpale. Altro esempio sui problemi di apprendimento lo facciamo con Sofia Goggia che vale per gli articoli determinativi I e GLI dove la frase è "Per favore dammi GLI sci" intendendo come GLI i suoi sci e non I sci qualunque se no alla povera Sofia potrebbero generarsi delle tensioni muscolari per gli attacchi degli scarponi da sci impropri sia sul muscolo gastrocnemio che origina dal condilo mediale del femore, e il capo laterale dal condilo laterale che termina poi nel tendine di Achille che va ad inserirsi nel calcagno e quindi verrebbe compromessa la flessione del ginocchio mentre va in discesa e quindi Sofia poi fa fatica a rizzarsi specie dalla parte plantare (flessione plantare) e ciò non è affatto bello. Bisogna studiare bene caro Abodi perché esiste la sindrome di Moebius che significa che alcuni soggetti come atleti non usano molto il sistema corticale che controlla l'espressione del volto e questo vale in special modo per Sofia Goggia perché sta nel freddo proprio a livello del volto e quindi può perdere in parte tale espressione e questo mina talvolta in maniera irreversibile l'argomento della simulazione motoria di un piano motorio che risiede nella corteccia e ciò potrebbe essere catastrofico perché gli atleti debbono poter studiare le emozioni degli avversari per vincere ed in un certo senso poterli "ingannare" capendo le FINTE in campo e ciò vale in particolare modo caro Spalletti per i calciatori e vale per il linguaggio in uso del corpo oltre che quello verbale. Inoltre si propone di NON usare il gerundio o il gerundivo cara Facidda per semplificare la sintassi ed avere maggiore fluidità di espressione perché nella frase "Vado a fare la spesa" ed invece "Sto andando a fare la spesa" c'è sempre comunque un moto, ma se mentre andiamo a fare la spesa con qualsiasi mezzo, pure a piedi stiamo dormendo allora ci schiantiamo sicuramente e quindi in tale caso è meglio usare il gerundio ma NON mentre guidiamo, ma mentre riposiamo. Se si aderisce a questo MODULO SPORTIVO allora questa potrebbe diventare una vera e propria PROCEDURA comunicativa in campo anche a livello arbitrale perché è importante trovare le giuste intese che facciano in modo che si usi le parti più salienti cerebrali perché ci sono alcuni soggetti che hanno delle PREDISPOSIZIONI famigliari per i TIA e per l'ictus o comunque per le malattie cerebrali ed allora costoro debbono preservare il più possibile non sforzandola troppo l'area di Broca per modo tale che non divengano in maniera precoce afasici. Lo sport se fatto con cura caro Abodi e vorrei dirlo a quelle 2 ragazze che portano il cognome di un notissimo calciatore dei vecchi tempi che si era fatto il mazzo serve a sviluppare oltre che il fisico anche le autentiche qualità umane per evitare che si determini o acceleri il processo degenerativo, ma bisogna però fare lo sport con moderazione e con diligenza dell'osservanza delle regole del gioco e soprattutto e più di tutto bisogna saper perdere con eleganza per poi riuscire a vincere con la mansuetudine della pazienza. GRAZIE.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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