LA RIVINCITA. A questo punto penso che devo studiare lo strumento dell'espressione della lingua come se fosse un sistema formato da 2 codici che si sovrappongono: quello dei suoni e quello dei segni. Nella 1° parte si inizia dagli articoli determinativi IL che si scrive I-L mentre il logopedista segna con la mano sinistra la L con l'indice ed il pollice aperti indicando che l'organo della lingua va verso l'alto mentre si pronuncia la L; LO, L-O questa volta è la mano dx che segna la L con l'indice e il pollice aperti in modo tale da raffigurare la L nel lato dominante del cerchio della bocca e quindi il logopedista dopo avere pronunciato la O segna con l'indice un cerchio nell'aria; LA, L-A la L va segnata sempre con la mano dx e dopo la pronuncia della A il logopedista segna con i 2 indici a dx e sx degli angoli della  bocca come deve posizionarsi la bocca; LE, L-E la L va segnata sempre con la dx parte dominante e dopo la pronuncia della e il logopedista segna coi pollici gli angoli della bocca aperti a sorriso. LI, L-I la L sempre segnata con la mano dx e dopo la pronuncia della I il logopedista tocca i 2 indici come a formare un triangolo sopra l'apice del labbro superiore. La parte più difficile è la pronuncia della GLI in questo caso si scrive G-LI e si accenna solo la G come se fosse una T mozzata. I segni dunque si esprimono anche con le mani che fanno comprendere meglio sia il suono che la parte scrivente attraverso 2 raffigurazioni che rendono più chiaro il concetto. Bisogna sempre ripetere gli esercizi almeno 3 volte per memorizzarli e renderli meccanici e naturali attraverso l'abitudine sequenziale cerebrale. In inglese il termine IL aggiunge una L e diviene un ottimo rafforzativo sulla L e quindi diviene anche un modo per pronunciare più decisamente la L divenendo ILL dove nella contrazione I'LL c'è una fase di respiro premendo sullo sblocco dello sternocleidomastoideo. Per quanto riguarda il termine LA si usa la nota musicale LA. Per la LE si usa il termine LAY inglese, per LO il termine LOAD inglese. Non importa conoscere i significati delle parole, è importante acquisirne la pronuncia in modo da creare delle connessioni attraverso le contrazioni muscolari e quelle delle lettere e di comprendere i segni sia delle mani che di quelli scritti sulla lavagna. Gli articoli indeterminativi, invece, un, uno, una si indica con la mano dx la n con l'indice ed in medio verso il basso e aperti in modo da raffigurare la n a "forcella" della bicicletta (riportare la raffigurazione così rimane più impressa mentalmente). Poi si passa ai dimostrativi QUESTO, QUELLO dove questo è un oggetto vicino, quello uno lontano. La Q si pronuncia come una c e la ue si fondono nella e e perciò i termini alla lavagna vanno scritti Q-UE-S-T-O e Q-UE-L-L-O. All'inizio i termini vanno interspaziati con il trattino per creare delle tracce di apprendimento del termine. Successivamente si passa ai pronomi IO - TU- EGLI- ELLA- NOI- VOI- ESSI- LORO. Quando si pronunciano per comprenderli oltre che scriverli alla lavagna interspaziati dal trattino come I-o, T-u, E-gli, E-lla, N-oi, V-oi, E-ssi, Lo-ro dove si inizia ad intravedere i segni corsivi in quanto l'iniziale del pronome dà importanza al suono e lo marca, mentre il logopedista segna con un indice sul petto l'Io, poi sempre con l'indice ad un alunno vicino il Tu, l'egli ed ella per un alunno maschile e femminile lontano, Noi per tutto un insieme di alunni vicini  mostrando con l'indice un cerchio dell'insieme, e voi per un cerchio di insieme di alunni lontani e loro per un gruppo non presente ma puramente raffigurativo e quindi con la mano tesa ed aperta che saluta in generale. Adesso si creano le categorie di animali, frutta, piante, oggetti ed esseri umani. Poi si inizia l'alfabeto con la A di alice, albicocca, abete, altalena, andino- anatra, ananas, azalea, asta, asiatico. Poi si creano degli insiemi per gli animali e quindi alice e anatra, per la frutta e quindi albicocca ed ananas, per le piante e quindi abete e azalea, per gli oggetti asta e altalena, ed infine per gli esseri umani asiatico ed andino. In pratica si creano delle configurazioni in modo tale da generare un ordine schematico mentale in cui collocare i termini e da poter comprendere meglio a quale categoria appartengano. La suddivisione, infatti, permette di creare dei meccanismi mnemonici mentali tali da sezionare le parole fin dalla primaria. La stessa cosa si fa con tutte le altre lettere fino alla z nelle lettere x, k, y, j si mettono termini inglesi. Si creano poi le posizioni della frase SOGGETTO, VERBO, PREDICATO e COMPLEMENTO e quindi nelle categorie e loro raffigurazioni nel principio si imparano i soggetti che possono anche essere oggetti di una frase iniziando dai pronomi Io sono bravo, Tu sei bravo, egli, ella, noi, voi essi e loro sono bravi. Abbiamo cominciato a ordinare le idee e quindi a creare degli schemi mentali che servono ad apprendere meglio anche concetti complessi. 

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