IL CONSENSO INFORMATICO. Suor Giancarla era laureata in giurisprudenza e perciò non era per niente d'accordo con la proposta di suor Simonetta di lanciare una sfida all'interno della chiesa sul poter trovare la giusta e corretta risposta nella bibbia per quanto riguarda alcune casistiche giuridiche come quella inerente l'EFFICACIA della legge nel tempo e nello spazio e spiegò quindi le proprie motivazioni a don Gabriele Faraghini, a Cristian Squadrani e a frate Gabriele Trivellin e questo riguardo alla lettura di oggi dove c'era la topica frase notissima "essere candidi come colombe e prudenti come i serpenti..." "Monsignore - disse suor Giancarla a don Gabriele Faraghini - io potrei aggiungere a seguire Matteo 11, 28-30 dove Gesù dice "Imparate da me che sono mite ed umile di cuore e troverete ristoro per le vostre stanche membra??" Io sa provengo dalla scuola di giurisprudenza ed ho imparato che l'efficacia di una norma o regola, talora è intesa come CAPACITA' di un atto o fatto di avere i cosiddetti effetti giuridici, per modificare direttamente il "mondo giuridico" Tale disposizione per i suoi professori Brancaleoni, Manzelli e Guena era davvero molto importante per avere quella giusta misura della legge, degli usi e deki costumi che raccomandava stamattina un sacerdote in una sacrestia dove era presente anche una avvocatessa del foro e suor Giancarla da questo aveva imparato che le nozioni ed i concetti giuridici NON sono il vero e reale fondamento della legge, ma lo sono le casistiche e la vita che contengono per cui si prevedono le cosiddette IMPUGNAZIONI come nel film di ieri sera "Un magnifico imbroglio" di Pietro Germi dove ad un certo punto la vittima poco prima di morire aveva redatto un testamento che tagliava fuori il marito traditore. Le impugnazioni si distinguono in ordinarie e straordinarie. Le prime sono inerenti il regolamento giuridico di COMPETENZA, APPELLO, RICORSO PER CASSAZIONE, REVOCAZIONE ORDINARIA impedendo la formazione della cosa giuridica, finché non è decorso il termine per proporle o, se proposte, finché sono presenti; le 2° (REVOCAZIONE STRAORDINARIA, OPPOSIXZIONE DI 3°) sono invece esperibili anche dopo la formazione della regiudicata. Ora davanti al Giudice Bischetta c'era un documento giuridico inerente l'omicidio dopo rapina di una sognora agiata dove erano stati stilati verbali diversi di cui bisognava verificare quale fosse il più giusto per accertare il colpevole alla giustizia. Il 1° verbale diceva."Il testimone ha avuto l'IMPRESSIONE = sensazione di sentire uno sparo"; nel 2° verbale c'era scritto "Il testimone PENSAVA di aver sentito uno sparo"; nel 3° verbale c'era scritto "Il testimone afferma di aver UDITO uno sparo, ma lui è sordo"; nel 4° verbale c'era scritto "Il testimone fu INFORMATO che c'era stato uno sparo, ma non era presente"; nel 5° verbale c'era scritto "Mentre il testimone passeggiava sotto la finestra della vittima gli PARVE di udire uno sparo, ma andava di fretta perché aveva un appuntamento col dentista"; nel 6° verbale c'era scritto "Il testimone dice di non sapere nulla" per tale motivo siccome le testimonianze erano contrastanti e poco chiare allora il Giudice Bischetta decise di sospendere l'udienza in quanto prevedeva già l'impugnazione da parte dell'avvocato dei comparenti imputabili del delitto e come tali fortemente sospettati. Si poteva così creare una impugnazione INCIDENTALE per casi di più impugnazioni in quanto non era chiaro chi dicesse la verità e chi avesse più attendibilità fra i testimoni del verbale. La questione era riferita alla competenza del linguaggio e delle sue proprietà là dove possono esserci delle ambivalenze che può ripercuotersi fra l'altro sulla speditezza e sul valore qualitativo delle sentenze. Infatti, non basta sapere una nozione per riuscire ad avere un bel voto ,a scuola, ma bisogna anche trovare la giusta MODALITA' di studio e di comprensione dei testi, altrimenti si finisce prima sui necrologici manifesti.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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