NOI RAGAZZI D'EUROPA. Il tempo nello spazio non si poteva misurare e tutto pareva trascorrere a rilento, così Tommaso pensò, per non annoiarsi troppo di inviare dei messaggi ai suoi compagni di scuola per testimoniare loro le emozioni che si provano a rimanere sospesi nel vuoto e a vedere da lontano la terra ed il mondo con l'Europa che pare una serie di altipiani. "Ciao ragazzi - scriveva entusiasta Tommaso - vi saluto da Marte che nel 2030 si potrà raggiungere come per qualsiasi paese del mondo con un volo su un razzo interspaziale. Sono molto felice di aver vinto questo premio con il mio compito "Noi ragazzi d'Europa" dove esprimevo il desiderio di poter fare un viaggio nello spazio e di sentire i pianeti che noi vediamo con un telescopio più vicini a noi, potendoci passeggiare sopra. Qua manca la gravità e l'ossigeno e per questo dobbiamo indossare una tuta astronautica costruita apposta per noi e dobbiamo viaggiare con uno zainetto sulle spalle che è pieno di ossigeno. Le giornate passano fra lo studio e fra le chiacchiere fra coloro che partecipano alla spedizione e qui di mangiano delle barrette proteiche perché è molto difficile mangiare degli spaghetti. Mi mancate molto tutti quanti specialmente mi mancano i genitori ed il fratello maggiore Rolando che sicuramente si stanno preoccupando per me e che so fremono nel rivedere il mio ritorno sano e salvo. Da qui tutte le cose sembrano piccole e insensate, perché quando ti immergi in questo infinito ti rendi conto che la grandezza dell'universo essendo infinita è uno spazio molto più vasto dove poter esprimere idee, concetti, dove poterti sentire realizzato ed io venendo quassù ho infatti potuto realizzare un mio sogno per il futuro che dovrà venire dove per l'essere umano, non ci saranno più confini e dove ciascuno ed ognuno si potrà sentire leggero e non appesantito da preoccupazioni, da dolore, ansie e da oppressioni di qualsiasi genere perché qui vieni accolto dall'abbraccio della luna che con il suo incantevole e misterioso raggio ti ammalia e ti dona il volto della magia e della bellezza. Qua davvero ci si sente vicini a Dio che pare parlarti attraverso i suoi astri ed in particolare fratello sole e sorella luna che ti sembra di poter afferrare. Davvero, mi ritengo molto fortunato a trovarmi qui" Il messaggio arrivò via telegraf luna e tutti quando lo lessero rimasero emozionati e si sentirono parte di un intero universo, ragazzi d'Europa universali.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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