IL LOGOS FALLICO. Sempre a livello di critica letteraria mi fido di Scarca Giovanna che sia lei a capire se per esempio nelle poesie del poeta omonimo di Alessandro Ramberti con la barba e la sciarpa che leggeva da una agenda arancione, ha per caso o meno rispettato l'alcàica cioè una metrica costituita di strofe da 4 versi formati da 2 endecasillabi (tripodia giambica catalettica + DIPODIA dattilica) , un enneasillabo (pentapodia giambica catalettica) e un decasillabo (dipodia dattilica + dipodia TROCAICA) usata dal poeta Alceo di cui esiste un preciso schema fonetico per cui poi Orazio introdusse nel poema latino che la cesura degli endecasillabi cadesse dopo la 5° sillaba. Quindi esiste una precisa metrica e questo vale anche per quella signora che ha fatto una poesia sull'alluvione in Romagna che NON è riuscita per niente a rispettare l'alcmanio cioè un distico costituito da un esamero dattilico e da un TETRAMERO dattilico catalettico, per metrica barbara con versi formati da settenario e novenario. Difatti la signora in questione non conosce l'epifora cioè la giusta figura sintattica con cui si deve ripetere una parola (pioggia) o un gruppo di parole alla fine di più versi o più membri di un periodo. La dottoressa dai capelli bianchi invece non conosce bene l'epifrasi cioè le figure logiche sintattiche che amplificano degli enunciati mediante un aggiunta che può accentuare o correggere (nel suo caso entrambi) ciò che si è detto o scritto precedentemente. Comunque qui si tratta di dati tecnici. Basta non continuo più. 

Commenti

Post popolari in questo blog