LA RIVINCITA. Dopo aver creato le categorie di apprendimento vorrei proporre alla professoressa Tafaro Tiziana un nuovo approccio di comprensione delle nozioni che è simile a quella dell'elaboratore elettronico che rappresenta i numeri su più registri contenenti un certo numero di bit ovvero un certo numero di circuiti che simulino quelli cerebrali, ciascuno dei quali può all'inizio del processo assumere 2 configurazioni: 0 e 1. Ma non sempre si ha a che fare con numeri interi; anche nella numerazione binaria la virgola separa le cifre delle unità da quelle che indicano nell'ordine, mezzi, quarti, ottavi, sedicesimi. In tale contesto, risulta efficace la convenzione della virgola mobile per la quale un numero viene considerato come costituito da 2 parti distinte, la prima delle quali contiene la cosiddetta mantissa per la quale la virgola sta all'estremo sx e la seconda contiene l'esponente che rappresenta i numeri di spostamenti a dx che la virgola deve subire. Quindi, in questo nuovo tipo di apprendimento usiamo, come si è già visto, anche la punteggiatura per riuscire a immagazzinare meglio dei termini a livello cerebrale come traccia di veri e propri elaborati automatici e meccanici che poi nella sottrazione si delinea nel complemento a 2 del numero stesso; per generare il complemento a 2 di un numero si deve quindi invertire ciascun bit, vale a dire rimpiazzare i bit 0 con dei bit 1 e viceversa e qui si propone di lavorare con 3 bit iniziali (quelli di un 3D) di cui si formano delle tabelle che rappresentino dei numeri o termini relativi partendo da quelli negativi di - 7 (non si arriva mai al 10 perché i bambini con difficoltà di apprendimento fanno fatica a calcolare sulla decina) = 001; -6 = 010; - 5= 011; - 4 = 100; -3 = 101; - 2= 110 e - 1 = 111 di cui si prendono in maggiore considerazione - 3 e -2 per il risultato differenziale di 9 della prova del 9. Perciò inizialmente i numeri si dividono sempre per 2 mentre il resto costituisce la parte del numero binario che serve dalla 1° cifra in poi come ad esempio 51:2 = 25 resto 1 (1° cifra); 25: 2= 12 resto 1 (2° cifra); 12 : 2 = 6 resto 0 (3° cifra) 6 : 2 = 3 resto 0 (4° cifra) ed infine 3 : 2 = 1 resto 1 (5° cifra). In questo modo appare più facile l'operazione della divisione sempre complessa per gli anacalcoli e questo permette di spezzettare la divisione in varie parti semplificandola e rendendola accessibile. In pratica si continua a dividere per 2 il numero decimale e si scrive un numero binario che ha come cifra più significativa (l'ultima a sx). Vediamo un esempio concreto con 7 - 2 = 5 che si traduce in 7 + (-2) = 5  con il risultato binario per 3 bit del 3D di 111 + 110 a cui si aggiunge un quarto bit con l'esemplificazione 1 (spazio) 101 del risultato, mentre l'1 iniziale rimane cerchiato e notiamo come le differenze vengano meglio interpretate se si considera il 4° bit (possiamo creare delle caselle al posto dei bit per chiarire meglio il concetto). Il 4° bit, infatti, sta ad indicare che il numero è positivo se il bit è pari ad 1 e negativo se pari a 0 e tale bit viene denominato di segno. Ancora più complessi sono gli algoritmi usati da questi primordiali calcolatori elettronici per le moltiplicazioni dove si dimostra che se si vuole moltiplicare un numero binario per 2, basta spostare ciascun bit di 1 posto verso sx proprio come si esegue la moltiplicazione per 10 nel sistema decimale. Le operazioni di moltiplicazione e divisione di 2 numeri qualsiasi vengono eseguite mediante una combinazione importante e più o meno complessa di somme di complementi a 2 e successivi spostamenti definiti shift di bit. Adesso prospettiamo un registro di scuola che possa contenere i digit binari che devono essere utilizzati anche per dati alfanumerici. Fra gli svariati codici usati si propone inizialmente 8 digit (per semplificare l'operazione) ed u  byte di 256 differenti combinazioni possibili nella seguente sequenza di interpretazione del byte: 1) come un numero positivo con un valore compreso fra 0 e + 255 lasciando un 1 di scarto; 2) come un numero RELATIVO con valore compreso fra - 128 e + 127 e quindi con scarto di + o - 1 ancora giostrabili; 3) come 1 byte di un numero composto da diversi byte, con o senza segno; 4) come un codice di carattere vero e proprio. Adesso dotiamoci tutti per cortesia di una bella calcolatrice (è consentito usarla anche all'università ed anche ai più eccelsi professori di matematica e fisica NON ce ne vergogniamo affatto!!) e poi fingiamo di creare un minimarket e quindi facciamo che impieghiamo 2000 euro di dotazione iniziale per frutta, 2000 per verdura, poi 4000 per bevande