INCHIESTA DONNA. Così, la giornalista Veronica, decise di dare una svolta a quella tematica scrivendo un dossier sulla realtà femminista dove, non solo si denunciassero condizioni di subordinazione e di assoggettamento ancora esistenti nell'epoca moderna, ma si potesse prospettare una organizzazione e produzione di forme simboliche culturali per una riflessione critica di nesso inscindibile al femminile oltre che al maschile. Alle origini della riflessione si colloca la questione del soggetto, dove si deve smascherare la falsa neutralità del concetto di uomo riconoscendo dietro l'identificazione apparentemente neutrale una tendenza alla distinzione gerarchica tra 1° sesso, quello maschile, in grado di neutralizzare la propria sessualità guadagnando una posizione autonoma e sovrana, ed un 2° sesso, quello femminile, radicato nella propria sessualità e quindi per questo destinato ad una posizione di dipendenza di ricoprire la parte dell'Altro che non diventa mai un sé stesso. La giornalista scriveva:"Che cos'è una donna? La differenza sessuale rivela ancor oggi purtroppo un principio di discriminazione così come per l'omosessualità e il transgender ed in particolare quella delle donne e del femminile viene decisa e costruita ad immagine e somiglianza degli uomini per poter garantire la propria posizione di dominio. Per tale ragione, al fine di instaurare una effettiva uguaglianza fondata su un effettivo riconoscimento reciproco paritario tra soggetti equivalenti, ritengo sia tappa essenziale del cammino dell'emancipazione delle donne e del femminile la liberazione da stigmi, stereotipi di ruoli e di rappresentazioni del femminile che hanno determinato l'oppressione secolare anche a livello politico strategico dove, durante i conflitti, le donne, i bambini e gli anziani rimangono isolati per dimostrazione che fanno parte di una società debole, fragile e vulnerabile. La differenza sessuale sta invece nell'esplorare al di fuori di schemi approntati da un ordine maschilista e androcentrico, spazi da cui le donne e la rappresentazione femminile sono state espulse. In tale prospettiva si dischiudono fondamentali direzioni di indagine giornalistica. La 1° direzione che vorrei proporre è di intento critico-decostruttivo, nel rileggere i testi fondamentali della filosofia per comprendere come è stata intesa, costruita e occultata la differenza sessuale nella definizione di concetti come concetti inerenti la ragione, l'universalità dei diritti umani, il soggetto protagonista riconoscendo come il discorso filosofico sia governato da una economia binaria e da opposizioni gerarchizzate. In questo ambito, il cattolicesimo liberale caro Giorgio Marengo intende affermare più che mai le libertà moderne di organizzazione, di stampa, insegnamento, coscienza e religione, integrandole più che mai nell'epoca del 3° conflitto mondiale in una nuova interpretazione storico-dottrinale del cristianesimo. All'interno delle missioni caro Gabriele Trivelllin ci si deve proporre di dare basi alle libertà civili e politiche di pensiero mettendo in rilievo, però, una azione nei confronti di regimi assolutisti che possano rinnovare lo spiritualismo nella possibilità di trovare insieme una fondazione filosofica che sia adeguata alle istanze di trovare possibili accordi di pace per la libertà espressiva che interseca in sé stessa varie culture mescolandole fra di loro. Con tale intento, sia il movimento femminile e sia quello missionario oggi attinge all'idea di una storia dominata dalla provvidenza ed in tale teologia universale intende tutelare i più deboli specie nei rapporti fra autorità e libertà, che è anche quello che sollecita tutt'oggi più direttamente istanze di riforma del cattolicesimo così come di riforma sociale e politica specie all'interno dei regimi comunisti e socialisti di carattere estremista. Si devono evitare discorsi settari che restringono l'assistenza dello Spirito Santo e quella dell'influsso femminile nel mondo specie a livello docente e discente che serve ad accettare ed accogliere le strutture sociali nuove di gender fluide, con l'impegno e la comprensione della compenetrazione fra loro e lo spirito cristiano di verità umana. La molteplicità degli aspetti dei comportamenti è da riportare alla diversità dei tempi che corrono verso le nuove tecnologie e correnti culturali a cui bisogna mostrarsi aperti nello sviluppo storico specie a livello delle zone calde di Israele ed Hamas dove la matrice terroristica è sempre in agguato e dove bisogna inserire l'elemento ellenistico delle religioni misteriche combinato con le speculazioni della filosofia platonica e stoica. Da qui nasce il diritto romano e l'organizzazione imperiale mondialmente riconosciuta in istituzioni giuridiche che cercano nella contemporaneità di inserire nel diritto esigenze etiche che siano universalmente riconosciute. Bisogna essere sensibili all'incontro mediante concordati che fondano in loro l'esigenza ascetica personale con quella dell'edificazione e del ravvivamento religioso inserito come attività sociale e di apologia della fede che arricchisce di congregazioni femminili di educazione di assistenza specie in Asia, Africa, America latina ed anche oriente. Questa sarebbe una vera innovazione di istituti secolari nati per esigenze morali e materiali emergenti ed ora con il valore femminile proposto innescate per vincere le tensioni sociali, ideologiche e le loro inquietudini di guerra. Io credo fermamente in questo: la penna che scrive sul foglio maschile è femminile e questa è pronta per scrivere la pace." 

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