INCHIESTA DONNA. Dalle testimonianze raccolte risultava che le donne si trovavano come divise fra un espressione amorosa romantica e passionale ed una più concreta e realistica ed erano alla continua ricerca di una affermazione indipendente ed autonoma dal dominio maschilista. Fra queste donne ce n'era una che da ex prostituta, si era convertita alla consacrazione alle carmelitane scalze e che quindi conosceva bene lo sfruttamento e l'abuso del corpo come merce per il piacere di qualche uomo di passaggio che voleva divertirsi a volte anche in maniera violenta e sadica, sfogando le proprie repressioni.Ella scriveva:"Io ho incontrato davvero la luce dopo il buio dei maltrattamenti che subivo quando ero costretta a battere la strada ed a prostituirmi e poi persino a comparire su un sito per adulti di sesso on line dove io, provocatoria dovevo inscenare un rapporto sessuale e un orgasmo in piena regola, per fare in modo di procurare piacere ai clienti che pagavano bene e che godevano in maniera illusoria. Da questa esperienza, credevo che l'amore fosse tutta un utopia e che io fossi destinata a non incontrarlo mai e che dovessi rimanere schiava e prigioniera di una attività illegale, subendone le conseguenze di denigrazione e violenza continua. Poi un giorno sono passati quelli della comunità di don Benzi che mi hanno raccolto per strada quando ero stata picchiata e gettata ferita dentro un dirupo e loro mi hanno salvata, curata e trovato un lavoro iniziale di colf proprio all'interno del convento dove vivo ora come suor Agnese e dove ho ricevuto i sacri voti per un amore infinitamente comprensivo, che sa perdonare, che tutto sopporta e che tutto spera e che io non immaginavo mai e poi mai di poter provare. Ed invece, eccomi qui a raccontare la mia storia e a dire alle giovani che dietro questo velo c'è una donna che ora si è riconosciuta in un amore infinito che va al di là della carne e che sa essere puro per un dio fatto uomo che si è immolato sulla croce per tutti noi peccatori per donarci con la libagione del suo sangue e del suo corpo la salvezza e la resurrezione. Io ogni giorno dopo le lodi, mi metto a studiare e cerco di distinguermi su un blog cattolico, per un messaggio che all'interno di ogni forma di spirito, fra i valori cristiani e i rispettivi disvalori della mondanità e della materialità cerca di avere una efficacia nell'agire morale. Difficile al giorno d'oggi prospettare un dominio della carne e dei sensi, in quanto a livello pratico ci sono molte lusinghe nel mondo che ci circonda che stuzzicano i sensi ad una volizione che sia immediata di uso e consumo e non di attesa e di dedizione. Molti sono volti al successo e alla comparizione sui canali social senza fissare mai lo sguardo a momenti fondamentali per lo spirito e per un dinamismo interiore dato da un ritmo di meditazione, di esame di coscienza e di consapevolezza. Nella mia famiglia di carmelitane scalze, non si segue la regola della preghiera e della meditazione tanto per fare, ma per una globale conoscenza, anche di carattere tecnico che supera un astratto e sterile moralismo. Attraverso, quindi la condivisione delle nostre riflessioni, noi facciamo conoscere al mondo che è possibile un amore puro che evita il didascalismo e l0allegorismo; e che conosce l'economia che attenua le crudezze dell'esistenza attraverso la solidarietà. Noi attraverso i nostri interventi rivendichiamo una certa autonomia per un arte di preghiera e di meditazione fatta di immagine iconoclastica e sintesi a priori fra contenuti religiosi e teologici-morali a cui si volgono i nostri sentimenti ed intenti e una forma spirituale di carattere intuitivo che a mio avviso manca molto al mondo specie a quello giovanile. L'intuizione spirituale che presentiamo nel nostro blog è assolutamente disinteressata ed autosufficiente e contrassegnata dall'intento di ricercare continuamente e costantemente caratteri di universalità femminile per l'uso di una espressione consacrata che sa districarsi fra varie contraddizioni fra gli aspetti di avanguardia ed innovazione ed il gusto di significative espressioni letterarie e poetiche che come echi sanno donare nuovo vigore allo spirito elevandolo nell'ascetismo. Ci sono però alcuni paradossi di enfatizzazione della nozione di forma religiosa che possono condurre alla superstizione e alla esagerazione formalistica, mentre noi nel nostro atto produttivo vogliamo lavorare su una logica che sappia indagare sapientemente sui concetti puri e che sappia superare pregiudizi e pseudoconcetti di parte per ritrovare il bello, il vero, l'utile ed il buono di ogni giorno. Io vorrei sapere con il mio piccolo apporto riuscire a qualificare la realtà, facendo funzionare lo spirito santo come un criterio di ispirazione e di apertura per conoscere un agire storico dotato di validità cristiana in quanto sintesi di concetti della conoscenza che sanno avanzare nonostante i conflitti, le divergenze e le distruzioni e deviazioni storiche del momento. Noi non siamo di moda, ma vinciamo i drammi attraverso la fiducia che il sepolcro sia vuoto perché Gesù è effettivamente risorto e ci ha preceduti ascendendo al cielo della resurrezione e motivando così l'umanità tutta a riconoscere la provvidenza dello sviluppo storico della libertà. Io non sono solo una suora, io sono Agnese che vuole riportare il valore femminile in prima posizione già facendo andare una telecamera che sappia cogliere i momenti più salienti, quelli più maturi per portare avanti il grido delle donne lacerate, sconfitte, fallite e vinte da un clima europeo di distacco, che comunque, consentirebbe di farsi un esame corretto di coscienza per poter tramandare il femminile come chiave di un pilastro di vita."
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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