SENZA POLITICA. Come si può combattere la povertà? La condizione di carenza di beni e servizi che sono indispensabili ad assicurare ad un individuo e un gruppo di individui la soddisfazione dei bisogni primari è molto spesso una condizione assoluta del tenore di vita, che misurato in termini di spesa totale o di quantità di alcuni beni e servizi, risulta inadeguato. Invece, il mancato esercizio del diritto ad un livello minimo di risorse potrebbe essere esperibile. Si definiscono poveri coloro che percepiscono un reddito inferiore al 50% del reddito medio pro capite della popolazione. Mentre la disoccupazione o il precariato sono rimasti segnali cruciali delle economie avanzate, la pauperizzazione della classe lavoratrice non è avvenuta per effetto sia dello sviluppo della produzione e del consumo di massa e sia per il welfare state. Il terzo mondo è l'area dove si concentra la maggiore povertà, per paesi sottosviluppati dovuti a conseguenze della dipendenza economica colonialista ed a situazioni rurali e privazioni di mezzi di sussistenza, ma prima di tutto ancora dalla disorganizzazione dei governi per cause culturali a cui si innesta l'emarginazione. In molte zone c'è scarsa coesione famigliare, precoce iniziazione sessuale, senso interiore di marginalità dal quale è difficile risalire e sottrarsi, debolezza dell'Io connotato con la situazione culturale primordiale e tipica di gruppi orientati al profitto personale ed al successo competitivo. La peggiore povertà è l'indigenza socioculturale che portano a riduzione degli interventi statali per egemonie conservatrici e totalitarie. Creare dei modelli di distribuzione più equa della ricchezza e degli investimenti diviene difficile specie se alcuni strati sociali fanno fatica a rinunciare alle loro posizioni privilegiate acquisite e vogliono cedere poco rispetto allo stile di vita agiato che vivono. Perciò bisogna offrire degli ambiti espressivi che divengano occupazionali anche per lavoretti che possano dare dignità a coloro che si trovano in condizioni disagiate. Per esempio nei cimiteri si possono aggiungere dei pulitori di tombe e di mantenimento dei fiori, un servizio che potrebbe essere richiesto all'atto dell'acquisto del loculo oppure si potrebbero stabilire degli "spedizionieri" di urne cinerarie presso i loro cari con un piccolo costo aggiuntivo tipo abbonamento del valore dell'IVA e cioè del 22% del pacchetto e se quindi supponiamo il funerale in toto costa 3.000 euro il 22% corrisponde a 660 al mese che sono sempre meglio di niente ed inoltre si renderebbe un servizio utilissimo alla comunità ed inoltre attraverso la Caritas diocesana nel pacchetto potrebbe essere incluso un sacchettino colazione-pranzo ed anche l'uso di doccia e sapone. Trovare un modo perché le persone di strada si rendano indipendenti è davvero importante nel senso profondo della solidarietà: non parassitismo, ma vera partecipazione che diviene bontà.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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