Rispondendo a Antonio Di Ciaccia, Gabriele Trivellin, Marco Zamparetti - NOI RAGAZZI D'EUROPA. Dove si trovava Tommaso non si misurava né il tempo e nemmeno lo spazio e la rappresentazione del mondo e della terra sembrava pura apparenza, mentre la volontà poteva essere in qualunque modo sperimentata negli astri che lo circondavano. In particolare un giorno, Tommaso vide un asteroide veramente particolare che si chiamava Eros e che aveva in sé delle anomalie veramente eccentriche che lo portavano ad intersecare altre orbite terrestri come l'orbita del desiderio. Questo asteroide attirò e conquistò talmente Tommaso insieme a quello di Icaro che decise di scriverci qualcosa su per lasciare ai suoi compagni delle impressioni di sentimenti che potessero dargli il giusto rilievo. Egli scrisse così:" Sono rimasto colpito dalla bellezza degli asteroidi Eros ed Icaro, perché pur essendo pianetini piccoli di pochi km di raggio e di poca importanza, comunque sono particolari in quanto si trovano a cambiare il loro aspetto a seconda della nostra immaginazione e quindi se c'è una verità su di loro è che questi esprimono una forza diversa a seconda di chi li vede e li recepisce dentro di sé, in quanto cambiano anche la loro forma ed il loro colore a seconda del sentimento che uno prova nel vederli e nell'osservarli e spesso loro si lasciano influenzare dall'umore del momento e dalle circostanze del nostro vissuto ed è perciò che talvolta paiono bui e oscuri ed altre volte luminosi e splendenti e che divengono il riflesso dei nostri stessi pensieri e sensazioni. Più li guardo e più mi piacciono, ed in questo non ci vedo nulla di male in quanto io da quando ho deciso di arrivare fin quassù mi sono liberato dalla perenne lotta che contrappone gli egoismi individuali nell'incessante contrapposizione con la loro natura personale e quindi me ne sto beato a godermi lo spettacolo di Eros ed Icaro senza pensare in ciò di peccare o di fare del male ad alcuno. SI tratta del fatto che io ho deciso di sottrarmi alla volontà di vivere secondo degli schemi e secondo dei concetti ed idee generici che limitano la mente così come il corpo e li opprimono con regole o restrizioni e che crea antagonismi e guerre fratricide, mentre basterebbe che a ciascuno fosse data la possibilità anche minima di poter sostare 8 minuti su questi pianeti bellissimi ed intensi che poi ciascuno si accorgerebbe cosa vale veramente: godere non a livello fisico, ma prima di tutto a livello interiore e capire che questa è la migliore pulsione che si possa avere. Fare astrazione delle cose particolari, per immergersi in cose più grandi, universali ponendo sé stessi quale correlato delle idee che si sottraggono al principio della ragione e della materialità per divenire sollevamento a soggetto di pura conoscenza e conoscenza stessa. Infatti prima di giudicare un sentimento bisogna provarlo e praticarlo nell'etica che non rende schiavi mai ad una volontà o ad un altra di carattere umano e limitante ai bisogni momentanei ed ai loro desideri futili e superficiali, bensì si giunge quassù per conoscere la bontà come unica giustizia praticabile che prevede sincerità, lealtà e nessun sforzo perché si conosce la compassione e la vera e propria ripugnanza della volontà. Io quassù non sento più la pesantezza della carne, ma solo l'affermazione della volontà semplice di vivere ogni istante, di godere di ogni momento con partecipazione ed espressione di gioia. Purtroppo, però, anche da quassù, vedo il mondo a pezzi, le distruzioni, i pianti, i dolori e le molteplici croci che lo dilaniano e vedo la povertà ed il sacrificio ed affermo che il motivo per cui le persone non vanno più in chiesa, non pregano più molto e si estraniano dall'impegno e dalle rinunce è dovuto alla sfiducia che le loro preghiere possano effettivamente funzionare, che le loro suppliche possano essere ascoltate e quindi si attua il pessimismo del maligno che esercita una potentissima suggestione sui buoni sentimenti e sulla bella cultura e perciò la persona si ritrova non solo imprigionata, ma pure oppressa, lacerata, soffocata e svilita. Mio nonno, mi raccontava che quando c'era la guerra e le cose sembravano precipitare intorno a lui ed alla sua famiglia chiese a Dio di avere un idea per riuscire a cavarsela ugualmente anche se tutto attorno era distrutto e si pativa la fame ed il delirio del dolore delle perdite. Allora parve che Dio lo avesse ascoltato perché gli venne l'idea di creare uno zabaglione con una bottiglietta di nocino che aveva ancora nella dispensa e che non aveva mai bevuto perché la teneva per gli ospiti che sarebbero venuti a trovarlo. Così creò questo zabaglione e poi decise di farlo assaggiare ai suoi nemici al prezzo di 800 lire che ora sono 8 euro e a loro lo zabaione piacque talmente tanto che ne vollero almeno 10 bottiglie perché questo preparato li riscaldava dentro nel gelo invernale e donava loro un calore ed un sapore che gli ricordava quello di casa, delle cose genuine, delle cose fatte in e per la famiglia e così lo zabaione di mio nonno fece successo ed egli guadagnò 8.000 lire che per allora erano come oggi 8.000 euro ed è questo che si deve chiedere a Dio: usare la propria intelligenza, quello che abbiamo anche se poco per trasformarlo in tanto e quindi se tutti facessero questo non ci sarebbe alcun bisogno che gli amici di Alessandro Ramberti in terra santa chiedessero aiuti economici oppure che avesseroi chissà quali sostegni umanitari perché con 8.000 euro della vendita dello zabaione, o altri liquorini potrebbero cavarsela ugualmente. Le idee sono il nostro miglior desiderio, obiettivo, risultato, realizzazione e successo se no nemmeno il pianeta Eros o Icaro e nemmeno il godimento momentaneo o i premi  ci daranno mai soddisfazione e gioia. Bisogna chiedere ciò che è giusto e buono: una idea che possa fare uscire dalla condizione sfortunata, che ci renda liberi, imprenditori della nostra stessa esistenza ed anche fautori del nostro migliore destino: l'amore è questo una idea ed una rappresentazione di condivisione e di gioia piena a scoprire cosa meglio ci realizza facendoci uscire dal buio del dolore, della guerra, del conflitto interiore e da tutti i mali del mondo. Signore donaci questa magnifica idea" 

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