All'Istituto Alberto Marvelli, a frate Gabriele Trivellin, a Squadrani Cristian, a Argese Francesco - LA MAESTRINA SOLIDALE. (ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale e frutto di fantasia) Giusy si era laureata in Giurisprudenza sociale all'Università di Bologna, ma poi non aveva potuto fare da assistente universitaria come avrebbe voluto e perciò si era adattata ad insegnare come professoressa supplente di italiano alle medie di un Istituto fuori porta per riuscire ad avere uno stipendio almeno momentaneo. Ella avrebbe voluto però, comunque, mettere a frutto i suoi studi di 5 anni di fatiche e sacrifici sui libri e a superare esami. Nonostante, ciò, le risultava difficile applicare ciò che aveva appreso a scuola perché si rendeva perfettamente conto che la vita reale è molto distante talvolta dalla normativa. Infatti, Giusy aveva imparato che le norme sociali sono prescrizioni in cui ogni società o gruppo traduce i valori nei quali si riconosce e sui quali fonda la propria cultura o subcultura: formulate con la finalità di far conformare a tali valori la condotta dei propri membri, in quanto le norme indicano i comportamenti a cui attenersi o da evitare in determinate circostanze e sono spesso collegate ad altre che anticipano i costi o i benefici che l'adesione o la non conformità ad esse comporta per i soggetti e la collettività.. Però nella sua classe c'era Sandra un bambina di 11 anni la cui storia era simile a quella di Maria della pagina 47 del libro "Ci chiamavano matti" di Anna Maria Bruzzone a cui era stata diagnosticata una frenastenia e lei aveva altre 2 sorelle e la legge diceva che Sandra avesse diritto ad un sostegno scolastico, ma questo non c'era e questo creava parecchie difficoltà a Giusy ed a tutta la classe. Sandra ragionava molto bene e le piaceva fare i conti e fare musica però aveva la mamma di 36 anni a cui era stata riscontrata una BOLLA polmonare in un Angio-Tc del dottor Zompatori Maurizio che nel suo referto aveva constatato che probabilmente la paziente aveva le arterie polmonari che superavano i segmenti bronchiali in base ad una modifica anatomica di Boyden secondo l'autore Hafferl e questo potrebbe valere in particolare modo per quei soggetti per cui vengono colpite nella maggior parte donne che sono longilinei con torace "stretto" ed esile e quindi secondo Zompatori se questa supposizione era veritiera le vene a decorso intersegmentale raccoglievano il sangue almeno da 2 segmenti limitrofi e quindi il chirurgo Latttuneddu durante il necessario intervento dopo essersi reso conto da Tc con mdc che si trattava in realtà di VESCICOLE di cui alcune erano già lacerate e quindi pericolose per sanguinamento interno che poteva significare adenocarcinoma acinoso sottostante per cui aveva accettato la possibilità di una modifica alla tabella di Hafferl per tabella ALLARGATA - POLMONE DX - LOBO SUPERIORE 3 segmenti; MEDIO 2 ed INFERIORE 5; POLMONE SX i 2 lobi sono costruiti ciascuno da 5 segmenti. Se si iniettavano i bronchi si delineavano le vescicole ma con sottilissime pareti inferiori al mm e così egli avrebbe dovuto fare in procedura una classificazione della tipologia delle vescicole-bolle e cioè se erano di Reid I ° e quindi di massimo 1 cm e piena solo di gas allora si trattava di bolla enfisematosa; se era di Reid II° e cioè contiene anche vasi sanguigni allora è a fortissimo rischio di lacerazione; se era di Reid III o meglio una forma di cisti aerata polmonare contenente oltre che vasi sanguigni anche pareti alveolari allora la rottura era quasi certa e l'intervento si rendeva urgentissimo e per questo il dottor Lattuneddu chirurgo toracico doveva fidarsi del giudizio e dell'esperienza di Zompatori Maurizio al riguardo per decidere in pneumectomia cosa salvare e cosa invece tagliare di tessuti e comunque egli sia nel II che nel III Reid avrebbe dovuto tagliare fino agli acini limitrofi (2 x 2 mm di spessore l'uno) per cercare di conservare più tessuto ed evitare comunque che ci fosse una recidiva o peggio che la situazione degenerasse facendo spargere l'adenocarcinoma acinoso fino alla sua metastatizzazione e perciò anche in questo occorreva l'esperienza di Zompatori Maurizio e del suo buon occhio e interpretazione. L'insegnante comprendeva dunque che Sandra potesse trovarsi a vivere una circostanza di tensione e che fosse particolarmente agitata per l'esito non solo degli esami, ma anche dell'intervento e così quando Sandra fece un errore a scuola scrivendo "Il cane di Tiziana è di bel rispetto" anziché di bell'aspetto NON lo corresse e tutti si domandarono il perché ed ella rispose che lei era andata a scuola di Parson e di un certo Durkheim, che erano stati modernizzati dal suo professore Franchini che per efficacia sociale delle prestazioni (ossia sulla capacità di una società che emette norme di ottenerne la conformità dei soggetti ad esse) aveva usato caro Brancaleoni e Manzelli il termine SOLIDARIETA' = COMUNIONE DI INTENTI, spirito di reciproco aiuto; partecipazione che conosceva molto bene il suo direttore spirituale Gabriele Trivellin che frequentava le carceri, dove si imbatteva in persone e non in condannati ed era questo che lui vedeva: persone che possono sbagliare, commettere errori, persone con difetti, persone con problemi, persone con disagi, persone con difficoltà e NON condanne o errori; PERSONE come noi fallaci. Tuttavia il fatto che avesse scritto di "bel rispetto" anziché di "bell'aspetto" le faceva ricordare che il termine significava anche al punto 3 del vocabolario DeAgostini PUNTO DI VISTA e quindi aveva aggiunto "Il cane di Tiziana Lulù sotto questo rispetto dà ragione di pensare che sia bianca e bellissima" e questo significava che per trovare l'unità, la serenità ed anche la felicità, all'interno di una coppia, di un gruppo o dir si voglia basta sapersi COMPLETARE che se uno difetta in una cosa ce ne sarà sicuramente un altro/a che riuscirà a farla con lui/lei in modo tale da riuscire meglio, che se una persona non ce la farà a cantare, ce ne sarà un altra che riuscirà a meditare, un altra che riuscirà a INTERPRETARE meglio a livello teatrale il canto ed un altro ancora che riuscirà a scandirlo meglio e questa si chiama varietà dei doni dello Spirito Santo perché ciascuno è dotato di qualcosa di speciale come Sandra che riesce a parlare il cinese, Paolo che riesce a organizzare gite e incontri aggregativi, Dino che riesce a cogliere il nocciolo di una lettura, Renato che riesce a coglierne in sintesi il sentimento, Cristian che riesce a vedere i lati umani di una lettura e Gabriele Trivellin che riesce a vederne i lati pratici e così NESSUNO, NESSUNO, NESSUNO ci rimette mai, NESSUNO, NESSUNO, NESSUNO si sente escluso mai soprattutto per quella bellissima dicitura della professione di fede che dice che Gesù Cristo per opera dello SPIRITO SANTO si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto UOMO cioè è uno come noi con le sue debolezze, fragilità, limiti e vulnerabilità che si è preso sulle spalle nella pesante croce di quel legno da cui germoglia l'amore che sempre della miseria umana avrà pietà. La maestra insegnò la lezione più bella COMPLETARSI NELLA SOLIDARIETA' D'AMORE UMANA!!! 

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