LA SINDROME DELL'IMPOSTORE. - INIZIAZIONE - Il 3° punto che riguarda l'iniziazione è la giusta provocazione e questa la percepiamo nella prima risposta di Maria, madre di Gesù, all'annuncio dell'angelo quando dice "Non conosco uomo" ed in effetti, ella vuole significare che difficilmente conosciamo la differenza fra persona oggetto e persona soggetto. La persona oggetto è quella che viene imposta dalla società e che si costituisce nel ruolo e nella posizione gerarchica e perciò quando una persona si presenta agli altri, se vuole avvertire un certo prestigio dice: "Salve, sono l'onorevole Tizio" oppure ancora "Sono il ragioniere, l'avvocato, il dottore Caio e Sempronio" facendo prevalere e pesare il proprio ruolo in maniera preponderante. La persona soggetto, invece è quella che stima da sola il proprio essere presente al mondo e quindi ha una particolare ambizione e obiettivo che la determina e la motiva a diventare qualcuno e a lasciare un segno tangibile nella storia. La persona oggetto e soggetto sono unite a livello giuridico nei diritti della persona che riguardano l'integrità personale che consiste nella facoltà di respingere ogni attentato all'integrità del proprio corpo; le norme penali che riguardano tale diritto contro la persona costituiscono la tutela di questo fondamentale diritto; il diritto all'integrità psichica e sociale che comporta la punizione in sede penale di ogni attentato al buon nome, all'onore, al credito dell'individuo; il codice penale prevede appunto delitti di ingiuria, di diffamazione e di calunnia; il diritto della libertà personale che va inteso a livello individuale, di pensiero, religiosa, libertà di lavoro anche a livello intellettivo, di inviolabilità del domicilio: il diritto al nome, quale risulta dagli atti dello stato civile; il diritto dell'immagine che è considerata come attributo personale inviolabile. In particolare modo, dal matrimonio come vincolo che unisce tra loro 2 persone derivano sia la parentela che l'affinità. Dall'affinità che è la relazione in cui il matrimonio pone ciascuno dei coniugi con i parenti dell'altro (suoceri con nuora o genero, cognati con fratelli e sorelle di un coniuge rispetto ad un altro coniuge. Non esistono gradi propri delle affinità e quindi per stabilire la PROSSIMITA' del vincolo si fa riferimento ai gradi e alle linee della parentela (i cognati sono dunque affini in 2° grado come il fratello o la sorella lo è come parente). Quindi nell'analisi psicologica, bisogna fare scegliere al paziente se vuole partire dall'oggetto della sua persona e cioè dal ruolo che occupa sia a livello lavorativo e sociale, e sia a livello famigliare e come si sente in codesto ruolo, se si sente apprezzato o meno, se si sente compreso o meno, oppure se vuole partire dal soggetto della sua persona e cioè dall'ambizione, dal motivo dalla stima che dà al proprio essere al mondo. Facciamo un esempio con Zamparetti Marco e fingiamo che lui rappresenti una cassetta di mele golden e che queste mele vengano stimate al prezzo di 5 euro al kg., ma poi quando le si va a vendere, poichè c'è molta concorrenza e moltissimi vendono le mele golden il prezzo reale di vendita e di acquisto diminuisce della metà del suo prezzo e cioè scende a 2,50. Ecco appunto, noi NON rappresentiamo la metà di un Altro, ma rappresentiamo un intero e quindi dobbiamo capire dentro di noi quale è il valore concreto di realizzazione dei nostri obiettivi, dei nostri ideali, dei nostri progetti e quali rischi corriamo a poterli raggiungere, se no se non li comprendiamo adeguatamente sicuramente falliamo. Non è del tutto vero che la stima ce la diamo del tutto da soli, la stima riguarda anche la nostra competenza, il nostro impegno, la nostra capacità di valutazione delle cose specie per quanto riguarda gli investimenti e le perdite o i guadagni che derivano da questi. Quindi prendendo l'esempio di cui sopra se Marco ha perso la metà del suo investimento su 100 cassette di mele, ha perso 250 e se aveva venduto solo 10 cassette di mele ha guadagnato solo 25 euro e quindi come si comprende, molto bene ha perso 225 euro che deve recuperare almeno in parte e cosa si può recuperare di ciò che perdiamo dei nostri investimenti, delle nostre speranze, dei nostri ideali?? Quindi questo significa conoscere il valore oggettivo delle proprie risorse e tale valore è dato da una divisione fra 225 e 250 = 0,90% di possibilità di recupero (cioè pochissimo) e cioè si può recuperare solo l'interesse del 2% dell'investimento e cioè solo 5 euro dei 225 euro e perciò si arriva massimo a 230 euro, ma rimangono comunque altri 20 euro per giungere ai 250 e questi si sono volatilizzati nel nulla e non ci verranno mai più restituiti. In pratica comunque se perdiamo 20 euro al mese perdiamo, per lp meno 240 euro l'anno e guadagniamo soltanto 10 euro che si aggiungono ai 5 euro e quindi diventano 15 euro e quindi dobbiamo fare 16 rate di mutuo prestiti = 240 euro PROVA DEL 9 che il costo dell'apertura pratica è di 10 euro. Ma per dimostrare la nostra vera stima e valore dobbiamo ridurre le rate dello stesso valore del loro importo e quindi togliere 1 rata e dunque 15 euro in meno e giungere così a 225 euro valore effettivo di guadagno PROVA DEL 9 e abbiamo creato una matrice di 15 x 15, mentre il 16 elemento sempre del valore di 15 viene depositato o meglio accumulato a parte, insieme allo 0,90% di cui sopra e cioè si recupera solo una porzioncina di interesse bancario del 2% e cioè uno 0,30% (cioè 1/3 praticamente del valore). E quindi facendo 225 x 0,30% = 0,67 (un pò più del doppio del valore iniziale). Per capire dunque come fare ad acccrescere la fede nel proprio valore, come fare a dare una spinta propulsiva a chi investe e soprattutto come fare a guadagnare i gradini del prestigio sociale ci si deve chiedere se colui che abbiamo in cura possa essere in grado o meno di essere capace ad unitre in sé stesso la parte oggettiva costruttiva e quella soggettiva intellettuale. Ai posteri l'ardua sentenza, all'amore vissuto l'ardita presenza.
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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