varie compresi gli alcolici ed i drink, altri 3000 euro per i prodotti di panificazione in genere, poi 5000 euro per la pasta ed i sughi per pasta di vario genere ed i condimenti, poi impieghiamo 1500 euro per insaccati, e 3.500 euro per street food di piatti già fatti ed insalate già preparate ed infine altri 4000 euro per prodotti di bellezza e prima necessità. Adesso facciamo una media e quindi sommiamo 2.000 + 2.000 + 4.000 + 3.000 + 5.000 + 1.500 + 3.500/6 elementi = 2.667 (arrotondando per eccesso dato che la cifra dopo la virgola è superiore a 5). Ora facciamo 2.667/2 = 1.333,50 con 0,50 di scarto e 0 di resto; poi 1.333/2 (teniamo da parte in accumulo lo 0,50) = 666,50 con altri 0,50 di possibile accumulo in banca così come ha fatto un geniale negozio di erboristeria con dei cerotti che ho comprato, con resto sempre 0, ma sommando 0,50 + 0,50 di cui sopra otteniamo il 4° bit = ad una unità superiore che si sommerà alla prossima suddivisione perché c'è il riporto di 1 (si fa ancora vero cara professoressa Tafaro Tiziana l'uso della logica del riporto nelle divisioni??), quindi 666/2 = 333 + 1 e quindi 334 con resto di 0 e poi si divide ancora 334/2 = 167 con il resto di 0 e qui già rientriamo fra 0 e 255 con un differenziale rispetto a 255 di = 88 euro in meno e quindi col segno - che si sottraggono dunque come tassa sui 167 e quindi = 79, mentre gli 88 euro si accumulano ancora in banca e poi si suddividono ancora i 79 euro/2 = 39,50 sempre lasciando accumulare in banca i 0,50 centesimi e perciò si dividono/2 i 39 euro = 19,50 sempre mettendo da parte i 0,50 cent. che sommati a quelli accumulati più sopra = 1 euro e quindi si giunge a 20 euro mentre in banca ci sono già 100 euro (gli 88 di prima ed i 2 euro dell'interesse bancario arrotondato per eccesso da 1,76). Adesso i 20 euro si dividono di nuovo/2 = 10 euro e si arriva alla decina del numero binario e perciò al  numero 110 accumulato nel calcolatore elettronico della banca. In poca sostanza se per lo meno al mese un minimarket dovrebbe guadagnare 2.667 e il suo gestore per lo meno 1.333 poi deve almeno riuscire ad accumulare 100 euro al mese e cioè 1.200 euro l'anno con un differenziale rispetto ai 1.333 di = 133 e quindi c'è un ulteriore accumulo possibile in banca di altri 33 euro l'anno x 2 anni = 66 euro del 4° bit ed anche PROVA DEL 9 che la media di guadagno alla settimana si dovrebbe aggirare sui 660 euro aggiungendo i 10 del log base 10 della moltiplicazione dunque alla decina superiore e rimarrebbero in accumulo ancora altri 6 euro che si dividono/2 = 3 senza resto e poi 3 che si divide/2 con resto 1 e quindi in sostanza 6 + 1 = 7 PROVA DEL 9 che il guadagno settimanale dovrebbe essere almeno di 667 euro x 4 settimane = 2.668 e notate che ai 667 lasciando da parte i 2.000 della cifra tonda si è aggiunto già 1 elemento del 4° bit. Alessandro Ramberti Mi raccomando registra tutto in un archivio per piacere, che è di fondamentale importanza questo nuovo sistema di calcolo. e adesso facciamo cara Tiziana Tafaro davvero la magia del sim-sala bingo e moltiplichiamo 2.668 x 12 mesi di 1 anno = 32.016 e poi dividiamo il tutto per 16 del nuovo sistema esadecimale attualmente in uso nei nuovi elaboratori elettronici = 2.001 PROVA DEL 9 che ai 2.000 euro lasciati in disparte nel nuovo sistema esadecimale si aggiungono in accumulo per ogni operazione di guadagno bancario 1 elemento in più e quindi ci ritroviamo in realtà con 32.017/24 rate del master in economia e finanza = 1.334,04 e perciò si arrotonda per difetto, ma ci si ritrova con uno stipendio aumentato di 1 euro di cumulo bancario per ogni mese di accredito e questo significa che il nostro stipendio è arrivato già a 1.334 + 11 euro (1 di accumulo per i rimanenti 11 mesi) = 1.345 euro e adesso moltiplico 11 euro di accumulo x 20 di servizio del minimarket = 220 che mi ritrovo e quindi raggiungo 1.345 + 220 = 1.565 euro mentre in banca si sono accumulati 2.001 x 2p0 anni = 40.020 totali da cui tolgo i 1.565 già elargiti = 38.455 reali/24 rate = 1.602,29 che dovrebbe guadagnare il gestore minimarket per starci dentro nelle spese varie e quindi - 1.565 di cui sopra = 37,29 che se moltiplicato x 1000 delle migliaia = 37.290 di TFR/20 anni = 1.864,50 lordi da cui si tolgono i 37,29 ed i 1.609,29 = 217,92 minime di spese settimanali e quindi 871,68 mensili che si tolgono dai 1.864,50 = 992,82 di pensione del gestore e va penso più che bene, anzi benissimo e ce ne fossero di pensioni simili dopo 20 anni di attività commerciale. Come si vede le proposte sono molto tangibili e spero anche credibili. 

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