LA RETORICA DEL FORSE. Durante un convegno sul dibattito epistemologico in psicologia: "La psicologia contemporanea continua a presentare numerose fratture e contraddizioni. Si tenta sempre di definire da un lato le caratteristiche che accomunano la psicologia alle altre scienze naturali ed umanistiche, e dall'altro le caratteristiche che configurano il tipo specifico, attuale o ideale, della scientificità della psicologia. Tra i principali punti di disaccordo sui piani epistemologico e metodologico, è possibile individuare per lo meno le seguenti contrapposizioni: la maggioranza degli psicologi che aderiscono alla linea scientifica tradizionale, quella naturalistica che studia i processi psichici estraendoli dal loro contesto storico che trova prospettiva nelle prossime future radici; e d'altro lato, un numero inferiore di studiosi, soprattutto europei tentano sempre più di inserire l'indagine psicologica nella prospettiva del materialismo storico-dialettico, ribaltando il naturalismo classico ed assegnando come oggetto a tale indagine non già l'individuo astratto, bensì la condizione storica specifica che caratterizza e dà senso alla condotta dell'individuo; una soluzione di compromesso poi, fra queste 2 prospettive è stata formulata dall'etologia umana che tenta di integrare la tesi darwiniana relativa alla storicità della natura, con la tesi materialistica relativa alla storicità della cultura. In 2° luogo si può individuare una contrapposizione fra gli psicologi di orientamento mecanomorfico e quelli di orientamento antropomorfico; i primi tendono a considerare l'evento psichico come assimilabile a un qualunque altro evento naturale; i 2° tentano invece di fornire modelli interpretativi quanto più possibili prossimi alla complessità dell'individuo concreto nella realtà quotidiana. In tale ambito abbiamo qui fra noi la dottoressa Rosy Buscemi che vuole esporre il suo nuovo modello di orientamento gestalistico di immediato acchito al soggetto percipiente. Prego cara collega ci illustri pure il suo modello" Intervento di Buscemi "Grazie, anzitutto cari colleghi dell'opportunità che mi avete dato di potervi illustrare il mio modello di mediazione fra orientamento soggettivistico e quello oggettivistico. Nella mia ricerca, ho registrato delle forti tensioni fra gli psicologi di orientamento quantificazionistico - che prediligono la sperimentazione di laboratorio e la ricerca sul campo con metodologie statistiche, nella convinzione che i dati raccolti a livello psicologico possano e debbano essere tradotti in costrutti misurabili ed esprimibili come il voto in condotta tanto caldeggiato dal ministro all'istruzione Valditara e poi anche da alcuni matematici per forme di funzioni attinenti - e quelli di orientamento antiquantificazionistico, secondo i quali i dati psichici non sono suscettibili di misurzione come i dati fisici perché non costituiscono continuità omogenne,. Perciò, io, cari colleghi, nonostante il disaccordo di fondo fra autori di orientamento teoretico e quelli di carattere antiteoretico vorrei presentare a voi un modello neocomportamentistico che include in sé anche la parte cognitivista perché la psicologia oggi più che mai a cavallo fra 2 principali conflitti storici mondiali ha bisogno di modelli che presentino al mondo umano un alto livello di coerenza interna e di possibile formalizzazione matematica (in questo senso difatti esiste da moltissimi anni l'applicazione della psicologia matematica) che servano a costituire schemi esplicativi, interpretativi e soprattutto predittivi di eventi psichici quali i processi di apprendimento compresi quelli mnesici seppur codificando le regole per trovare possibili valide soluzioni relative alle conseguenze o implicazioni etiche e deontologiche degli esperimenti condotti per stabilire veritiere finalità degli esperimenti condotti in modo che riducano ansia, paura e demotivazione. Facciamo l'esempio dei campi flegrei dove ci sono state forti scosse di terremoto oppure l'esempio delle alluvioni e dei franamenti dove alcune persone sono state costrette a sfollare e a lasciare le proprie abitazioni per rifugiarsi in tensostrutture installate dai militari e facciamo l'ipotesi che noi avessimo applicato prima ancora che succedessero simili disastri naturali e strutturali la teoria delle catastrofi che consente di trattare con metodi topologici i processi di morfogenesi (creazione ed evoluzione di forme) che avvengono attraverso discontinuità qualitative e che non possono essere trattati con dei modelli matematici tradizionali, basati su funzioni analitiche tradizionali e perciò continue. Se, dunquel nei processi naturali che si svolgono nell'usuale tempo-spazio, nell'intorno di punti x della cartina geografica ogni punto y ha la stessa apparenza, qualitativa di x, allora il punto x è regolare del processo. Per definire i punti regolari però anche a livello di apprendimento si forma un insieme APERTO, e così, l'insieme completamente chi uso K è l'insieme dei punti catastrofici anche a livello psicologico, tali cioè che se c è K allora qualcosa accade nell'intorno di U (c). L'insieme K quindi diviene la descrizione delle singolarità di ognuno dei suoi punti, che costituiscono la morfologia del processo. L'applicazione di tale modello a livello economico significa che se mio figlio Leo si imbarca ed incontra una fortissima mareggiata di uno tsunami allora deve predire 2 gamme di prezzo dei danni, una bassa, in condizioni di scarsa elasticità ed una alta della domanda in moderata concorrenza, se no nel caso di una elevata elasticità della domanda molto bassa, il passaggio dall'una all'altra gamma sarebbe davvero drammatico ed anzi veramente disastroso. Quindi poiché mio figlio Leo partecipa alle crociere se una crociera costa in media 700 euro a persona e imbarca nella sua nave almeno 500 persone = 350.000 euro su cui ragionare di cui l'IVA è del 22% = 77.000 e quindi se dividiamo x 100 della formula C x r x t/100 e la crociera dura 6 giorni ci rendiamo conto che mancherebbero 70 euro per l'assicurazione obbligatoria contro terzi/ 6 giorni = 12 euro al giorno circa x 30 giorni di un mese = 360 euro x 3 mesi = 1.080 euro di assicurazione contro infortuni e malattie e questo significa che se faccio 77.000/ 1080 = 71,29 euro di perdita al giorno x 30  giorni x 3 mesi = 6.416,10 x 500 passeggeri = 3.208.050 euro che diviso per 10 in funzione del log base 10 = 320.805 che vanno tolti dai 350.000 = 29.195/18 mesi in quanto il bilancio sfora nei 6 mesi successivi al calcolo per inizi ricostruzioni varie e riparazione danni = 1.621,94 che dovrebbe prendere Leo già al primo embargo x 3 mesi di lavoro = 4.865,82 x 2% di interesse bancario = 97,32 di guadagno al mese  per lavoro usurante e quindi = 1.719,26 guadagnati effettivamente e concretamente compresi i rischi di naufragio e vari. Come vedete i modelli sono molto concreti e tangibili persino per i dirigibili. Grazie per l'attenzione postami." 

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