Ad Alessandro Agnoletti, Armida Loffredo in proposta insieme ad Alessandro Ramberti IL SOSPIRIO DEMOCRATICO. Il Misero Tapino aveva deciso di escogitare una tecnica oratoria per ricordare a suo arbitrio con luoghi, immagini, dei concetti e partì per questo verso Stellata, una piccola frazione per la logica memorativa per creare un modello dello smarrito senso democratico: il Selvaggio smarrito un omone di Croce rosso mignon che era come un pasticcino bon-bon. Costui se ne stava lì adagiato in mezzo all'erba del suo folto pelo, in attesa di una sposa che per lui mettesse il candito velo, ma brutto com'era come un rospo si doveva prima depilare se no addio seguito delle donne democratiche da trovare tosto. Chiamarono dunque a rapporto Ermione che si presentò tosto con un cerottone per riuscire nell'ardua impresa di togliere anche qualche scaglia di cute morta, che non lo rendesse troppo gotico e mostruoso fra visionari atomi che gli giravano attorno e paurosi paesaggi di terrore che allontanavano le pulzelle in calore. Egli, dunque si apprestava a guardare nel cielo di Stellata, il suo astro fortunato che gli potesse portare bene per usare al meglio il suo eros senza freni. Ma purtroppo i suoi sensi non erano imparentati fra di loro e ben definiti con la democrazia ed è per questo che non sapeva comprendere né fare comprendere agli astanti un modello simile a lui di una teoria. "Certo - pensava - se ci fosse davvero più democrazia, allora potrei parlare alla mia futura sposa governativa di un insieme di formule di qualche linguaggio del calcolo dei predicati del primo ordine per interpretare al meglio la mia fantasia e così la mia funzione sarebbe chiara assai nell'assegnarmi un significato per ciascuna mia espressione che solo dopo ogni interpretazione rende vere tutte le formule che per ora mai capirai, ma che dopo aver espresso l'amore meglio comprenderai" Il Misero Tapino, infatti, voleva assegnare una struttura algebrica astratta a ciascuna costante democratica che poteva incontrare lungo il suo cammino per determinare un insieme-base della struttura democratica che potesse rendere più fulgido il politico destino e così ciasciun predicato avrebbe avuto un senso di relazione definita dell'insieme nelle sue parti per potersi chiamare modello di RELAZIONE alla quale sono definiti interpretazioni che sono modelli di certe teorie come quelli di Boole e che riguarda il discorsone di COME SI COMPORTA la democrazia per essere più conforme alla teoria. Anche nel cervello si può usare tale modello e il Misero Tapino lo voleva usare per poter intendere meglio una costruzione che sa condividere alcune caratteristiche strutturali del modello del DOMINIO pulsionale che poi viene modellato ad OSCILLAZIONI che dipendono dal grado di astrazione e di realismo della rappresentazione come quello proposto da Alessandro Agnoletti ed Armida Loffredo dell'assenza, della mancanza di una parte pensante, ragionante, logica, costruttiva del cervello. (BRAVI, BRAVI, BRAVISSIMI!!) ed il modello che voleva presentare era a DE TRATTE di palle da biliardo in movimento casuale secondo la teoria dinamica dei gas prescindendo dal colore e dalla durezza possedute dalle palle e NON ovviamente dalle molecole. Ma comunque si creava un 2° e 3° caso umano che riguardava l'ossigeno per una funzione di modelli di conoscenza delle proprietà del dominio modellato per cui la democrazia diventa inattuale, scomoda ed irreperibile, in quanto il mostro Misero Tapino con poco gas ossigeno nel cervello è diventato violento e se ne va in giro a distruggere e bruciare anime buone e perciò bisogna cercare di ammansirlo dandogli ogni tanto un poco di zucchero per fare in modo di compensare l'energia smarrita e morta nel suo mancato uso e per poi divenire un uomo che non è più villoso, ma è invece un prontissimo sposo.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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