All'Istituto Alberto Marvelli. LA COSTITUENTE OGGI. Confrontarsi a scuola con la costituzione cosa significa oggi per i ragazzi? Oggi si devono creare dei compromessi in quanto la Costituzione italiana si riallaccia ad idee politiche, condotte alla fine del secolo XVIII e si riferisce alla codificazione delle regole giuridiche dotate è vero di un particolare rilievo anche esteriore, ma che riguardano il dopo guerra e il dopo fascismo e quindi devono essere reinterpretate e cointestate all'epoca che viviamo. Dietro la Costituzione, anzitutto sta l'idea principale che ci devono essere norme fondamentali per la convivenza politica e sociale che possano essere il prodotto della volontà di un popolo sovrano che agisce attraverso i suoi rappresentanti in parlamento ed anche attraverso la figura del Presidente della Repubblica e di quello del Consiglio, secondo piani ed obiettivi razionali a favore di tutto il Paese. Si deve ritrovare, dunque, all'interno della Costituzione una corrispondenza con la volontà razionalizzatrice e stabilizzatrice delle relazioni collettive, entro un quadro sistematico e certo. Si deve continuare perciò l'intento dei primi promulgatori di questa norma principale per il Paese, il grande sforzo politico collettivo per ingenerare le basi della vita sociale e politica che servano oggi, come allora quando è stata scritta a superare drammatiche condizioni materiali e spirituali che possano svilire la nazione. Ciò spiega l'imposizione antifascista prevista nel testo, che nel suo proposito più profondo è anche antititotalitarista e orientata ad una società aperta. Allora, ancora oggi caro Piantedosi ci si deve domandare come può il prodotto della volontà delle forze politiche, assoggettarle a ciò che dipende dalla loro stessa volontà? Questa non trascurabile difficoltà, va superata considerando in primis che le regole costituzionali non sono il prodotto normale della volontà delle forze politiche, ma un prodotto eccezionale ed unico nel suo genere. Si crea così il potere costituente, spettante a forze politiche, ma esercitabile solo con aggravi procedurali ricchi di implicazioni politiche importanti. Quindi il primo modulo a cui si ricorre è l'assemblea costituente che spetta alle camere, raccolte in seduta per poter modificare al testo originario con maggioranze che siano qualificate, sulla base di un amplissimo consenso, e attraverso 2 successive manifestazioni di volontà di entrambe le parti dei deputati e del senato. Il problema dell'efficacia delle norme costituzionali consiste non solo in un aspetto formale che riguarda i requisiti richiesti per la modifica delle norme, ma anche nell'aspetto sostanziale. Esso nasce dal fatto che, al di là delle norme costituzionali, le forze politiche che agiscono all'interno della costituzione dirimono i loro contrasti alla stregua delle relazioni di potere che vengono a determinarsi storicamente e sulle quali le norme costituzionali scritte si trovano a manifestare la loro efficacia. Così a tale proposito ad una giurista venne in mente, non si sa il perché, di proporre la regola dei margini di scarto tra le esigenze della costituzione formale e quelle di carattere materiale. Per esempio voleva usare come modello di modulo e prototipo caro Cellerini lo studio di perfusione cerebrale, basato sull'acquisizione seriata di immagini ad intervalli e durata predefiniti, con la misurazione della variazione del segnale durante ciascuna fase del processo. Esso si divide in 2 categorie: lo studio dinamico dell'enhancement effettuato prima e durante somministrazione a bolo di contrasto con sequenze T1 ad elevata risoluzione temporale tra 5-40 sec. e con uno studio fino a 6 minuti e quindi lo scarto da 40 a 60 sec. che costituiscono il min. è di 20 sec. di perdita del contrasto e di perdita di costi che vale anche per la Costituzione in quanto se (si fa per dire) il contrasto costasse 20 euro e lo iniettiamo a bolo per 50 cc allora perdiamo 5 cc e quindi 20/50 cc = 0,40 cent. x 5 persi = 2 euro a RMN di questo genere e se noi ne facciamo almeno, almeno una 20 alla settimana fra Cesena e Rimini, allora perdiamo 40 euro, ma noi però consideriamo anche il 2° tipo di studio di perfusione della barriera ematoencefalica in T2* che viene effettuato durante il primo passaggio di bolo di mdc a flusso elevato, tramite sequenze ponderate T2* con elevatissima risoluzione temporale di 1-2 sec. fino ad un massimo di sfruttamento di 90 sec. e perciò facciamo 20 euro/90 sec. = 0,22 che moltiplicato x 100 corrisponde all'IVA di 4,4 euro guadagnati per effetto ticket minimi e quindi su 20 RMN = 88 euro a cui mancano difatti come prova del 9 i 2 euro di scarto per arrivare a 90 euro (cioè 1 euro al sec.) tenendo conto che per entrambi i metodi è possibile effettuare analisi automatiche di ciascun singolo voxel in post-processing, generando curve di variazione del segnale convertite poi in curve economiche e mappe per la rappresentazione dei differenti tratti e zone di interesse specifiche con comparative controlaterali. Quindi guadagnando 88 euro x 20 RMN = 1.760 di un infermiere ed un TSRM diurnista in sala di risonanza compresi i festivi e individuati come supporter per emergenze cerebrali. La violazione di certe regole viene sentita ancora come riprovevole e per questo si possono attivare reazioni sanzionatorie per chi non le rispetta in quanto non ci possiamo permettere sprechi e soprattutto dobbiamo essere consapevoli e coscienti di ciò che proponiamo e facciamo se no nel caso della sanità ci possono rimettere gli utenti e persino gli addetti ai lavori ed ecco perché in questo modulo ed in tutti quelli di RMN in particolar modo, ma anche di quelli dove si usa l'mdc si propone una assicurazione contro danni a terzi specifica riguardante le reazioni ai mdc e al loro improprio uso e tale assicurazione si propone che sia del 20% con lo scarto di aggio del 2% di IVA e perciò su 1.760 x 20% = 352 x 2% = 7,04 di scarto di costo del mdc = 344,96 x 4 mesi di attivazione = 1.379,84 di un barellista dedicato. Questo è il primo modulo proposto per la neuro e oltre. 

Commenti

Post popolari in questo blog