All'Istituto Alberto Marvelli, a frate Gabriele Trivellin, a Piergiorgio Beretta - SORPRESA TEOLOGIA - Giampiero stava preparandosi per la sua XIV lezione presso l'Università Cattolica di Milano, dopo essersi letto il libro "Introduzione alla teologia evangelica" di Emanuele Riverso, Bompiani che sembrava qua e là dipendere dalla versione francese che in molti punti si limitava a presentare il testo barthiano in un italiano felice, ma non sempre fedele, ma come suo solito, prima di entrare in aula si mise a pregare perché sapeva che dopo quella lezione la sua anima sarebbe stata ancora più tormentata, dall'oggetto stesso della sua lezione. Senza condanna e senza morte, anche in altri ambiti di lavoro, ma soprattutto in teologia non si dà né grazia nè vita, e dunque senza umiltà non si dà coraggio, senza abbassamento non si dà sollevamento, senza riconoscimento che con le nostre forze non si fa nulla, non si porta avanti nessuna impresa coraggiosa. ma Giampiero così come un sacerdote che ieri doveva prenotare una visita al CUP durante una confessione, non sapeva di avere una neuropatia in corso di vasculite che era dovuta ad un probabile ipotiroidismo ed era per questo che aveva anche difficoltà di carattere cognitivo, difatti il termine "flessibile" lo aveva usato in maniera impropria rispetto ad una discussione su quella che era invece la "ragionevolezza" cioè l'essere equi nei giudizi in quanto a livello di servizio sacerdotale ci si deve muovere all'interno dei RISCHI in cui si incorre che però al loro interno contengono speranza. Perciò, Giampiero stesso alla pagina 202 del libro "Introduzione alla teologia evangelica" diceva "Se la teologia non vuole andare incontro all'arteriosclerosi, alla sterilità, alla noiosaggine, di chi vuole avere sempre ragione, in NESSUNA fase il suo lavoro può diventare "routine" ed essere svolto in forma di automatismo e questo significa che l'esercizio teologico deve essere UNICO "NON COME VOGLIO IO, MA COME VUOI TU!" (C'è scritto proprio così che un notaio controlli per favore!!) E ciò comunque NON sminuisce il vigore con cui l'uomo deve cercare, indagare, pensare e soprattutto tentare l'impossibile onde porre (attenzione al famoso latino) porre in opera l'intellectus fidei, facendo in modo che tale intelletto resti e sempre divenga un opera umana vigorosa, fresca, interessante e soprattutto utile. Quindi da ciò parte la proposta di un PROTOCOLLO composto da 5 colonne: INDIRIZZARE, GUIDARE, SOSTENERE, COMPENSARE, SOSTITUIRE di cui ci sono all'interno della tabella 16 righe di cui una falsariga. Si parte dal termine INDIRIZZARE cioè ILLUSTRARE non solo ai consacrati, ma anche al popolo in cammino cosa sia un EX PROFESSO (se no NON credo che quel sacerdote di ieri pomeriggio abbia studiato molto bene!!) in quanto alla pagina 187 sempre del libro suddetto si dice che nella teologia è lecito lamentarsi, per il fatto che una teologa può essere esposta ai rischi derivanti dall'opera della Parola di Dio, e che ciò la faccia molto soffrire non solo altrettanto pesantemente che un consacrato/a bensì un pò più pesantemente di tutte le altre attività con cui gli uomini pensano, vogliono e realizza ed in cui si è celata la sua promessa di Grazia e quindi la speranza degli uomini e del mondo intero - ad ogni attività umana deve manifestarsi un po' più chiara mente, anzi più CRUDA MENTE(dice proprio così!), per non dire più spettacolarmente, nei confronti della teologa che NON nei confronti ad esempio dell'opera del medico, dell'ingegnere o dell'artista, del contadino, dell'artigiano o dell'operaio, del commerciante o dell'impiegato. Questo dato vale come indice 3,3 cioè un indice massimo TRINITARIO. A questo punto si passa alla colonna di GUIDARE Dove si cominciano a fare dei RILIEVI che riguardano l'IMPETUS che non è un affare spicciolo di un determinato stadio passeggero della vita, ma serve a fare in modo che le MODALITA' (sottolineare per piacere il termine alla pagina 206 del suddetto libro) dello studio possono e DEVONO pian piano mutare col tempo. Ma o si è stud theol fino alla morte oppure NON lo si è mai stati. Poi nella 4 riga si precisa che non si studia la teologia per superare un esame scolastico di quanto si debba attendere per confessarsi e neppure per conseguire un diploma di parroco o un alto grado accademico nella prospettiva di carriera universitaria, ma si deve CONVERSARE con la teologia in quanto il suo senso è offrire all'interlocutore più giovane e snello l'opportunità sacro santa di mostrare che e come fino a quel momento egli si sia impegnata nella materia, e quali GARANZIE possa dare di impegnarvisi nel futuro. Con questo intervento siamo arrivati a 3 + 4 =7 righe di lettura, mentre dopo la virgola rimane solo 3 e quindi manca il 4° elemento che sta nella COMPENSAZIONE. Quindi a livello di flow chart dell'algoritmo si passa alla colonna di COMPENSARE che è a pagina 223 (notaio appunti per piacere) dove si parla di SERVIZIO particolare del ministerium verbi divini da distinguersi dal ministerium verbi divini proprio della comunità che si descrive così: di fronte alla predicazione, alla catechesi e alla cura pastorale della comunità, che almeno direttamente NON la concernono, la teologia ha da sollevare la questione della VERITA' al fine di aiutare la stessa comunità a PERVENIRE a chiarimenti precisi di cui ha bisogno e che sono possibili solo muovendo dalla base della Parola di Dio che NON è in nostro potere e NON può essere nostro compito contestare; suo compito, infatti, è PRESTARE ASSISTENZA a tutta la predicazione ecclesiale quale testimonianza di 2° grado affinché sia uno specchio il più terso possibile, un eco più chiara della Parola di Dio. E qui siamo arrivati alla 10° riga. A cui si aggiunge una frazione della pagina 239 dove si parla di cominciare la lettura da questo punto, dopo avere in parte assimilato l'antologia del pensiero di Schleiemarcher e quindi la procedura cambia se si parte da questo punto e poi si prosegue dai punti di cui sopra ed arriviamo alla riga 14 e mancherebbero solo 2 righe per giungere a 16 e perciò c'è poco spazio e quindi si deve passare a SOSTITUIRE prima ancora che SOSTENERE. La sostituzione avviene alla pagina 255 sul LUOGO DI ORIGINE DEL SENTIMENTO che NON è più di DIPENDENZA, ma di CONFRONTO e di ESSER-COINVOLTA e ciò significa che NON vi deve essere altro condizionamento che quello dovuto alla personale impressione sulla Parola di Dio. Tutto ciòcioè  va sostenuto dalla disapprovazione Dixi et salvi animam meam cioè non ci salviamo senza competenza, originalità e PARTECIPAZIONE piena. Viviamo la fede e la teologia secondo la Parola di Dio applicata alla mia. 

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