LA RIVINCITA. Ciao, sono Lulù una studentessa di scienze politiche all'università di Roma e devo preparare un esame di specializzazione che mi darà la possibilità forse un giorno di diventare una giornalista. Più precisamente, sto studiando un nuovo approccio riguardo alla filosofia scientifica, perché mi piacerebbe moltissimo diventare una divulgatrice scientifica come Piero Angela, perciò ho deciso di seguire questa strada e l'ho fatto in primo luogo perché avevo un cugino che è morto per un tumore alla gola e che era anche dislessico. Il mio sviluppo di una nuova critica della scienza parte da un movimento dinamico che nello studio del muscolo sternocleidomastoideo nella sua contrazione unilaterale non solo ha la funzione di ruotare la testa e di inclinarla ed alzarla, ma qualora i muscoli intercostali fossero paralizzati, potrebbe avere la funzione di muscolo ausiliare della respirazione ed ecco perché a livello sperimentale, mi piacerebbe molto proporre una fisioterapia in concomitanza alla logopedia per esercitare meglio il linguaggio e di conseguenza l'apprendimento specie in sospette lesioni del nervo ipoglosso. Infatti, io intenderei utilizzare lo spazio previscerale anteriore della fascia di Gruber che forma un triangolo con sommatoria degli angoli a 270° e quindi attraverso l'applicazione del teorema di Euclide, intenderei calcolare il punto focale dove effettuare la digitopressione da parte dell'osteopata oppure del fisioterapista ed in contemporanea dopo la smobilitazione del muscolo sternocleidomastoideo, cercare di effettuare dei vocalizzi. In particolar modo vorrei utilizzare i 90° rimanenti ai 360° dell'angolo giro completo che si tolgono a livello di tensione allo spazio sopra citato di 270° ottenendo 180° di tensione supposta sui muscoli laringei esterni (in particolare muscoli cricotiroidei) e muscoli laringei interni che nei 2 muscoli vocali si contraggono isometricamente, influendo così sulla tensione finale delle corde vocali e quindi sulla loro capacità di vibraziodella ne, che si traduce in modificazioni del timbro e del tono della voce, ma che nel caso proposto trova la tensione anche monotonica di vibrazione per esprimere delle parole. Quindi, in particolare modo in bambini con gravi disturbi al linguaggio e anche di una parte dell'apprendimento nel suo ritardo di strutturazione, si propone di iniziare la scuola istituzionale dopo 2 mesi (settembre ed ottobre) di allenamento riabilitativo del genere sopra proposto e lo si propone al dottor Zamparetti Marco perché l'integrazione avvenga nel momento giusto di preparazione dei suddetti soggetti. In particolare modo, per i fisioterapisti la digitopressione deve azionarsi a partire dalla cartilagine tiroidea per 1/3 del valore di 180°e cioè 60° di "stiramento" della rotazione del capo e di 30° di innalzamento contemporaneo della testa portando inizialmente in avanti e verso il lato in cui si gira il capo il braccio e la mano controlaterali all'altezza della spalla mentre si vocalizza la lettera I di Imola ed il logopedista che si pone davanti al soggetto mentre si vocalizza mostra con il dito indice destro il labbro superiore indicando come deve essere tenuta la bocca e poi successivamente dopo 3 digitopressioni si pronuncia la contrazione inglese It's me (la t deve essere appena accennata e quasi impercettibile). A questo punto si passa alla zona della cartilagine cricoidea che è conformata ad anello con castone della cricoide che si articola lateralmente con i cornetti della cartilagine tiroidea e medialmente con le cartilagini aritenoidee e quindi volgendo la testa indietro si pronuncia la lettera e di Empoli non prima di aver visionato il logopedista che indica che la bocca deve sorridere e quindi entrambi gli angoli della bocca devono rimanere aperti e la digitopressione deve essere praticata su una tensione di 60° circa con i polpastrelli dei pollici da entrambi i lati. Dopo si pronuncia il termine inglese ease dove la e diviene simile ad una o gutturale e la s è appena accennata, mentre la e finale diviene una i gutturale. Successivamente si passa alla digitopressione sulle cartilagini aritenoidee che presentano un processo vocale vero e proprio nel quale si inseriscono le corde vocali ed in particolare modo si agisce sulla cartilagine corniculata (o di Santorini) riportando la testa al centro sempre con il collo girato e praticando una digitopressione di 30° di tensione e poi vocalizzando la lettera a di Ancona seguita dalla pronuncia del termine inglese all dove la a diviene una ao gutturale e la l è appena pronunciata, mentre il braccio e la mano vengono riportati lungo i fianchi. In ultima istanza si comprime in maniera delicata sulla cartilagine dell'epiglottide per 30° di tensione e siccome questa cartilagine si inserisce in basso al centro della superficie interna dello spigolo tiroideo, allora si pratica la pressione verso il basso mentre si pronuncia sia la o che la u dello oui francese. Facendo questi esercizi si creano delle connessioni che potrebbero servire per i problemi relativi al chiarimento e precisazione delle nozioni strutturali apprese nel discorso scientifico inerente il logos. Un 2° gruppo di argomenti, poi, riguarda una classificazione fra la parte formale del linguaggio e quella empirica o reale specie sulle metodologie utilizzate fra enunciati analitici e quelli sintetici. Un 3° gruppo da sondare è quello del rapporto teoria-esperienza specie nelle espressioni cosiddette cruciali dell'inferenza della struttura logico-scientifica. Un 4° gruppo da studiare riguarda il processo di sviluppo della conoscenza scientifica e la sua portata conoscitiva specie nelle descrizioni accurate come quella sopra proposta che possano anche diventare strumenti intellettualistici per meglio esprimersi anche a livello giornalistico e della comunicazione. Infine il 5° e l'ultimo gruppo da studiare concerne i rapporti intercorrenti fra scienza ed altre forme di cultura specie a livello dell'organizzazione economico-sociale nei suoi condizionamenti storici e le implicazioni che da questa derivano a livello dei risultati scientifici. C'è molto buon lavoro da fare, ma questo non ci deve certo spaventare.
IL TALENTO DI AMARE. Io non conosco ancora molto bene l'amore ed è per questo che a volte non riesco a distinguerlo in mezzo alla gente che incontro lungo la via. L'amore chiede conto a ciascuno dei doni che egli affida, attraverso intuizioni convincenti o meglio postulazioni assunte come principi di dimostrazione o ancora testimonianze degne di fiducia. L'amore è una rivelazione di qualificazione che viene scritta nel mondo e nella storia, ma io non ho nessuna qualifica per poterlo dimostrare perchè sono una semplice viandante continuamente in cammino. Io però mi sono lasciata trasportare da una parola chiave che è la parola talento che era una unità di misura che riguarda la Chiesa in cui la manifestazione della Fede è una norma di credibilità del valore che non è proprio ma è di una funzione di una totalità che si esprimono nell'adesione a Dio con specifico riferimento del Cristo fatto uomo nell'accezione di proposizioni o dogmi o istanze che li definiscono. L...
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