All'Istituto Alberto Marvelli, a Paolo Manzelli, a Serracchiano ed in risposta ad Alessandro Ramberti - IL GUSTO DELL'AMORE - Rosina era una coltivatrice diretta, proprietaria di 6 ettari di terreno, coltivati ad insalata e recandosi alla santa messa, quella domenica aveva sentito usare nella 2° lettura di san Paolo il termine UGUAGLIANZA = avere gli stessi diritti e gli stessi doveri, ma anche proprietà matematica per cui 2 enti o 2 grandezze sono uguali fra di loro, ma lei in cuor suo non credeva che fosse proprio così. Difatti, sebbene la sua insalata fosse di qualità ed avesse un gusto eccellente, ella la doveva vendere a 0,75 euro al kg ed un caspo poteva corrispondere massimo ad 2 kg e perciò costare 1,50 cent. massimo e lei aveva coltivati nel suo campo a distanza di 40 cm l'uno dall'altro, 6000 metri/40 cm = 150 caspi di insalata e perciò poteva ipoteticamente guadagnare 1,50 x 150 = 225 euro massimo al giorno x 30 gg di un mese = 6.750 euro dai quali però doveva togliere le spese per benzina agricola in uso per trattore e l'energia elettrica per la pompa idrica per innaffiare le piante ed anche se poteva aggiungere l'IVA del 3% minimo previsto per ortaggi = 202,50 giungendo a 6.925,50 comunque in base ai dati riportati dall'Europa l'agricoltura è caratterizzata dal cosiddetto PRINCIPIO DEI RENDIMENTI DECRESCENTI dal quale viene tratta la celeberrima teoria della rendita differenziale. Il principio consiste, in sostanza caro Paolo Manzelli nell'affermazioni che UGUALI DOSI successive di risorse (di capitale e lavoro) impiegate sulla terra danno nel tempo un prodotto decrescente e quindi Rosina NON poteva sempre assicurarsi i 150 caspi preventivati, ma doveva tenere conto anche di eventuali grandinate, diluvi, vermiciattoli o simili che potevano distruggere il raccolto o ridurlo. L'esperienza dello sviluppo economico ha fatto comprendere che ci sono delle QUOTE percentuali che nei paesi sviluppati costituisce il 2-3% dell'IVA per il prodotto occupazionale dell'intero sistema e questo significa in pratica che l'agricoltura NON è più in grado di alimentare il flusso di migrazione di forze lavoro verso la fabbrica e/o città che è alla base di ogni processo di sviluppo anche in Europa. Sembra in definitiva che lo sviluppo economico veda la componente agricola in posizione ancillare, anche per la domanda di prodotti che finiscono nell'industria alimentare e ciò induce ad atteggiamenti difensivi da parte degli interessi colpiti. E' stata proposta qualche anno fa una riforma verde per l'introduzione di alcune varietà anche per l'insalata come per esempio la lattuga Lollo rosa,, la canasta, il dente di leone, la cappuccina, il crescione ed il tarassaco poco conosciute al pubblico che potrebbe fare crescere l'interesse verso questo ortaggio per fare aumentare in diversificazione i saggi dal 3 al 4% e quindi anche in minimo di produzione di 90 caspi di insalata x 4% = 3,6% in più con un invcremento di guadagno di 0,60% e quindi su 6.925,50 = 41,55 al mese x 12 mesi = 498,60 all'anno di compartecipazione statale a livello di investimento di credibilità che il sistema in proposta planning da presentare in Europa possa funzionare. Ciò significa che anche se ci fossero delle spese corrispondenti al 40% annuo comunque noi ci ritroviamo per log base 10 con un aggio di 9,86% (per 498,60/10) che sarebbe la nostra quota in Europa rispetto agli ortaggi e quindi potremmo avere a disposizione in investimento europeo per questo planning altri 6.925,50 x 9,86% = 682,85 e quindi ci perderemmo in rischio di NON riuscire ad assicurare la filiera agricola ortaggi-insalata di Rosina di 6.925,50 - 6828,50 = 97 euro al mese x 12 mesi = 1.164 euro l'anno x 5 anni di governo = 5.820 euro x 6 ettari = 34.920 di investimento e di buona uscita/12 mesi = 2.910 lordi/2 soggetti dell'azienda = 1.455 di stipendio circa al mese e poi con un 35% in meno per contribuzione INAIL = 509,25 di tasse x 6 mesi di lavoro effettivo = 3.055,50 e quindi poiché siamo sotto la stima di 34.920 moltiplicando per 10 del log e ci ritroviamo con 30.555 abbiamo diritto su 730 unico ad un rimborso di = 4.365/2 mamma e figlio della Rosina = 2.182,50 e perciò il TFR dopo 35 anni di attività e lavoro usurante passa da 34.920 a + 2.182,50 = 37.102,50. Sono al servizio di chi lavora e suda e si spacca le mani e la schiena e questa è la vera UGUAGLIANZA caro Gabriele Trivellin cioè conoscere il valore che NON vuole conoscere la tracotanza. CIAO:
STRIDULI SOGNI. Terry non era mai andata molto bene a scuola, un po' per il suo problema di retinopatia agli occhi, un po' perché il diabete diminuiva la sua attenzione e un po' perché faceva veramente fatica ad apprendere, così, una maestra propose ai suoi genitori un atteggiamento di interesse proposizionale dei 10 passi e delle 10 parole. Si trattava di stimolare degli stati mentali (come la credenza, il desiderio, l'intenzione) caratterizzati dall'avere un contenuto esprimibile in forma proposizionale. Questo sistema veniva ottenuto usando degli enunciati della forma "X verbo di atteggiamento che P vuole", dove X è un agente, il verbo di atteggiamento è un verbo quale credere, desiderare, intendere e P un enunciato (per esempio si iniziava dalla domanda:"Cosa intende studiare oggi la mente di Terry?" Seguita dalla frase:"La mente di Terry crede di poter studiare ferma mente l'italiano") . Sulla base di questa struttura linguist...
Commenti
Posta un commento