SENZA POLITICA. Elly si sentiva un poco più sollevata dopo l'intervento della sua amica Serracchiano tuttavia si domandava ancora come avrebbe potuto impostare la sua tesi e allora decise di consultare una letterata per testi organizzati secondo moduli tradizionali per paraletteratura che si differenzia da quella colta sia dal punto di vista sociologico (in quanto elaborata e circolante all'interno di classi subalterne), sia da quello delle forme di produzione e trasmissione, che sono di natura prevalentemente orale, spesso legate al canto e perciò più vicine alla poetica che alla prosa. In tale testo (originale per la politica) sia le caratteristiche formali, sia il sistema di genere si presentano al pubblico volutamente con effetti diversi a seconda della realtà di contestazione perché questo Elly riteneva essere il vero senso della politica e del suo apprendimento scolastico e cioè riuscire a trovare il modo di inserire la cultura nei vari ambiti dove si interveniva perché si devono trasmettere più che altro elementi psicologicamente SEMPLICI, fruibili e di facile accesso connessi ad esigenze precise come il lavoro, il gioco di squadra infantile, lo sport e la ritualità necessari al buon andamento della vita quotidiana. Le verità proverbiali che venivano inserite nel testo sarebbero state sia temi di rilievo per superare la degradazione sociale, e sia personaggi o situazioni esemplificative del passato come Borsellino, Falcone e Dalla Chiesa e della letteratura cosiddetta "alta" come quella di Pasolini che sa difendere nei suoi scritti le lingue dialettali come forme specifiche della coscienza storica nazionale e che espresse la durezza realistica del mondo e dei rapporti sociali che però cercano di realizzare un sogno ed un insegnamento che se tu impari qualcosa da un maestro di musica NON è detto che quello che hai imparato sia giusto trasmettere in altre realtà, oppure che se lo vuoi trasmettere allora fallo solo con chi ne è effettivamente interessato o rielaborando la lezione appresa in modo tale che possa essere non solo compresa meglio, ma che lasci lo spazio ad altri di potersi esprimere magari cercando altre forme di canti popolari e più orecchiabili. La ricerca politica, difatti è proprio questa: sapere dove, quando e perché trasmettere un testo o un insegnamento e sapere con quali canali farlo e come porsi mentre si trasmette il messaggio in modo tale che divenga cultura da inserire nel proprio stile di vita da far partire con un motociclista, oppure un camionista per far comprendere che in quel testo c'è una parte che riguarda ognuno e ciascuno e che non è un testo per un élite, ma è un testo dove c'è spazio per il bambino come per l'anziano, per la mamma scapigliata come per la social blogger e in tutti questi ambiti si trova una valida occupazione e risorsa dove attingere un modus vivendi politico. Ciò che contraddistingueva Elly era il fatto che si poneva la domanda prima di parlare "Dove sto parlando? Con chi mi rapporto? Per chi sto lavorando in questo momento? Quali sono le caratteristiche delle persone che andrò ad incontrare ed a cui stringerò la mano per fare patti sociali e trovare accordi di validi affari popolari? Quali risorse poi dovrò impiegare per fare in modo di mandare avanti i progetti posti al pubblico e mantenere alcune importanti promesse politiche? Quali risultati intendiamo raggiungere ed in quali tempi per la sostenibilità del debito pubblico? Quale svolta possiamo effettivamente offrire al pubblico che ci vota per il futuro specie dei giovani? Quali prospettive ci potrebbero rendere orgogliosi e fieri di chiamarci democratici?" Questo era il sunto principale del suo programma NON cosa dice e come lo dice, ma anche se commette qualche strafalcione interessa come lo fa e che lo faccia effettivamente, che l'impegno sia visibile, che l'impegno ed il sacrificio sia possibile, fattibile, sostenibile e che soprattutto abbia la giusta e corretta RESILIENZA.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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