All'Istituto Alberto Marvelli a Facidda, don Gabriele Faraghini - PROPOSTA - LE RISPOSTE DI DON LUCA - Don Luca era un sacerdote di una piccola chiesetta di campagna in un paesino isolato di 4 anime che cercava di tirare avanti, nonostante la melanconia che si respirava quando quei pochi fedeli si presentavano in chiesa per partecipare alla santa messa. C'era fra queste anime una laureata in fisica quantistica che pareva davvero sprecata ad abitare in quel piccolo paese, ma lei diceva di trovarvici benissimo perché era un paese tranquillo e lontano dal traffico e dai rumori e quindi lei in quella quiete riusciva a concentrarsi meglio per poter suggerire poi le risposte più adeguate da dare a don Luca sul suo blog che s'intitolava (per l'appunto) il blog di Luca. Quella mattina, in particolare modo don Luca doveva commentare il brano di vangelo inerente un giogo che secondo lui cadeva come forza maggiore su Gesù, ma la fisica conosceva la FORZA PESO cioè una forza particolarmente importante, poiché agisce su TUTTI i corpi sulla terra e che rappresenta un caso particolare dell'attrazione gravitazionale UNIVERSALE (G = 6,66 . 10 alla -11 Nalla 2 - malla2 . kgalla-2) nel caso in cui mcon1 è la massa della terra, mcon 2 la massa del corpo e d la distanza del BARICENTRO della terra e del corpo. La direzione del peso del giogo deve essere verso il centro della terra e quindi tutti i corpi lasciati liberi in sé stessi accelerano verso il centro della terra. Se durante il moto di caduta il percorso è tale che possiamo considerare costante la distanza al centro della terra (percorso breve della vita rispetto al raggio della terra) allora anche la forza peso che noi dobbiamo portare è costante. Tuttavia alla santa messa partecipava anche una economista notissima che invece interpretò la lettura (da par suo) con la questione della distribuzione delle risorse da distribuire che si trovava in Luca capitolo 14 versetti dal 25 al 33 dove si parla di una torre incompiuta a causa del mancato calcolo delle spese di PREVISIONE per costruirla evitando, così, che gettando le fondamenta e non si possa finire il lavoro tutti coloro che vedono il fallimento comincino a deridere colui che è stato incauto e poi fa anche l'esempio di un Re che prima di partire per la guerra si siede ad esaminare se la può affrontare o meno e se no quando l'avversario è ancora lontano gli manda una ambasciata di pace. L'economista sostenne che la lettura del giogo riguardasse le risorse obbligatorie nell'eurosistema che è disciplinata dal Consiglio europeo nel regolamento n. 2531/1998 della BCE che stabilisce che l'aggregato che comprende depositi, titoli di debito, titoli di mercato monetario e pronti contro termine non possa ammettere passività nei confronti BCE e banche centrali dei paesi che hanno adottato l'euro, nonché delle altre banche soggette alla riserva obbligatoria per cui si applica un'aliquota pari a 0 per le passività con scadenza superiore a 2 anni e per pronti contro termine al 2% rimanenti perché l'Eurosistema ha adottato il meccanismo della mobilizzazione obbligatoria per cui le banche possono movimentare l'intero ammontare del deposito e questo significa saper direzionare gli investimenti, Sentendo tali spiegazioni una notissima ingegnere voleva proporre come investimento la formula della disuguaglianza di Bessel per la costruzione di un holter elettroencefalografico che si esprime in una relazione che regola un elemento X di uno spazio euclideo di dimensione infinita ai suoi coefficienti di Fourier rispetto ad un sistema ORTONORMALE assegnato per cui si deve tenere conto dei cicli dei picchi di scariche elettriche cerebrali che vanno da 8 a 13 e questo significa che per punteggio 1 ed apprendimento solo del significato di una terminologia il picco reale è di 1 + 8 a cui mancherebbero ancora altri 4 cicli e perciò ci sarebbe una carenza di 3 + 1 dki margine di scarica. Geometricamente la disuguaglianza è significante per la somma dei quadrati delle proiezioni del vettore x su direzioni mutuamente ortogonali e non supera il quadrato della lunghezza del vettore stesso. Infatti 6 strati cerebrali + 6 = 12 + 1 = 13 da cui si deduce che rimarrebbe una minima percentuale dell'1% di possibilità di non beccare il picco sfasato. Mentre se abbiamo 9 + 9 = 18 e quindi abbiamo superato il 6° ciclo di 5 scariche non vi è dubbio alcuno che il paziente è epilettico e siccome però bisogna stabilire il tempo, stabilirei un tempo di 24 h. Adesso abbiamo 5 scariche da distribuire su tutta l'elissi della calotta cranica e quindi 5/13 = 0,38% circa di non beccare una microscarica e perciò dobbiamo fare 13 x 0,38% = 0,049 che moltiplicato x 100 della percentuale = 4 dei cicli mancanti e perciò se ci sono effettivamente almeno 5 scariche di picco in 4 minuti abbiamo un + 1,0049 al quadrato e cioè 1,0098 e ciò caro fisico Schettini varrebbe per una specie di accelerazione moltiplicando x 100 il numero e lasciando da parte l'unità matematica corrispondente almeno ad uno strato di 1 mm della calotta cranica, infatti si ha 9,8 m/s alla 2 per cui il "peso" dei diodi (13 come il numero massimo di cicli cerebrali) è di 1000/13 = 77/13 perché la formula di Bessel è quadratica e quindi sono 6 Volt a diodo . Adesso facciamo 60 min./4 cicli = 15 intervalli x 5 scariche = 75 scariche di picco in 1 h x 24 h = 1.800 scariche di picco nella fase di sonno e perciò su 10.000 scariche rimarrebbero ancora 8.200 da suddividere in 12 h ed è evidente che 3.600 sono nella fase di veglia e di massima attività cerebrale e poi infine rimarrebbero altre 4.600 scariche negli stati di relax (tra sonno e veglia) e cioè altre 3.600 + 1000 di base per avere carica per almeno 24 h senza interruzione, ma si deve stabilire la regola che durante la fase di veglia ed attività cerebrale il soggetto legga, studi, impari qualcosa se no non vale. Con le pietre buone si possono costruire cose buone per tutti e per il resto non ci sono validi costrutti.
IL TALENTO DI AMARE. Io non conosco ancora molto bene l'amore ed è per questo che a volte non riesco a distinguerlo in mezzo alla gente che incontro lungo la via. L'amore chiede conto a ciascuno dei doni che egli affida, attraverso intuizioni convincenti o meglio postulazioni assunte come principi di dimostrazione o ancora testimonianze degne di fiducia. L'amore è una rivelazione di qualificazione che viene scritta nel mondo e nella storia, ma io non ho nessuna qualifica per poterlo dimostrare perchè sono una semplice viandante continuamente in cammino. Io però mi sono lasciata trasportare da una parola chiave che è la parola talento che era una unità di misura che riguarda la Chiesa in cui la manifestazione della Fede è una norma di credibilità del valore che non è proprio ma è di una funzione di una totalità che si esprimono nell'adesione a Dio con specifico riferimento del Cristo fatto uomo nell'accezione di proposizioni o dogmi o istanze che li definiscono. L...
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