All'Istituto Alberto Marvelli in BIZZONE - LA PROSPETTIVA DELLA RESURREZIONE - Gigi era un bambino di 8 anni che frequentava il catechismo insieme alle signore Franca e Tiziana ed un giorno ascoltando la storia di Tommaso detto Didimo e cioè gemello chiese alle sue maestre cosa fosse la resurrezione? Le maestre risposero che significava ritorno alla vita dopo la morte, in particolare il ritorno alla vita di Gesù Cristo dopo la morte in croce e la sua sepoltura. Tuttavia Gigi era un bambino molto curioso e quindi si recò dal rettore del seminario don Cristian Squadrani per chiedergli cosa si intendesse per resurrezione e rimase sorpreso dalla sua risposta "La resurrezione è in realtà una ANNUNCIAZIONE e cioè un lasciare prevedere a noi cosa accadrà al nostro corpo ed al nostro spirito dopo la morte" Allora Gigi riferì questa interpretazione alle maestre Franca e Tiziana rimasero interdette da questa spiegazione e quindi loro stesse si recarono da don Cristian Squadrani per averne delucidazioni ed egli rispose "Gesù risorto ha superato la situazione umana storica; per questo la storicità della resurrezione NON è riducibile a qualcosa di effettivamente verificabile. Proprio nell'interpretazione della società moderna della storicità della resurrezione si sono soffermate le analisi di teologi e si è deciso di non dare un carattere riduttivo a livello apologetico della resurrezione, che fa intendere la medesima alla pari di un qualsiasi avvenimento di cronaca, ma si è cominciata a delineare, invece, una interpretazione esistenziale della resurrezione. La morte sulla croce NON è una semplice morte umana, ma è il LUOGO dell'apparizione (come per l'annunciazione) di una nuova comprensione di sé stesso/a da parte dell'essere umano. L'autore è Gogarten che sostiene che la morte di Cristo è resurrezione in quanto inaugura un modo nuovo di essere della persona di fronte a Dio. Poi l'autore Ebeling interpreta la resurrezione come PASSAGGIO da annunciatore della fede al Cristo risorto FONDAMENTO della fede. Noi siamo come san Tommaso e cioè ci poniamo in CONTINUITA' (per l'identità personale cristiana), ma anche in DISCONTINUITA' (per la LIBERTA' che è concessa dalla fede di Cristo) ed era per questo che una fedele ringraziava sentitamente il signor Alberto di averla rassicurata che NON avesse bisogno di giustificarsi per qualsiasi posto occupasse nella chiesa, così come ringraziava sentitamente alcune donne anziane che l'avevano compresa quando NON aveva cantato la Salve Regina in latino in chiesa perché si trattava della giusta e corretta REAZIONE alla resurrezione che vuole superare il falso concetto di storicità, rischiando di negare la realtà stessa dell'evento e al cambiamento che deriva dalla sua partecipazione di verità OGGETTIVA che si carica di profondo significato perché si vede in essa l'atto di fedeltà a Dio per le sue promesse e soprattutto l'apertura mentale ad un nuovo orizzonte di speranza per l'uomo" Le signore Franca e Tiziana rimasero particolarmente colpite da quella spiegazione ed allora si domandarono cosa dovessero dire rispetto alla resurrezione? Si recarono anche da Gabriele Trivellin che accettò pure lui l'interpretazione di ANNUNCIAZIONE specie per un etica della RESPONSABILITA' catechetica dell'INTENZIONE = tendenza alla volontà di realizzare un determinato fine che prevede però una EVOLUZIONE MORALE per cui bisogna valutare meglio a livello deontico le conseguenze di certe rigide posizioni. Moralmente buone sono le azioni che producono conseguenze buone, ma ora dopo la resurrezione il dato si sposta e va al di là delle buone conseguenze e persino oltre il benessere e la felicità personale perché la resurrezione rappresenta un caso particolare di conseguenza da cui deriva la nostra vera utilità: essere post-convenzionali cioè superare le banalità e la consuetudine per ritrovare il vero senso della resurrezione cioè una vera e propria TRASFIRMAZIONE = mutazione d'animo e di indole e NON invece di TRASFORMISMO e cioè di un metodo politico e sociale (di qualche avvocato caro Brancaleoni??) che consiste nel formare maggioranze parlamentari o sociali con persone di tendenza opposta mediante accordi più che altro CLIENTELARI per averne dei vantaggi. Tommaso voleva avere l'esclusiva, ma invece la resurrezione è per TUTTI e per ciascuno e coinvolge tutta l'anima e l'esistenza. NON più apparenza, ma l'essenza di quell'è che sa essere simile ai Re dei re."
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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