IL RISCHIO - INTERMEZZO - Quante volte mi sono ritrovata spoglia: di fronte ad umiliazioni di svilimento di chi mi lanciava contro occhiate di disperdimento, di chi con arroganza mi appellava e poi mi spregiava. Quante volte a terra mi trovai piangente e triste quando malata mi sentivo come una pietra che affonda, come un destino sfortunato di un barlume che mai sarebbe arrivato. Eppure la croce mi ha aggiunto e mai tolto, nonostante pensieri nell'amaro orto dove angosciata spesso mi son ritrovata e dove sopperivo e giacevo affaticata. Quante, quante volte mi sono ritrovata priva di tutto e abbandonata e con un grido alzavo gli occhi al cielo, eppure l'orecchio ha teso a me un padre buono ed una madre saggia del cielo perché pur correndo il rischio della nudità e della spada, pur conoscendo quello della malattia e del dolore, sempre sperassi nel mio cuore di vivere comunque l'infinito amore. Quante, quante volte ho rischiato la povertà, ma poi il cielo divino su di me ha avuto pietà. 

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