All'Istituto Alberto Marvelli, al dottor Vidale - PROPOSTA IN BOZZA - MODULI COGNITIVI NEI PAZIENTI CON EPISODI EPILETTICI - Un paziente si definisce epilettico, quando nel corso della vita presenta almeno 2 crisi non verificatesi in stretta relazione ad un'alterazione acuta sistemica, metabolica o tossica. Dal punto di vista epidemiologico l'epilessia è una delle più diffuse patologie neurologiche. Le epilessie sono state classificate in sindromi epilettiche FOCALI, GENERALIZZATE e non classificate che ora possono divenire sintomatiche a livello cognitivo. Per descrivere le crisi epilettiche ci si basa in genere sui tracciati EEG, ma oggi si propone di aggiungere ai dati EEG anche quelli di carenze cognitive accertate da esperti nel settore e che possano provocare balbettii, impacci, alterazioni nel linguaggio o nella comprensione che possano essere simili ai blocchi epilettici. Partendo, quindi, dagli studi di Welford con la sua teoria del "canale unico" si formulano dei moduli di funzionamento mentale in termini di flusso per "capacità limitate" di elaborazione cerebrale. A seguito poi si sviluppano dei "filtri" per sistema percettivo e della memoria. I° SISTEMA DECISIONALE - Si decidono delle informazioni chiave e strutturali che possano attivare il processo elaborativo cerebrale e quindi si selezionano fra esse le nozioni ed i concetti più interessanti a livello della linguistica generativo-trasformazionale e della critica radicale al comportamento per poter determinare piani di struttura del comportamento. 1° PUNTO - CAMBIAMENTO DELL'OGGETTO - Facciamo l'esempio con la lettura di oggi di Isaia, insieme a don Cristian Squadrani, don Gabriele Faraghini, don Andrea Turazzi, frate Gabriele Trivellin - Al versetto "Può forse vantarsi la SCURE contro chi se ne serve per tagliare o la SEGA insuperbirsi contro chi la maneggia?? Come se un BASTONE volesse brandire chi lo impugna ed una VERGA sollevare ciò che NON è di legno!" Adesso per favore prendiamo in mano il vocabolario e verifichiamo i significati dei vari oggetti citati nella lettura di Isaia. SCURE = ACCETTA, ASCIA; SEGA = strumento usato per tagliare corpi solidi; BASTONE = REPRESSIONE (IMPORTANTISSIMO per il neuropsichiatra Zamparetti Marco!!); VERGA = sbarra o lingotto. Adesso facciamo dei cambiamenti che potrebbero essere fondamentali dal punto di vista cognitivo e cambiamo SCURE con BASTONE e cioè può forse la REPRESSIONE = azione tendente a garantire la sicurezza sociale - vantarsi contro chi se ne serve? Rispostone SI' perché NON si tratta di una SCURE REPRESSA = persona tenuta a freno e del tutto inibita nei propri istinti e quindi talvolta va bene caro sacerdote che oggi commentavi la lettura di Isaia un ORGOGLIO POSITIVO = SENSO DELLA PROPRIA DIGNITA' (sottolineato per piacere!!). Adesso sostituiamo per favore il termine BASTONE con il termine suggerito dalla signora Antonella e cioè CONVERGERE o meglio DIREZIONARE = tendere ad essere rivolti verso un punto di una linea allora se ci sono 6 strati cerebrali caro Vidale dove secondo te dobbiamo CONVERGERE lo sguardo, dove dobbiamo obiettivamente fare cadere TUTTE, ma proprio TUTTE, TUTTE le nostre cognizioni o percezioni?? Te lo dico IO? Al RIVOLGIMENTO = PROFONDA TRASFORMAZIONE (ah però!!!|) ed è per questo che la frase topica della Salve Regina potrebbe diventare "fai in modo che abbiamo un RIVOLGIMENTO della nostra visione, del nostro pensiero, delle nostre idee..." (UUU però che cambiamento sul quale molto rifletterò??).. Ma il rivolgimento che cerchiamo si trova a metà della stratificazione e cioè al punto 3 che sta nella VERGA cioè il FALLO maschile e questo viene descritto molto bene alla pagina 44 del libro "Amore domanda amore ... encore" traduzione di Lacan dove dice che bisogna saper affrontare il SIGNIFICANTE uomo se no si crea il malinteso nei fondamenti dell'amore; sul sesso; sul godimento femminile che NON ha molti rapporti con la CASTRAZIONE; sulla donna che ha molti più rapporti con la madre e quindi con questo iato che si sviluppa tra la donna e la madre; sul rapporto fondamentale tra il godimento maschile e la castrazione, in quanto non c'è VIRILITA' senza castrazione. La donna non è del tutto confrontabile con la castrazione e da questo derivano i problemi legati al debordamento del godimento femminile. Perciò il punto focale non essendo simmetrico NON è complementare se prendiamo come criterio solo il godimento e il rapporto sessuale e perciò si crea un muro che riguardano i detti dell'amore. Ecco perché bisogna affrontare la dialettica fallica specie a livello funzionale femminile in quanto la donna non è tutta presa dalla verga, ma invece deborda verso il 4° strato cioè quello del LEGNO cioè CEPPO famigliare, costruire una famiglia, creare un sistema affettivo che sia valevole per sentirsi forte, considerati, protetti, compresi, accolti ed inclusi. Questo è il lavoro che stiamo portando avanti, un lavoro certosino e paziente che conclude solo con la collaborazione intelligente. 

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