VOTAMI. Successivamente venne scelto Alex uno scrittore che aveva vinto il premio bancarella con il libro "Il sesso che vorrei" dove un giovane adolescente parlava del suo modo di vedere la sessualità e che veniva addirittura studiato dagli psicologi specie dopo le violenze che erano state perpetrate su dodicenni da ragazzi poco più che adolescenti. Il protagonista Tonio scriveva così:"Per me il sesso, ormai, dovrebbe essere una questione relativamente semplice e poco problematica, ti piace qualcuna e boom ci fai cose. Ma questo racconto ignora il fatto che si tratti di un conflitto, di imbarazzo davanti ad altri che affermano di averlo già fatto e che ti mettono davanti alla sfida di farlo portando le prove di un video e facendole girare come se fosse un materiale che possa facilitare il rapporto sessuale di altri. In realtà, nessuno si avvicina al sesso nella maniera attesa dal suo sogno ed ideale, con una spensierata visione, priva di ossessioni, anzi tutti hanno paura di fallire, di non esserne all'altezza e di non superare le attese dell'altro. Siamo tutti eccentrici al riguardo, ma solo se consideriamo certi ideali di normalità crudelmente distorti da qualche racconto o film. La nostra identità sessuale rimane nascosta all'età di 12 anni e questo è per noi in gran parte spaventoso da comunicare a chiunque vogliamo abbia una opinione buona e bella di noi. Moriremmo nell'età adolescenziale ad affrontare certe discussioni e perciò preferiamo superare certe prove proprio perché sono proibite e sembrano ci aiutino a superare la vergogna del nostro corpo nudo e certe altre ancor più grandi di non saperci esprimere adeguatamente a livello affettivo. Il dilemma, alla nostra età è apparire normali ed al tempo stesso lasciarci conoscere fino in fondo da qualcuno per colmare un senso di vuoto che abbiamo dentro. Così siamo disposti a sopportare una spaccatura lancinante che deriva dal romanticismo, che insisteva che il sesso fosse una forza pulita e naturale, in piena sintonia con l'amore ed invece ci accorgiamo che non è affatto così. In alcuni momenti può essere appassionato, ma per tutti gli altri istanti è una vera e propria noia, un ripetersi meccanico di qualcosa che fa sembrare di poter appartenere a qualcuno che ci comprende e che invece, per la fretta di bruciare le tappe, trascura alcuni aspetti cruciali dell'erotismo come quello di mantenere interesse sessuale per una sola persona dopo tanto tempo, per quanto la si ami a fondo; oppure che diviene possibile amare qualcuno e voler fare sesso con amanti che non hanno niente a che fare con le nostre preoccupazioni e che anzi usiamo proprio per allontanarci da queste; oppure ancora che una persona che appare gentile e rispettabile in realtà può essere rude nell'atto sessuale, o peggio che ci sono molti che hanno fantasie sado-maso di carattere illegale, violento, offensivo e malsano ed infine ancor più grave che è molto facile essere eccitati da qualcuno che non ci piace, o ci è indifferente, piuttosto che da qualcuno che amiamo. Certo, molti giovani fanno sesso più che altro per curiosità e per questo rimangono delusi quando si rendono conto di desiderare ancora anche dopo averne fatto esperienza una vera liberazione che non hanno provato in quei brevi rapporti occasionali o forzati che si sono prefissati di fare e che in realtà non c'era coraggio nel perseguire i loro malvagi scopi quando la natura dei loro reali desideri era solo quella di colmare un grande vuoto di amore che non riuscivano a comunicare in altro modo che cedere ad una distorta passione fugace. La sessualità ci fa desiderare di fare cose inconsuete come mettere le labbra in punti del corpo di un altro che nemmeno penseremmo potessero essere quelli giusti, oppure di penetrare orifizi inconsueti senza nemmeno tanto pensarci solo per un istinto primitivo di dare piacere o di avere piacere momentaneo dicendo cose insolite e sorprendenti. In realtà siamo maniaci ognuno a modo suo, proprio così, siamo maniaci nel voler vivere la vita sessuale senza un contatto con certi valori che sono quelli di un linguaggio che come molti linguaggi segue delle regole come quelle di raggiungere un obiettivo di comprendersi meglio. Così io avrei pensato di creare l'alfabeto del sesso. A come amore, non c'è sesso senza amore, senza un trasporto; B come baci se non hai effusioni non ottieni un buon effetto; C come calma per gustare il momento; D come dominio della sfrenatezza della sfrontatezza; E come ebrezza emozione perché c'è sempre un coinvolgimento emozionale che ci piaccia oppure no; F come fisico capire che è un fatto fisico; G come gentilezza; I come implicazione interiore ideazione; L come libidine accettarla ascoltarla accoglierla in ogni nostra parte prima ancora che donarla; M come morbidezza malleabilità dei corpi; N come novità nettezza; O come orale conoscere un linguaggio che esprima la parte che sa scoprire; P come passione pulsione pazienza provocazione; Q come qualità questioni; R come riconoscimento rispetto rituale; S come stimolo sostegno sensualità sensibilità; T come tenacia trovarsi; U come unione ubicazione; V come verità voluttà volere; Z come zelanti nella comprensione reciproca. E' bello conoscere il linguaggio del sesso, ma prima bisogna impararne l'alfabeto come a scuola per saper leggere nell'anima dell'altro se vuole favorire e donarsi a noi, se vuole accondiscendere a farsi conoscere nel suo corpo e nella sua nudità interiore e poi con questo alfabeto scrivere il romanzo più bello dell'esistenza: l'amore che nell'adolescenza è presto saper capire e pure da adulti è impossibile concepire, ma quando si diventa genitori o responsabili d'amore per altri allora si sa che ci si dona tutti e non solo per metà."
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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