LA SINDROME DELL'IMPOSTORE. INIZIAZIONE - Il 4° punto inerente l'iniziazione è dato dall'obbedienza alla legge naturale e a quella morale che si intravede nella risposta di Maria al progetto divino che le è stato prospettato dall'angelo durante la spiegazione di come si sarebbe incarnato in lei il mistero di Cristo. La sua risposta fu "Eccomi sono l'ancella del Signore, avvenga di me ciò che hai detto" In primo luogo, tutti obbediamo, gioco forza, alla legge naturale di doverci nutrire, di dover assumere liquidi, di dover riposare, di dover espellere escrementi e liquidi dal nostro corpo e questo è un dato di fatto. Poi Maria insegna ad obbedire all'introspezionismo cioè una assunzione di coscienza quale oggetto unico dell'indagine psicologico-scientifica, e dell'introspezione elementistica quale unico metodo della medesima. Si tratta di valutare 4 sezioni di indagine analitica: la psicofisiologia dei sensi, in particolare della vista e dell'udito; i tempi di reazione, i tempi di associazione mentale e l'associazione vera e propria finale. In particolare modo, poi le 4 sezioni si trasformano in 4 fasi del processo mentale: la stimolazione; la percezione che rende cosciente ed emergente il lato psichico di un messaggio; l'appercezione, mediante la quale il dato psichico viene identificato e sintetizzato nella mente; e l'atto di volontà (quello di adesione di Maria al progetto divino), specificamente umano, che suscita la reazione psichica del soggetto e che è caratterizzato dal libero arbitrio e cioè dall'obbedienza agente. Questi dati non riconoscono valore al fattore soggettivo della volontà, in quando come per Maria assumono la forma di un sistema concettuale INTERAMENTE NATURALISTICO la cui più matura espressione costituisce un manuale di psicologia. In prima istanza, quindi, si debbono riconoscere i contenuti elementari della coscienza nello scoprire le leggi che determinano il loro susseguirsi ed il loro combinarsi, quanto poi alla spiegazione dei contenuti coscienti, essa è demandata alla fisiologia e alla biologia generale, cioè non viene considerata uno scopo specifico della scienza psicologica. Per tale motivo, si deve praticare una scomposizione dei contenuti coscienti, per determinare elementi semplici ed irriducibili della scelta, che viene prescritta su un modello analitico in prima istanza di livello chimico, che costituisce un fondamento epistemologico dell'introspezione, per cui si intende trovare una mediazione con le psicologie globalistiche e moralistiche. Nel linguaggio usato da Maria la struttura mentale non è altro che il risultato della somma di molteplici elementi semplici, che formano un mosaico della percezione che si proietta sul lato materno dell'accoglimento e della nuova sensazione di diventare madre. Si costruiscono così immagini mentali delle emozioni e dei sentimenti, costituite dagli stadi affettivi, di cui l'elemento più importante ed incidente a livello della scelta pare essere quello della sensazione, senza della quale non si determinano né immagini mentali né stadi affettivi. Nell'esperienza quotidiana tali elementi fondamentali della coscienza si combinano poi tra loro, dando luogo a situazioni psichiche apparentemente unitarie, fra cui la fame si può tradurre a livello pulsionale e puramente istintivo in famelicità come quella del lupo cattivo con Cappuccetto Rosso e quindi nel bisogno di sfogare più che altro i propri primordiali istinti. Il discorso, invece della padronanza degli istinti  deve inizialmente considerare che ci deve essere un complesso risultato della somma di sensazioni e stati affettivi fra loro eterogenei. Infatti, gli elementi della coscienza hanno determinati attributi. Nel caso della sensazione e dell'immagine mentale essi sono determinati dalla QUALITA' (es. salato, rosso, caldo o freddo); l'INTENSITA' (tipologia assordante, pregnante, insostenibile, forte, abnorme); la DURATA (fra cui c'è quella "scampanellata" che rintocca dentro facendoci sbandare come per i drogati o gli alcolisti)e la CHIAREZZA della comprensione (dato importantissimo per la questione consensuale): Infatti gli stati affettivi spesso non possiedono dati di chiarezza, perché l'emotività dissolve non appena si tenta di definirli. In tali casi l'unico metodo di indagine è rappresentato da un esame di coscienza sistematico, eseguito in collaborazione con esperti specializzati. Nel praticarla persino lo psicologo diviene allievo-psicologo per adottare fino in fondo il criterio elementistico di scomposizione degli elementi seguendo il criterio dei resoconti della sequenza delle parole utilizzate di cui "Eccomi" appartiene alla fase di DICHIARAZIONE di collaborazione, di accettazione di essere capace di generare la vita e di esserne cosciente, mentre "Sono l'ancella del Signore" designa già univocamente con la coscienza "parlante" e con quella "udente" un elemento dell'esperienza reale di poter diventare madre che emerge dalla coscienza per potersi effettivamente realizzare. Dobbiamo addestrarci a questo tipo di analisi. 

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