UNA RONDINE PER P'EUROPA. Una lupa poetica, vedendo passare la rondine europea rispose:"Nel tuo volo vedo i fati di una visione federalista che sottolinea nel processo di integrazione europea le strutture volte alla creazione di stati sovranazionali e considera la comunità come una serie di enti federali. Io vedo una possibile valorizzazione dell'associazione di stati sovrani, dotati di propria autonomia, di propri poteri, di propri ordinamenti giuridici indipendenti gli uni dagli altri, per i quali nelle materie di competenza si sottomettono sia i singoli che gli stati. La comunità europea, però, non costituisce ancora uno stato federale, poiché difetta della competenza esclusiva e del potere di ampliare la propria capacità con autonome e sovrane decisioni. Perciò, dai retta all'astuta lupa e cerchiamo di concludere accordi, con il diritto di stare in giudizio e di essere soggetti attivi e passivi di responsabilità internazionale. Se sei rappresentante dell'Unione europea secondo i trattati costitutivi di Maastricht e di Amsterdam, allora sei un soggetto giuridico a competenze distinte e delimitate, senza alcuna capacità autonoma di espansione. Voli nella dimensione di un ordinamento e come enti sorpassi singole finalità politiche e sociali; voli oltre le competenze e ti fermi al sussidiario di una maestra per insegnare i principi di comunitarietà. Segni nel cielo il rispetto per le tradizioni di ogni stato membro, ti adoperi a trovare in ogni tempo e stagione il nido degli equilibri seppur a livello bipolare degli interessi legittimi. Si dipana il tuo grido all'effettività della tua personalità per assetti complessivi delle istituzioni in cui tu ti soffermi. Ti perdi poi nel labirinto dei poteri legislativi e ti smarrisci completamente nelle applicazioni rigorose della proporzionalità. Le tue tappe, rondine europea non son altro che tentativi espressi di rispondere alla domanda sulle condizioni di sicurezza rispetto al terrorismo e alla devastazione della guerra dove noi periremo se dovesse se mai avvenire, dove noi saremo rasi al suolo e ci annienteremo. Non sia così, ma sia che il tuo volo sia di libertà, di prosperità, di bellezza di un verso di poesia che s'immola ma non si piega, che si sacrifica ma non si seppellisce, che sa rinunciare alla gloria ma conosce la vita perfetta, quella di un sogno che si staglia fra il blu di un cielo terso di conflitto e le stelle ammiccanti che ricordan l'amore capace di creare il girotondo del volo della pace." La lupa che aveva allattato Romolo e Remo e alla cui saggezza si erano allattati anche i re di Roma capus mundi conosceva l'ardito moto."Una rondine in volo con l'aiuto della divina provvidenza, può fare primavera di dignitosa europea presenza".
IL GERARCA - Guardandosi intorno alla stanza dove si era rinchiuso per ripassare la sua parte attoriale politologica, si rivedeva in quel pubblico elettore. Dapprima c'era quel bambino timido sognante che rimaneva come estasiato da raggi radiosi di un utopia, poi c'era l'adolescente che si doveva confrontare con il disincanto della sfida dell'esperienza quotidiana ed infine c'era l'adulto che aveva a che fare con la complessità e la problematicità ed il relativo carico di cifre demoniache di nome azzardo, avventura, scacco, sconfitta e naufragio. Egli, per tale motivo, avrebbe tanto voluto attuare il compito di porsi a livello critico nell'argomentazione deduttiva, ponendosi un itinerario popolato di sintesi delle normative in cui era difficilissimo e alquanto complicato orientarsi per poter raggiungere dei risultati quanto meno decenti. Tuttavia, a livello organizzativo era molto complesso costruire forme di conciliazione/integrazione delle forme antinomic...
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